Il team Red Devils Superbike ad Aragon senza i Marò italiani sulla carena
Il team Red Devils Superbike ad Aragon con i Marò italiani sulla carena della Aprilia RSV4 di Michel Fabrizio
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UPDATE: Il Team Red Devils ha oggi deciso di correre con una parte della carena bianca la prossima gara del Mondiale Superbike che si svolgerà ad Aragon, eliminando quindi il riferimento alla vicenda dei due Marò da più di un anno in India in attesa di un pronunciamento del Tribunale sulla nota vicenda che li ha riguardati. La decisione di correre la tappa spagnola del Mondiale con i loro volti e la scritta “Vi aspettiamo a casa” voleva essere solo un gesto di affetto e vicinanza a loro e alle loro famiglie e un segnale che tutti noi non li dimentichiamo.
Tutto questo nel rispetto della Legislazione Internazionale e soprattutto della più grande Democrazia che esista al mondo e cioè l’India, Paese civile e, senza dubbio, garantista. Nessuno spirito polemico, nessuna rivendicazione politica, solo l’affetto di un Paese per due suoi soldati. Ecco perché preferiamo sottrarci alle prime polemiche che sono già sorte e che rischiano di sporcare un bel gesto e magari complicare una vicenda già molto complessa. La scelta di correre con parte della carena bianca sarà quindi un segnale silenzioso, ma per noi di attenzione a ciò che succede al di fuori del nostro mondo di motori e divertimento.
Questo invece quanto comunicato dal team nella mattinata di oggi. In occasione del secondo round del Campionato Mondiale Superbike 2013 (calendario SBK 2013) in programma il prossimo weekend ad Aragon, il team Red Devils, inaccordo con il main sponsor General Invest, ha deciso di dedicare una parte della carenatura della moto di Michel Fabrizio ai due Marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone che sono ancora in India, lontani dalle proprie famiglie e dai propri affetti.
Con la scritta “Vi aspettiamo a casa” che comparirà su entrambi i lati dell’Aprilia RSV4 del pilota romano, la squadra capitolina vuole formulare un augurio nella speranza che la situazione si risolva al più presto e che i due militari italiani possano far ritorno a casa quanto prima. Un gesto che non vuole essere una mancanza di rispetto per un grande Paese democratico qual è l’India, ma una testimonianza di affetto per i due militari e le loro famiglie. Un modo per tenere viva l’attenzione su questo caso così complesso.
Dopo l’ottimo risultato ottenuto in Australia nel primo round stagionale (doppio terzo posto dietro la coppia ufficiale Aprilia) pilota e squadra sono ansiosi di tornare in pista per confermare quanto di buono hanno fatto vedere a Phillip Island. Queste le parole del pilota romano Michel Fabrizio:
“Il tracciato di Aragon mi piace, anche se non sono mai riuscito a salire sul podio. E’ la pista dove per la prima volta ho provato l’Aprilia RSV4 e sono andato subito forte. Dovrebbe essere un circuito favorevole alle Aprilia, ma sono certo che anche le Kawasaki e le BMW saranno molto competitive. Arrivo a questo appuntamento concentrato e determinato, pronto a confermare quanto abbiamo fatto in Australia. Sono fiero di poter portare in pista e all’attenzione dei media il problema dei nostri due Marò. Spero che possano tornare presto a casa e che si faccia chiarezza al più presto su quanto è accaduto”.