Jorge Lorenzo: "Dani, Valentino, Marquez ed io favoriti, ma potrebbero esserci delle sorprese.." /video

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Così come il compagno di squadra Valentino Rossi, anche il Campione del Mondo in carica della MotoGP Jorge Lorenzo è stato protagonista di un’intervista ufficiale in occasione della presentazione del team Yamaha Factory Racing, tenutasi oggi presso il circuito spagnolo di Jerez de La Frontera. Alla vigilia dell’ultima tornata di test ufficiali prima del primo round del Mondiale (il GP del Qatar del 5-7 Aprile), Lorenzo ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda la stagione che sta per cominciare, queste le sue dichiarazioni.

Rimane solo un test invernali e poi si inizierà a fare sul serio. Sei soddisfatto del lavoro fatto dagli ingegneri Yamaha?

“Sì, gli ingegneri in Giappone hanno fatto un ottimo lavoro, in particolare con il nuovo telaio: questo mi permette di tirar su la moto più facilmente in uscita dalle curve. Il nostro obiettivo principale ora è migliorare il motore, che è quello che ci manca ora a diventare ancora più veloci.”

Cosa manca ancora alla tua M1 per diventare la “moto perfetta”?

“Il motore è probabilmente il nostro punto più debole al momento. Poco alla volta stiamo provando cose nuove che si spera ci permetteranno di aumentare la velocità e l’accelerare in uscita-curva, che è l’area nella quale perdiamo un po’ rispetto ai nostri concorrenti. In ogni caso, rispetto al 2011, è molto meglio.”

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Molto di più che in passato, la prossima stagione sembra essere particolarmente combattuta. Qual è la tua opinione sui tuoi principali rivali, Valentino, Pedrosa e Marquez, dopo i test pre-stagionali?

“Sono tutti piloti molto forti e con grande esperienza. Ci sono molti titoli mondiali a metterci tutti insieme! Soprattutto Valentino, che ha 9 titoli mondiali e più di 100 vittorie, lui è veramente forte e completo. In gara può cambiare la sua strategia molto rapidamente. Pedrosa è davvero veloce, non solo sul giro singolo: riesce a tenere un passo molto consistente anche in gara. Marquez viene dalla Moto2 ed è pieno di energia, è molto aggressivo, e credo che abbia tutte le carte in regola per essere competitivo in MotoGP sin da subito.”

L’anno scorso il tuo peggior risultato è stato un secondo posto. E’ stato questo il segreto per arrivare al titolo?

“Se vuoi essere campione del mondo devi avere continuità. E’ quasi impossibile cadere tante volte e ritrovarsi Campione alla fine. Una delle chiavi per essere Campione del Mondo è quella di finire tutte le gare, se possibile. L’anno scorso abbiamo finito tutte le gare sul podio, a parte Assen e Valencia, dove però avevo già in tasca titolo. Nel mio primo anno in MotoGP, nel 2008, non ero affatto un pilota costante, e dopo tanti incidenti e lesioni ho finalmente capito che dovevo raggiungere questo risultato.”

Quanto è diverso Jorge Lorenzo, il campione del mondo in carica, rispetto al pilota e alla persona che eri alla fine della stagione 2010?

“Beh, sono passati solo due anni, non è passato tanto tempo! Una persona non cambia molto in due anni. Cerco sempre di migliorare me stesso come persona e come pilota. Da pilota, nel 2010 ho fatto una stagione quasi perfetta, facendo il record di punti, ma a quel tempo la mia moto mi aveva dato un grande vantaggio rispetto agli altri piloti. L’anno scorso invece non ho goduto di tale vantaggio, e la stagione è stata sicuramente più dura rispetto al 2010. Per fortuna ho avuto i nervi sufficientemente saldi per continuare ad essere forte anche quando la situazione era difficile.”

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La prima volta che hai vinto il Campionato del Mondo nel 2010 avevi messo il numero 1 sulla moto. Perché non l’hai fatto questo anno?

“La prima volta che sono diventato Campione del Mondo in MotoGP ho messo sulla mia moto il numero 1 perchè ero felice di usarlo: era la prima volta che lo potevo mettere sulla mia MotoGP, ma alla fine della stagione non mi ha portato buona fortuna, anche se sono arrivato secondo che è comunque un risultato niente male. Ho conquistato due titoli mondiali con il “99”, i tifosi mi conoscono molto meglio con questo numero e quest’anno ho deciso di usarlo ancora.”

Se vinci il Mondiale 2013 andrai alla pari con Wayne Rainey a quota tre titoli mondiali. E’ uno stimolo per te?

“Wayne Rainey è una delle leggende della MotoGP, e avvicinarmi al suo stesso numero di campionati è un grande onore per me. Prima comunque lo dobbiamo fare davvero! Wayne è un mio buon amico, ed essere tre volte campione del mondo sarebbe incredibile, come un sogno. Molto più di quanto mi sarei mai aspettato!”

L’arrivo di Valentino ti preoccupa oppure ti da maggior motivazione? Com’è il tuo rapporto con lui?

“Probabilmente il nostro rapporto è migliore rispetto a tre anni fa. Ora siamo un po’ più vecchi, più maturi, specialmente io che sono arrivato in MotoGP a 20 anni. Non dobbiamo essere amici per forza, perchè il motociclismo non è come il calcio o il basket, ma se il rapporto è buono è molto meglio per noi e anche per la squadra. Cercheremo di mantenere la calma e di remare insieme nella stessa direzione.”

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Cosa pensi che porterà alla squadra e alla moto l’arrivo di Valentino?

“Un pilota esperto come Valentino, con quella sua speciale sensibilità in pista, dove sente tutto, sarà di aiuto agli ingegneri Yamaha a anche me, per capire se le sensazioni che ho io quando provo qualcosa di nuovo sulla moto sono le stesse che ha lui. Se due piloti danno un feedback diverso sullo stesso materiale, allora diventa difficile sviluppare la moto. A Sepang abbiamo dato ai nostri ingegneri le stesse risposte sul nuovo materiale, e questo ci dà la sicurezza per migliorare la moto più velocemente.”

Casey Stoner ha lasciato ed è arrivato Marc Marquez. Chi sarà il rivale più forte per te quest’anno?

“E’ difficile per me prevedere un rivale principale per quest’anno. Magari loro saranno più veloci di me! Non so cosa succederà. Dani, Valentino, Marquez ed io siamo i favoriti, ma nell’arco di tutta una stagione potrebbero esserci delle sorprese. È importante fare un buon lavoro durante i test pre-stagionali e cercare di essere preparati il meglio possibile per iniziare nel modo migliore.”

Valentino a parte ma considerando Marquez, sarà un “affare spagnolo” quest’anno. Quanto è importante per te essere il primo pilota spagnolo a fine stagione?

“Penso che ci sia una rivalità speciale tra i piloti della stessa nazionalità. Tutti vogliono essere il miglior pilota spagnolo in pista, è come un altro campionato all’interno del campionato. Naturalmente, avere così tanti piloti spagnoli con grande potenziale rende la vita difficile per tutti noi. Dani, Marc, Alvaro … sono molto veloci ed è difficile per me finirgli davanti!”

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Il rinnovo biennale con Yamaha ti ha dato una motivazione in più per vincere il campionato l’anno scorso?

“Più che una motivazione speciale, la firma del contratto per altri due anni mi ha dato la serenità mentale di cui avevo bisogno per concentrarmi sul campionato, permettendomi di non pensare troppo ai contratti.”

Hai firmato con un nuovo sponsor personale, Monster Energy Corporation, che è anche diventato uno degli sponsor ufficiali di Yamaha Factory Racing. Sei contento di questo nuovo accordo?

“Sì, sono davvero felice di aver firmato un accordo personale con Monster e di essere entrato a far parte della famiglia Monster. Sono anche molto contento che la Yamaha abbia firmato questo accordo, e spero che insieme potremo dar loro molti momenti speciali”.

Recentemente abbiamo letto sulla stampa che stai prendendo in considerazione la possibilità di ritirarti. È vero? La tua carriera sarà breve come quella di Casey o lunga come quella di Capirossi?

“In realtà non so come mai questa cosa sia uscita sulla stampa, il mio obiettivo è quello di godermi la MotoGP il più a lungo possibile. L’anno scorso ho firmato per due anni con la Yamaha, ma mi piacerebbe passare anche più anni con loro. Sperando di non avere infortuni, mi piacerebbe rimanere molti anni in MotoGP.”