Talenti in erba: Emanuele Pusceddu, Itaba Moto Team
Emanuele Pusceddu, Itaba Moto Team l'anno prossimo gareggerà nel trofeo Honda CBR600RR Cup e sarà wild card nelle tappe italiane dell'Europeo Stock 600
Fa sempre piacere conoscere un pilota giovane, talentuoso e con tante speranze per il futuro: Emanuele Pusceddu sedicenne con già 10 anni di esperienza alle spalle. Nato a Roma nel ’96, ma con evidenti origine sarde, Emanuele ha esordito nel 2000 sulle minimoto, imponendo ben presto il suo giovane talento agli avversari e vincendo prima il titolo regionale, poi l’Italiano e infine l’Europeo, lasciandosi alle spalle anche avversari del calibro di Romano Fenati.
Nel 2011 il salto verso le “moto dei grandi”, prima con una Yamaha R6 nel trofeo Michelin: nel 2012 viene notato dal team Itaba Moto mentre correva a Vallelunga, con tempi stupefacenti: 1’42.5 come miglior tempo e tanto per fare un paragone, sarebbe stato il 6° miglior giro nel 9° round Stock 600 del CIV 2012 sullo stesso circuito. Viene immediatamente ingaggiato, ma la scorsa stagione, complice i pochi chilometri percorsi e un po’ di sfortuna non ha rispecchiato l’impegno del pilota e del team.
Ma ora è tempo di guardare avanti: Emanuele sta per affrontare il trofeo monomarca più veloce a livello nazionale, l’Honda CBR600RR Cup, che seguirà lo stesso calendario del CIV e, se tutto va come deve andare anche le 3 tappe italiane del Campionato Europeo Superstock come wild card. Ci ho scambiato due chiacchiere alla presentazione del team e mi è parso un ragazzo umile, gentile, che nonostante la giovane età ha già obiettivi ben precisi e la testa sulle spalle.
Emanuele raccontaci com’è andata l’anno scorso
“Un po’ di sfortuna c’è stata, però lo prendo come un anno formativo, una stagione di allenamento utile per crescere.”
Che aspettative hai per quest’anno?
“Quest’anno correrò sempre con la Honda messami a disposizione da Itaba Moto della famiglia Abati, puntiamo in alto, proverò a fare del mio meglio, sia per me che per la squadra, stiamo cercando di crescere insieme e loro stanno investendo molto su di me.”
Hai qualche pilota a cui ti ispiri?
“Valentino Rossi prima di tutti, penso che in Italia sia un po’ un mito per tutti. Mi piace anche per com’è fuori dalla pista, uno che ammette gli sbagli e che sa essere onesto. Poi anche Marquez, per il suo stile di guida col ginocchio a toccare l’asfalto, ma anche Melandri e Checa in Superbike.”
Perché il numero 6?
“Perchè quando ho iniziato a correre avrei voluto il 46 come Valentino ma era occupato. Anche il 4, così mi è rimasto il 6”
A che età sei salito la prima volta su una moto?
“Papà mi ha portato a 4 anni e mezzo a provare una minimoto e da lì non ho più smesso. E’ una tradizione di famiglia, siamo tutti appassionati di moto.”
Com’è il tuo allenamento tipo?
“A casa, dove faccio aerobica, addominali e tutti gli esercizi per tenersi in forma, ma poi anche bicicletta, insomma tutte cose per essere pronti a tenere la moto, altrimenti non riesci a fare nemmeno 10 giri.”
Sei pronto per la prima gara al Mugello?
“Non sono proprio rilassato, però sono pronto, quello si, diciamo che non sto nella pelle per la voglia di correre.”
Qual’è il tuo sogno?
“Diventare un Campione di Superbike o MotoGP, che domande!”