Prova: Ducati Hypermotard 1100 S

Di Dave
Pubblicato il 18 mar 2008
Prova: Ducati Hypermotard 1100 S


I nostri amici di Special ci hanno dato la possibilità di fare un test su strada con la bellissima Ducati Hypermotard nella versione “S”, ed ovviamente abbiamo colto al volo l’occasione di testare una delle moto più acclamate degli ultimi anni, un modello su cui tutti avevano grandi aspettative ancor prima del suo debutto. Indossiamo quindi tutto l’abbigliamento tecnico necessario e siamo pronti a partire!

La Hypermotard S puo’ vantare una ricchissima dotazione di serie: forcella Marzocchi da 50 mm con rivestimento nero antiattrito DLC (rivestimento superficiale a base di carbonio, il cui acronimo sta per “Diamond Like Carbon”), mono posteriore Ohlins con serbatoio separato e con asta di reazione ad interasse regolabile che consente di variare l’altezza del retrotreno, le bellissime pinze Brembo monoblocco ad attacco radiale a 4 pistoncini, cerchi Marchesini superleggeri in lega forgiata e molti particolari in carbonio, come i fianchetti, il parafango anteriore, i parasteli forcella ed i copricinghie.

Prova – Ducati Hypermotard 1100 S
Prova - Ducati Hypermotard 1100 S
Prova - Ducati Hypermotard 1100 S
Prova - Ducati Hypermotard 1100 S

Già inserendo la chiave nel blocchetto di accensione si capisce con che oggetto abbiamo a che fare: la piccola ma ben leggibile strumentazione, completa e con comandi al manubrio, ci informa di tutto: contagiri, tachimetro, orologio, livello batteria, spia riserva, trip fuel (che parte in automatico non appena si entra in riserva), spia pressione olio, intervalli manutenzione, temperatura olio, spia frecce, spia folle, spia limitatore, diagnostica impianto di iniezione, memorizzazione tempi sul giro ed è predisposta per il DDA (Ducati Data Analyser, accessorio Ducati Performance), in cui la strumentazione funge anche da quadro comandi per l’attivazione del sistema di acquisizione dati.

Prova - Ducati Hypermotard 1100 S
Prova - Ducati Hypermotard 1100 S
Prova - Ducati Hypermotard 1100 S

Impazienti di sentirla “parlare”, facciamo partire il ruggito del potente bicilindrico a L di 1.078 cc, con valori di 90 cv a 7750 giri/min e ben 10,5 Kgm di coppia a soli 4750 giri/min, e rimaniamo subito colpiti dal bel sound che esce dagli scarichi originali.
L’impostazione da vera motard dà subito confidenza e dopo una rapida regolata agli specchietti, inizialmente non proprio intuitivi, inseriamo la prima: un colpo di gas e si parte per questa divertente avventura.

Il primo tratto scelto è quello cittadino e malgrado ciò che ci si aspetta da questo tipo di moto, la Hyper mostra un motore capace di esaudire ogni nostra richiesta, dall’andatura tranquilla con le marce alte fino alla coppia prorompente di ogni rapporto, capace di toglierci da qualsiasi impaccio in un batter d’occhio.
Il riparo dall’aria non è il massimo a causa della posizione in sella, sicuramente non è questo che le si chiede e rimane dunque nelle aspettative, ma difficilmente sarà un problema: tutta l’attenzione del pilota è rivolta a captare le sensazioni di facile lettura dell’avantreno e la fantastica reazione del motore ad ogni rotazione della manopola del gas.
La seduta rimane un po’ dura ed alla lunga puo’ stancare, ma permette un’ampia libertà di movimento grazie anche alle ridotte dimensioni della moto. L’unica nota dolente in questo settore è la non naturale posizione degli specchietti, molto sporgenti. Si rischia spesso di colpire gli specchietti delle auto in fila nel caotico traffico cittadino, ma una volta fatta l’abitudine fanno bene il loro lavoro.

Prova - Ducati Hypermotard 1100 S
Prova - Ducati Hypermotard 1100 S
Prova - Ducati Hypermotard 1100 S

Finalmente lasciamo la città e ci dirigiamo verso un po’ di curve, dove sia noi che la moto non vediamo l’ora di arrivare. Iniziamo quindi a scaldare a dovere le gomme di primo equipaggiamento, le ottime Pirelli Diablo Corsa, ed iniziamo a testare le grandi doti di questo motore, capace di una prontezza disarmante e di un allungo che non ti aspetti.
L’impostazione delle curve risulta moto facile ed immediata, grazie alla performante ciclistica ed alle coperture di serie, e la frenata è da brivido: il doppio disco anteriore con pinze Brembo ad attacco radiale garantisce spazi di arresto da primato e bisogna ricordarsi sempre di calibrare con cura la forza sulla leva, altrimenti ci si ritrova sempre in cerca di qualche manovra al limite.

Il cambio è sempre morbido e preciso, con la classica leva della frizione a comando idraulico un po’ dura da azionare come da tradizione Ducati, e le marce si snocciolano con rapidità e disinvoltura.
Iniziamo a mettere un po’ alla frusta la moto e capiamo immediatamente che questa due ruote è un cavallo di razza: più si fa sul serio e più si entra in sintonia con il mezzo, capace di assecondare ogni desiderio del proprio pilota.
La Hypermotard permette infatti a seconda delle velocità di andatura, di passare a stili diversi, dal motard puro allo stradale, il tutto con estrema semplicità. Alzando il ritmo, troviamo un po’ fastidioso la sporgenza del carter destro in prossimità della leva del freno posteriore, ma anche questo puo’ essere visto come una caratteristica del mezzo e puo’ essere sfruttato come “presa” nella guida in circuito.

Prova - Ducati Hypermotard 1100 S
Prova - Ducati Hypermotard 1100 S
Prova - Ducati Hypermotard 1100 S

L’entrata in curva è fulminea, la percorrenza affilata come un rasoio e nell’uscita dalle curve lente, di seconda o terza marcia, si fa fatica a tenere a terra il pneumatico anteriore.
Le sospensioni lavorano bene in ogni condizione e permettono ogni tipo di regolazione, anche se la taratura standard, morbida all’anteriore ed un po’ rigida al posteriore, non permette di sfruttarle al meglio.
Il piacere di guida risulta sempre di alto livello e ci si stanca solo delle strade aperte al pubblico, in quanto la Hypermotard ci fa capire subito che la si puo’ apprezzare a dovere solo tra i cordoli.
Sulla via del ritorno ci lasciamo coinvolgere ancora una volta dal bel sound degli scarichi, e concedendoci qualche ultimo sorpasso in sicurezza, riportiamo la bella Ducati a destinazione.

Vogliamo ringraziare nuovamente gli amici di Special per averci dato la possibilità di testare la moto, e vi invitiamo a scoprire tutte le novità del prossimo numero della rivista attraverso il sito della testata.

Pregi
Motore (potenza/coppia, elasticità); ciclistica; tenuta di strada; frenata; sound scarichi di serie

Difetti
Carter dx sporgente; taratura sospensioni standard; assenza vano sottosella

Prova - Ducati Hypermotard 1100 S
Prova - Ducati Hypermotard 1100 S
Prova - Ducati Hypermotard 1100 S

Scheda tecnica – Ducati Hypermotard S

Motore: bicilindrico ad L di 1078 cc; raffreddamento ad aria; 2 valvole per cilindro
Potenza: 90 cv a 7750 giri/min
Coppia: 10,5 Kgm a 4750 giri/min
Telaio: a traliccio in acciaio
Sospensioni: forcella marzocchi da 50 mm pluriregolabile con rivestimento nero antiattrito DLC; mono posteriore Ohlins pluriregolabile con serbatoio separato
Freni: pinze Bremo monoblocco ad attacco radiale a 4 pistoncini; dischi freno ant da 305 mm, posteriore da 245 mm
Cerchi: Marchesini in lega forgiata, da 17” con pneumatici 120/70 ant e 180/55 pos
Serbatoio: 12,4 litri, consumo medio 5,8l/100 km
Altezza sella: 845 mm
Peso: 177 kg

Prezzo: 13.500 euro chiavi in mano

Prova - Ducati Hypermotard 1100 S
Prova - Ducati Hypermotard 1100 S
Prova - Ducati Hypermotard 1100 S
Prova - Ducati Hypermotard 1100 S

Ultime notizie