Stephan Schaller nuovo presidente dell'ACEM
Il boss di BMW Motorrad, il tedesco Stephan Schaller, è stato nominato nuovo Presidente di ACEM: leggi il report.
Dopo essere stato nominato lo scorso anno nuovo boss assoluto di BMW Motorrad, il tedesco Stephan Schaller è ora effettivamente diventato l’uomo più potente del motociclismo europeo essendo stato nominato nuovo Presidente di ACEM (Association des Constructeurs Européens de Motocycles), l’associazione dell’industria motociclistica del vecchio continente. Shaller subentra nel ruolo a Hendrik von Kuenheim, lo stesso uomo che aveva sostituito pochi mesi fa alla guida della divisione motociclistica del marchio bavarese.
La figura del Presidente ACEM non è probabilmente familiare alla maggior parte dei lettori, ma il suo lavoro consiste in pratica nel promuovere il motociclismo in tutta Europa a nome delle case e prendersi carico delle battaglie con i vari legislatori per fare in modo che le leggi più assurde che possono sognarsi a Bruxelles (come ad esempio la riforma della legislazione in materia di revisioni di cui abbiamo parlato qualche giorno fa) non rimangano altro che fantasie nella mente di qualche sconclusionato burocrate. Queste le prime parole da Presinte ACEM di Shaller:
“Il nostro obiettivo è quello di promuovere i benefici, in termini di consumi, degli scooter, delle moto e degli altri veicoli nella medesima categoria come mezzo per migliorare la qualità della vita. I nostri veicoli offrono un elevato livello di mobilità e, di conseguenza, meritano un riconoscimento nella formulazione della politica dei trasporti. Oggi vi sono circa 37 milioni di motocicli in Europa che vengono utilizzati quotidianamente da un numero sempre crescente di cittadini europei per contrastare i problemi del traffico e della ricerca di un posto dove parcheggiare nei centri urbani – questo per l’utilizzo sia privato che professionale”.
Il ruolo assunto da Shaller a capo dell’ACEM gli pone comunque davanti delle sfide non indifferenti, con il mercato delle due ruote ormai in costante picchiata per gli effetti della crisi economica:
“Negli ultimi anni l’industria motociclistica europea ha fatto molto per rispondere alle sfide poste dalla crisi economica, non perdendo mai di vista l’obiettivo di avvicinarsi ad una mobilità più ecologica e più sicura, tornando allo stesso tempo ad una crescita sostenibile, crei occupazione. Molto è stato fatto, però la stagnazione economica prevista per il 2013 ed i livelli inammissibilmente elevati di disoccupazione nella UE sottolineano quanto sia importante, in via prioritaria, accelerare gli sforzi a sostegno della produzione europea e perseguire una coerente politica dei trasporti basata sulla mobilità pulita, efficiente e intelligente.”
“ACEM chiede l’attuazione tempestiva delle politiche annunciate dalla Commissione Europea, in particolare per quanto riguarda le iniziative di sostegno dell’industria automobilistica europea e i progetti R&D svilippati dall’UE. I membri di ACEM sono determinati a cogliere queste opportunità, offrendo agli utenti dei veicoli sempre più innovativi che soddisfino il loro bisogno crescente di mobilità e tempo libero.”