Intervista esclusiva a Matteo Baiocco, speranza italiana nella Superbike inglese
Intervista a Matteo Baiocco del team Rapido Sport Racing Ducati, dal 7 aprile correrà con la sua Panigale nella British Superbike
Matteo Baiocco, la “Pecora Nera” di Osimo, è pronto alla nuova sfida in BSB: avevamo già fatto due chiacchiere con lui alcuni mesi fa (leggi l’intervista), ma nel frattempo il marchigiano è stato parecchio tempo in Gran Bretagna, per tre diverse sessioni di test su alcuni dei circuiti che faranno da palcoscenico alla stagione che inizierà il 7 aprile, in concomitanza con la MotoGP, a Brands Hatch, una pista che Matteo conosce fin dai tempi del Mondiale Supersport.
Lo abbiamo richiamato per sapere come si trova con la nuova Panigale, con i ragazzi del team Rapido Sport Racing Ducati e con le asprezze del meteo britannico. Come sempre lo abbiamo trovato disponibile e ottimista:
Come sono andati i test pre-stagione?
In generale bene, anche se siamo tempestati dalla pioggia e dal freddo e per questo motivo non sempre eravamo tutti in pista, a volte mancavano 3 o 4 piloti, comunque i top team c’erano tutti e quindi c’è stato un bel paragone con i piloti che mi troverò di fronte durante la stagione.
Non dev’essere stato facile scendere in pista col gelo della primavera britannica…
Sono state condizioni estreme, a cui anche gli inglesi non sono abituati: a Snetterton il primo giorno di test, con 2 gradi di temperatura ambiente e 4 gradi sull’asfalto no aveva senso uscire in pista… Il secondo giorno invece anche se eravamo in condizioni non ottimali, in quanto tutti giravano almeno a due secondi dai normali tempi di gara, sono finito 8°, che però è un buon risultato se consideriamo che non conoscevo la pista. In generale sono soddisfatto, come partenza è andata bene.
Il 7 aprile a Brands Hatch ci sarà la prima gara della stagione, ma tu comunque conosci già il circuito da quando correvi nel mondiale Supersport, cosa ti aspetti dal tuo esordio?
Partire su un circuito che per 3\4 conosco, dal momento che fondamentalmente manca solo una curva, è sicuramente un vantaggio , su uno sconosciuto sarebbe stato più difficile. Le piste più toste arriveranno più avanti ma spero che in quel momento saremo già più preparati e competitivi. Brands Hatch comunque è sempre stato uno dei miei circuiti preferiti, è adrenalinico, ha un bel sali scendi, spero di poter far bene.
Come sta andando la tua prima esperienza con la Panigale?
Penso che il feeling sia ottimo al momento e il fatto di collaborare e girare col test team SBK di Borgo Panigale mi aiuta molto, perchè il buono che trovo li lo trasferisco sulla moto in BSB. Con loro faccio molti chilometri e quindi anche al primo test ero abbastanza a mio agio, nonostante ci siano diversi regolamenti e gomme diverse. Comunque è una moto che mi piace molto e mi son trovato meglio rispetto alla vecchia fin da subito.
Come procede l’affiatamento con il team?
E con il team?
Il team è veramente quello giusto, negli anni scorsi col team Barni mi ero trovato molto bene, ma qui ho trovato un alter ego inglese con cui mi trovo ottimamente. Il team aspetta da me indicazioni e dritte per crescere e cercano di accontentarmi in tutto e per tutto, sia dall’aspetto logistico che all’aspetto tecnico. Sono concentrati, determinati, ambiziosi ma anche umili.
All’inizio la stampa inglese ti ha dato grande spazio, il feeling sta continuando?
Si forse è addirittura meglio perché iniziano a conoscermi: dopo i test quando hanno visto che ero tra quelli davanti, durante le prove ho addirittura finito un turno primo e a casa loro non è mai facile… Comunque dipenderà tutto da quello che facciamo, se faremo bene l’interesse aumenterà, ma già ora la gente e i giornalisti passano a chiedere curiosità nei box e fa sempre piacere.
Chi sarà l’uomo da battere, ora che conosci meglio i tuoi avversari?
Sicuramente Byrne, il campione in carica, che è uno da mondiale e a casa sua ha sempre fatto veramente bene. Oppure i team Samsung o le Yamaha ufficiali penso saranno veramente competitivi: in generale penso che i piloti dei top team quelli saranno i punti di riferimento per tutti gli altri e io conto di essere sempre tra i primi dieci.