Harley-Davidson Breakout e Street Bob Special Edition: il test di Motoblog

Due nuovi modelli si affiancano alla gamma 2013 Harley-Davidson: Softail Breakout è la versione standard del modello CVO, Street Bob SE è invece una versione a tiratura limitata del conosciuto FXDF. Li abbiamo provati sulle strade francesi della Route des Crêtes, nei pressi di Marsiglia

Di Lorenzo Rinaldi
Pubblicato il 2 apr 2013
Harley-Davidson Breakout e Street Bob Special Edition: il test di Motoblog


Come d’abitudine da alcune stagioni, Harley-Davidson annuncia ad anno iniziato uno o più modelli che vanno a completare la gamma presentata a fine agosto. Gli ultimi “late model” in ordine di tempo sono stati nel 2008 il Cross Bones, Iron 883 nel gennaio 2009, mentre Sportster Forty-Eight e i 999 esemplari di CVO Ultra Classic Electra Glide Dark Side Limited Edition hanno fatto la loro comparsa a gennaio 2010, il Softail FXS Blackline a inizio 2011 e gli ultimi Model Year 2012, Softail FLS Slim e Sportster XL1200V Seventy-Two, a febbraio 2012.

Per i modelli 2013.5, secondo la sigla identificativa adottata dalla Casa di Milwaukee, in stile “web dinamico, l’attesa è stata più lunga, dato che il nuovo Softail FXSB Breakout e l’esclusivo Dyna FXDBA Street Bob Special Edition, di cui vi abbiamo dato notizia un paio di settimane fa, si sono visti per la prima volta in occasione della Bike Week di Daytona.

A dire il vero l’unico a vedersi è stato il Breakout, in quanto lo Street Bob è riservato ai mercati non domestici. Superato l’oceano, i primi modelli saranno in vendita a breve. Intanto abbiamo avuto occasione di provarli lungo la splendida Route des Crêtes, nei pressi di Marsiglia, meno celebre di quella alsaziana, ma altrettanto ricca di curve e panorami mozzafiato.

Provati sulle strade francesi i nuovi modelli Harley-Davidson della gamma 2013.5
Provati sulle strade francesi i nuovi modelli Harley-Davidson della gamma 2013.5
Provati sulle strade francesi i nuovi modelli Harley-Davidson della gamma 2013.5
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Provati sulle strade francesi i nuovi modelli Harley-Davidson della gamma 2013.5

Design ed estetica

Provati sulle strade francesi i nuovi modelli Harley-Davidson della gamma 2013.5

Softail Breakout
Se Street Bob Special Edition è un’edizione a tiratura limitata del conosciuto Dyna Street Bob, il Breakout della famiglia Softail è un modello inedito. O quasi, visto che si tratta di una sorta di versione “base”, ma per nulla povera, dell’esclusivo CVO Breakout, che a sua volta con i suoi 29.500 euro rappresenta il più “economico” dei CVO.

La nuova versione standard viene venduta a 20.900 euro. In pratica tra le due moto c’è una differenza di… quasi uno Sportster Iron 883. Ovviamente giustificata. Per la prima volta in casa H-D avviene che un modello CVO ispiri la realizzazione di un modello standard e non viceversa.

Fin dal 1999 infatti, anno della comparsa del primo CVO con motore Evolution, tutti i modelli che hanno ricevuto il trattamento Custom Vehicle Operation avevano prima avuto un loro omologo con motore e allestimenti standard. Questo significa anche che a livello di progettazione i designer e i tecnici delle linee di produzione di York, in Pennsylvania, hanno collaborato per la prima volta con quelli di Milwaukee per lo sviluppo di un modello standard.

Certo negli anni ci sono state moto come il Softail Convertible del 2010, che non aveva un corrispondente nella produzione standard, ma si trattava comunque di un modello derivato dalla piattaforma Softail e chiaramente ispirato alla FLST Heritage Softail del 2006, come la sigla FLSTFSE lasciava intendere. Questa volta il percorso è differente: CVO Breakout è un modello totalmente nuovo, presentato come tutta la gamma H-D a fine agosto, con caratteristiche uniche e una sigla (FXSBSE) altrettanto unica e inedita, da cui è derivato FXSB in versione “standard”.

Le differenze chiaramente sono sostanziali, non tanto nelle misure e dimensioni, che comunque differiscono lievemente, quanto nell’allestimento, decisamente sontuoso su CVO, che include anche tre verniciature speciali e nella motorizzazione, che sul CVO è il Twin Cam 110 Screamin’ Eagle da 1802 cc.

A proposito di dimensioni, rispetto al CVO, il Breakout Standard è più corto di 5 mm (2445 mm contro 2450), con un interasse inferiore di 4 mm (1710 MM contro 1714), differenze causate principalmente dall’angolo di sterzo meno accentuato di 2 gradi (35° contro 37°), infine ha la sella più bassa di 8 mm (660 mm contro 668), mentre la luce a terra è superiore di 11 mm (120 mm contro 109) , che su questa ciclistica fanno la differenza, e per finire più leggera di 8 kg (308 contro 316).

Misure di cerchi e pneumatici invece sono identiche. Il largo pneumatico posteriore Dunlop da 240 mm è un altro segno distintivo di FXSB, eredità del modello Rocker del 2008, e nella gamma 2013 il Breakout è l’unico Softail a montare queste misure, condivise in casa Harley solamente con l’omologo modello CVO e con i V-Rod.

La piastra di sterzo anteriore accoglie gli steli della massiccia forcella da 49 mm che ora sono distanziati tra loro di 44 mm in più rispetto ai modelli Softail FX (ossia i modelli con poggiapiedi e senza pedane larghe) come ad esempio il Rocker, modifica che consente di montare uno pneumatico anteriore da 130 mm, invece dello stretto 90 mm. I cerchi Gasser a 10 razze semicircolari sono un’altra prerogative di questo modello, caratterizzati dalla finitura nero lucido che si alterna a quella cromata.

Al retrotreno Breakout sfoggia come tutti i modelli della famiglia Softail il forcellone finto rigido, che nel look ricorda le vecchie Harley degli anni Cinquanta, come l’Hydra Glide del ’57, l’ultima ad avere il telaio non ammortizzato, prima dell’arrivo del Duo Glide l’anno seguente. Ideato dall’ingegnere meccanico Bill Davis, che lo collaudò su un Super Glide del ’72, il sistema utilizza due ammortizzatori celati sotto alla scatola del cambio che lavorano orizzontalmente in trazione e caratterizza i modelli Softail dal 1984.

Caratteristica in comune con altri modelli Harley di successo e introdotta per la prima volta sullo Sportster Nightster è la luce posteriore doppia inglobata insieme agli stop negli indicatori di direzione, soluzione che lascia alla vista il corto parafango. Ancora più attraente è la versione per il mercato americano con il portatarga laterale, che mette in mostra anche lo pneumatico.

La strumentazione è completa ma essenziale alla vista, con un unico strumento dotati di tachimetro analogico e un display digitale che fornisce attraverso i comandi al manubrio contachilometri totale, due parziali, orologio, autonomia residua e l’utilissimo contagiri che include anche l’indicatore della marcia inserita. Softail Breakout viene offerto nella classica colorazione Vivid Black, nell’elegante Big Blue Pearl o la vivace Ember Red Sunglo.

Street Bob Special Edition
La seconda proposta, in famiglia Dyna, è invece derivata dal best seller Street Bob, proposto con motore Twin Cam 103 invece che 96 e con ABS di serie e contraddistinto da una esclusiva verniciatura bicolore Big Blue Pearl/Vivid Black ispirata al programma di customizzazione HD1, disponibile sul mercato americano, abbinata ai cerchi a raggi di colore rosso. E visto che gli americani hanno a disposizione questo ricco elenco di accessori che va sotto il nome di HD1 Customization, dovranno rinunciare allo Special Edition.

I 500 esemplari previsti infatti, saranno destinati esclusivamente all’area geografica EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). Il prezzo è fissato in 15.000 euro, decisamente competitivo se paragonato a quello del modello standard, visto che con 1000 euro in più rispetto a FXDB in colorazione Vivid Black ci si porta a casa l’ABS di serie (un optional da 500 euro), la verniciatura bicolore (700 euro sul modello standard) e il motore Twin Cam 103.

Il nuovo Street Bob Special Edition porta in eredità anche tutte le modifiche che interessano il modello standard ristilizzato nel 2013, tra cui il parafango posteriore corto e liscio privo del fanale, ora integrato negli indicatori di direzione, diversi particolari in nero lucido, come le piastre di sterzo, i foderi della forcella, la scatola della batteria, e nero goffrato, che coinvolge ora tutto il motore.

Tra i pochi dettagli cromati rinnovati ci sono gli scarichi, con un nuovo design dei terminali a sigaro, e il coperchio filtro a goccia. Modifiche più interessanti dal punto di vista pratico sono invece il manubrio ape hanger ora alloggiato su riser rubber mounted e il selettore d’avviamento senza chiave sul serbatoio, che sostituisce lo scomodo blocchetto d’accensione sul cannotto di sterzo.

Provati sulle strade francesi i nuovi modelli Harley-Davidson della gamma 2013.5
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Tecnica

Provati sulle strade francesi i nuovi modelli Harley-Davidson della gamma 2013.5

In comune i due modelli hanno i propulsore Twin Cam 103. In realtà questo è vero solo se si parla di cilindrata, perché fin da quando fu introdotto il Twin Cam, sulla gamma del 1999, la piattaforma Softail utilizza un V-Twin diverso da quello impiegato su Dyna e Touring. La famiglia Dyna adotta oggi le versioni del Twin Cam, nelle cilindrate di 103 e 96 pollici cubi, quest’ultima ormai utilizzata solo da Street Bob e Dyna Super Glide Custom, visto che da quest’anno, dopo lo Switchback del 2012, anche Fat Bob e Wide Glide guadagnano il motore 103 da 1690 cc (già presente dal 2012 su questi due modelli in versione USA).

La famiglia Touring invece utilizza il 103 ormai su tutti i modelli, dopo che anche Road King lo adotta di serie dal 2012. Nella famiglia Softail resiste solo il Blackline con il motore 96B, mentre tutti gli altri modelli utilizzano anch’essi dal 2012, il Twin Cam 103B. Questa B è quella che fa la differenza, e significa Balanced.

Il motore dei Softail infatti, contrariamente a quello dei Dyna e Touring che è fissato al telaio mediante supporti elastici, è montato rigidamente al telaio, producendo molte vibrazioni. Se sui vecchi Evolution questo sistema poteva ancora ritenersi valido, con l’introduzione dei Twin Cam occorreva smorzare le vibrazioni, obiettivo reso possibile dai due contralberi di bilanciamento mossi da catene, da cui il nome Balanced e la conseguente sigla B.

Di norma i motori 103A e B, che hanno misure vitali identiche (98,4 mm di alesaggio e 111,1 mm di corsa) differiscono per erogazione e prestazioni, leggermente inferiori sul Balanced, ma in questo caso siamo di fronte a un valore di coppia identico di 130 Nm a 3.000 giri. Entrambi i Twin Cam sono alimentati dall’iniezione ESPFI e abbinati al cambio Cruise Drive a sei rapporti, con la sesta overdrive, con la quale si viaggia a velocità codice intorno ai 3000 giri, a dimostrazione dell’elasticità di questo V-Twin made in USA.

Provati sulle strade francesi i nuovi modelli Harley-Davidson della gamma 2013.5
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Guida su Strada

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Softail Breakout
La seduta è quella tipica delle drag bike americane, con la sella alta, o meglio bassa da terra solo 660 mm, il largo manubrio dritto e le pedane avanzate. Il Breakout si dimostra abitabile per piloti di tutte le taglie. La sella accoglie anche stazze “importanti” ed è separata dal pouf per il passeggero che è amovibile, per gustarsi al meglio la guida in solitaria.

Forse i guidatori più corti saranno obbligati a una postura un po’ avanzata per raggiungere le leve del largo e dritto manubrio e ne preferirebbero uno dalla piega più accentuata, tipo il V-bar di Dyna Fat Bob, ma le pedane avanzate si rivelano facilmente raggiungibili da chiunque. Il motore riprende fin dai bassissimi regimi, ma è dai 3000 giri, dove si ha il picco di coppia massima pari a 130 Nm, che inizia il divertimento, mentre se si vuole viaggiare rilassati c’è il sesto rapporto overdrive il cui inserimento è segnalato da una spia sul cruscotto.

Con il Breakout inutile cercare l’angolo di piega estremo. La ridotta luce a terra (120 mm) limita fortemente le divagazioni sportive, sebbene il largo e ribassato pneumatico posteriore da 240/40 garantisca un appoggio a dir poco ottimale, a discapito solo di un po’ di velocità, ottimamente coadiuvato dall’avantreno stabile che calza un 130/60 su cerchio da 21”.

Le pedane si grattano a terra con una facilità estrema, soprattutto lungo le curve e i tornanti della Route des Crêtes, ma l’harleysta esperto sa che essendo il Breakout un Softail, va guidato come… un Softail, anche se in realtà questa tecnica si presta bene per molte altre moto, sportive comprese. La famiglia più radicale di casa Harley-Davidson infatti ha un telaio e una ciclistica che necessitano di un po’ d’assuefazione per regalare sensazioni di guida uniche.

Per farla breve se si vuole far curvare con più decisione il Breakout bisogna rivedere un po’ le abitudini di guida. Niente peso troppo caricato sulla pedana interna a ingresso curva, così come non è utile sporgersi a interno curva, ma piuttosto frenare con un leggero anticipo utilizzando parecchio anche il freno posteriore, per poi affrontare la curva senza buttare giù troppo di peso la moto ma piuttosto controsterzando, evitando così angoli di inclinazione troppo “estremi” per questo telaio. Più facile a farsi che a dirsi.

La frenata non impressiona per potenza ma grazie all’ABS ci si possono permettere arresti in spazi relativamente contenuti, a patto di esercitare una certa pressione sulla leva al manubrio, che comanda l’unico disco da 292 mm, e sul pedale del freno posteriore, che risulta non solo ben modulabile e mai aggressivo, ma anche ottimamente coadiuvato dall’ABS. In rettilineo il Breakout rivela una scarsissima sensibilità al vento laterale. Sarà per il manubrio basso, per la stazza, per il largo pneumatico da 240, fatto sta che sulle ventose strade a picco sul mare l’unico a sentire l’aria è chi guida.

Provati sulle strade francesi i nuovi modelli Harley-Davidson della gamma 2013.5
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Street Bob Special Edition
Salendo sullo Street Bob SE, che per dimensioni è identico al suo omologo FXDB, ci si trova davanti l’alto ape hanger che sulle prime può mettere i soggezione chi non è abituato a questo tipo di postura. La sensazione di “elasticità” svanisce dopo poche curve, non altrettanto le vibrazioni, ma fanno parte del gioco. In breve la confidenza è acquisita, come d’altronde su tutte le Harley e sul capitolo abitabilità anche chi non è molto alto si trova facilmente a raggiungere i comandi.

Semmai i più alti troveranno le pedane troppo vicine alla sella e per questi ultimi è sicuramente consigliabile l’acquisto della sella Tallboy disponibile nel catalogo (cod. 51471-06), piuttosto che montare pedane avanzate. Le differenze più visibili a livello di guida con FXDB sono senza dubbio nella frenata.

Nonostante l’impianto a un disco da 300 mm sia identico e sul modello standard non impressioni per mordente, sulla SE l’aiuto dell’antibloccaggio si fa sentire eccome e gli spazi d’arresto sono perfino più ridotti. Rispetto al Breakout l’intervento dell’ABS è un po’ più brusco, vista anche la minore impronta a terra degli pneumatici, ma sempre sicuro. Visto che durante il test abbiamo avuto occasione di provare altri modelli della gamma, la migliore del lotto per frenata è senza dubbio FXDB Dyna Fat Bob, segno che quel secondo disco sul lato destro il suo dovere lo fa eccome.

Nelle curve si apprezza la velocità d’inserimento ben coadiuvata dai Michelin Scorcher disponibili in primo equipaggiamento nelle misure 100/90-19 davanti e 160/70-17 dietro, e con il Twin Cam 103 si esce con un pizzico di brio in più anche a regimi inferiori. Sullo Street Bob manca la spia dell’overdrive ma le marce inserite sono segnalate dal display multifunzione.

Sotto alla manopola destra compare invece la rotellina del blocca acceleratore, una sorta di “cruise control meccanico” (quello elettronico vero e proprio è presente di serie solo sui modelli Touring), accessorio poco utilizzato a dire il vero, retaggio delle vecchie Harley a carburatore, e che desta qualche ingiustificata perplessità in chi non lo conosce. In pratica stringendo la rotella si blocca l’acceleratore a un’apertura definita, ma ovviamente il sistema si sblocca non appena si chiude il gas.

Da oggi è ufficialmente aperta la caccia allo Special Edition. Il Breakout invece si pone sul mercato a un prezzo tutto sommato interessante, superiore in famiglia Softail solo a quello di Blackline.

Provati sulle strade francesi i nuovi modelli Harley-Davidson della gamma 2013.5
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Provati sulle strade francesi i nuovi modelli Harley-Davidson della gamma 2013.5

Pregi e Difetti

Provati sulle strade francesi i nuovi modelli Harley-Davidson della gamma 2013.5

Softail Breakout

PIACE
Look drag bike
Finiture
Coppia motore

NON PIACE
Scarsa luce a terra
Frenata

Dyna Street Bob Special Edition

PIACE
Look bobber
ABS
Motore Twin Cam 103

NON PIACE
Escursione sospensioni
passeggero “optional”

Schede tecniche

Provati sulle strade francesi i nuovi modelli Harley-Davidson della gamma 2013.5

Softail Breakout

MOTORE
Twin Cam 103B, raffreddato ad aria
Cilindrata 1.690 cc
Alesaggio x Corsa 98,4 x 111,1 mm
Rapporto di compressione 9.6:1
Potenza ND
Coppia 130 Nm @ 3000 rpm
Alimentazione Iniezione Elettronica Sequenziale (ESPFI)
Scarico Scarichi sfalsati cromati, con terminali in finitura nero lucido
Omologazione Euro 3

TRASMISSIONE
Cambio Cruise Drive a 6 marce
Rapporti 1=9.311, 2=6.454, 3=4.793, 4=3.882, 5=3.307, 6=2.79
Trasmissione primaria a catena, rapporto 34/46
Trasmissione secondaria a cinghia in kevlar
Frizione multidisco a bagno d’olio

CICLISTICA
Telaio Softail in acciaio
Interasse 1710 mm
Inclinazione cannotto 35°
Avancorsa 146 mm
Sospensione anteriore Forcella teleidraulica
Ruota anteriore cerchio Gasser in alluminio a 10 razze semicircolari da 21”
Pneumatico anteriore Dunlop D408F 130/60B21
Sospensione posteriore tipo Softail con due ammortizzatori nascosti
Ruota posteriore cerchio Gasser in alluminio a 10 razze semicircolari da 18”
Pneumatico posteriore Dunlop D407 240/40R18
Freno anteriore disco semiflottante da 292 mm con pinza a 4 pistoncini, ABS
Freno posteriore disco da 292mm, pinza a 2 pistoncini con ABS

DIMENSIONI E PESO
Lunghezza max 2445 mm
Altezza sella 660mm
Luce a terra 120 mm
Capacità serbatoio benzina 16l
Peso a secco 308 kg
*In ordine di marcia 322 kg

PREZZO
20.900 euro (Vivid Black), 21.900 euro (colore) con garanzia 2 anni chilometraggio illimitato

Dyna Street Bob Special Edition

MOTORE
Twin Cam 103, raffreddato ad aria
Cilindrata 1.690 cc
Alesaggio x Corsa 98,4 x 111,1 mm
Rapporto di compressione 9.6:1
Potenza ND
Coppia 130 Nm @ 3000 rpm
Alimentazione Iniezione Elettronica Sequenziale (ESPFI)
Scarico Scarichi “Shorty” gemellati sfalsati cromati
Omologazione Euro 3

TRASMISSIONE
Cambio Cruise Drive a 6 marce
Rapporti 1=9.311, 2=6.454, 3=4.793, 4=3.882, 5=3.307, 6=2.79
Trasmissione primaria a catena, rapporto 34/46
Trasmissione secondaria a cinghia in kevlar
Frizione multidisco a bagno d’olio

CICLISTICA
Telaio in acciaio
Interasse 1630 mm
Inclinazione cannotto 29°
Avancorsa 119 mm
Sospensione anteriore Forcella teleidraulica
Ruota anteriore cerchio a raggi da 19”
Pneumatico anteriore Michelin Scorcher 100/90-19 57H
Sospensione posteriore due ammortizzatori regolabili
Ruota posteriore cerchio a raggi da 17”
Pneumatico posteriore Michelin Scorcher 160/70-17 73V
Freno anteriore disco semiflottante da 300 mm con pinza a 4 pistoncini, ABS
Freno posteriore disco da 292mm, pinza a 2 pistoncini con ABS
DIMENSIONI E PESO
Lunghezza max 2335 mm
Altezza sella 680 mm
Luce a terra 120 mm
Capacità serbatoio benzina 17,8l
Peso a secco 308 kg
PREZZO
15.000 euro con garanzia 2 anni chilometraggio illimitato

Location: Francia – Marsiglia e Route des Crêtes
Tester: Lorenzo Rinaldi
Abbigliamento: Casco Nolan, giubbotto Vanson
Foto: Stefano Gadda e Lionel Beylot

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