Randy De Puniet: "voglio essere il miglior pilota CRT 2013"

Intervista a Randy De Puniet alla vigilia del primo GP 2013 in Qatar: il pilota del team Aspar fiducioso di poter essere il migliore tra le CRT

Di Francesco
Pubblicato il 2 apr 2013
Randy De Puniet:


Il conto alla rovescia è iniziato e i piloti stanno raggiungendo il Qatar, per l’atteso debutto stagionale 2013 della MotoGP sul circuito di Losail, vicino a Doha, per l’ormai consueta gara in notturna, che salverà i piloti dal caldo torrido che attanaglia il circuito. E il trentaduenne francese Randy De Puniet sembra essere pronto per affrontare il suo ottavo anno nella classe regina, in sella alla sua ART del team Power Electronics Aspar, con la quale punta a diventare il miglior pilota CRT dell’anno, come ha dichiarato al magazine Road Racing World.

La pre-stagione è ormai finita, come riassumeresti i test invernali?

“Sicuramente non abbiamo avuto molta fortuna con il tempo nel corso dei nove giorni di test. Durante la prima sessione in Malesia abbiamo avuto problemi di grip, ma nella seconda prova che abbiamo fatto molto meglio, soprattutto l’ultimo giorno. A Jerez abbiamo il problema dei nubifragi, ma, come in Malesia, ci siamo riscattati durante l’ultimo giorno.”

Pronto per il primo GP dell’anno?

Sì, certo, siamo pronti. Mi sarebbe piaciuto avere più tempo a disposizione su pista asciutta durante i test per provare più cose, ma questa è la situazione in cui siamo e dobbiamo andare avanti con quello che abbiamo.

Randy De Puniet Aspar Team MotoGP 2013
Randy De Puniet Aspar Team MotoGP 2013
Randy De Puniet Aspar Team MotoGP 2013
Randy De Puniet Aspar Team MotoGP 2013

Quale sarebbe il miglior risveglio per Randy De Puniet lunedi mattina in Qatar?

Con la consapevolezza di essere stato il miglior pilota CRT nella serata di domenica.

Chi vedi come favoriti per il titolo di quest’anno?

I due piloti Honda e i due piloti Yamaha. Tra quattro credo che Pedrosa e Lorenzo siano leggermente avvantaggiati.

Come ti sembra la nuova ART?

Già la ART versione 2012 era una gran moto nonostante i limiti della categoria. La nuova moto non è molto diversa, ha solo più opzioni in termini di set-up. Si può giocare maggiormente con la geometria di più, è più rigida e secondo me sarà ancora la moto migliore CRT.

Altre differenze dal modello dello scorso anno?

Il forcellone è molto migliorato e, come ho detto, il telaio offre più alternative in fatto di set up.

Quali sono i suoi punti di forza e dove può essere migliorata?

E’ molto maneggevole, ha una enorme capacità torsionale e ti consente di mantenere una buona velocità anche in curva. Sarebbe bello avere un po più di potenza e anche l’elettronica sebbene sia buona, potrebbe essere migliorata.

Qual è il tuo obiettivo per il 2013?

Essere il pilota superiore CRT alla fine dell’anno.

L’anno scorso sei stato l’unico pilota ad aver seriamente sfidato Aleix Espargarò per il titolo di top rider CRT…

Dopo un anno di esperienza tutti i team hanno una maggiore conoscenza delle delle CRT e quest’anno saranno più determinati. Penso che ci saranno più piloti nella sfida per essere il migliore delle CRT e questo renderà tutto molto più interessante. Per quanto mi piacerebbe vedere molta competizione spero che il nostro team Aspar possa ripetere la doppietta dello scorso anno, anche se in posizioni inverse, con me davanti a Aleix.

Cosa ne pensi del nuovo formato delle qualifiche?

Non vedo l’ora di arrivare in Qatar e vedere come funziona. Penso che la prima sessione darà un po di spazio alle CRT e se riusciamo a fare buon lavoro anche nella seconda sessione un bel bonus, in termini divisibilità.

Cosa ne pensi della nuova mescola dei pneumatici disponibile per le CRT?

E’ fantastico per noi. Abbiamo avuto un sacco di problemi l’anno scorso perché non abbiamo potuto usare la mescola dura quindi eravamo a corto di gomme durante il fine settimana. Avere una mescola morbida in esclusiva per noi significa che siamo in grado di lavorare duro in ogni sessione, senza preoccuparsi di risparmiare i pneumatici, così in qualifica potremo stare più vicini ai prototipi. Nei circuiti in cui la temperatura dell’asfalto non è troppo alta si può anche considerare di usare le morbide in gara e, magari, di colmare il divario con i ragazzi davanti.

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