Le pagelle di Motoblog: Estoril MotoGp, super Jorge!
Le pagelle di Motoblog: MotoGp Estoril, super Jorge!
La corsa: coinvolgente, a tratti esaltante. Voto 9. Terzo appuntamento iridato con sole e goccioline, terzo nuovo vincitore (Estoril: Lorenzo, dopo Stoner a Losail e Pedrosa a Jerez); terza Marca sugli altari (Estoril: Yamaha Michelin, dopo Ducati Bridgestone in Qatar e Honda Michelin in Spagna). Campionato con due giovani piloti in testa, appaiati a 61 punti. Il mondiale MotoGp 2008 si infiamma.
Jorge Lorenzo: devastante. Voto 10. Talento e grinta da vendere. Imperioso in gara, nelle qualifiche, in prova. Il rookie spagnolo agguanta alla grande la sua prima vittoria in MotoGp, sale in coabitazione con il “nemico” Pedrosa in vetta alla classifica iridata, dopo 3 pole consecutive, pone le premesse per scalzare Rossi (da manuale l’infilzata dello spagnolo al “cava tappino” ai danni del pesarese) come prima guida Yamaha (voto 10, moto super competitiva), si candida perentoriamente a far suo il titolo mondiale. Il trinomio Lorenzo-Yamaha-Michelin è oggi il “pacchetto” da battere.
Dani Pedrosa: confermato. Voto 9. Lo spagnolo portacolori della Honda (voto 10, moto ok, senza i due scivoloni di Dovizioso con la “privat” – voto 8 per il sangue bollente romagnolo che merita un motore più performante – e Hayden con la “factory” – voto 7 per il velocissimo texano mangiaghiaia che esce distrutto dal confronto con Dany – la Casa dell’Ala dorata avrebbe portato a casa ben più consistente bottino) perde il tete-a-tete con il connazionale Jorge ma dimostra grande classe, temperamento e anche grinta (micidiale sorpasso in curva ai danni di Rossi a metà gara) tiene la testa del mondiale (pur in coabitazione) e si propone anch’egli come valido candidato al titolo.
Valentino Rossi: ritrovato. Voto 8. Il Dottore non partiva dalla prima fila dal GP d’Australia del 2007 e proprio all’Estoril colse sette mesi fa la sua ultima vittoria. Tutto ciò non è stato sufficiente per riportarlo al successo. Ma il pesarese ha guidato l’indiavolato carosello per metà corsa (primo polita Bridgestone, gomme voto 4) e non si è fatto travolgere dalle due “frecce” iberiche di testa, oggi imprendibili. Comunque il vento è cambiato. Lo dimostra la gara e anche le due “infilzate” subite in curva da Lorenzo e da Pedrosa. Valentino c’è ma non è più il Caimano. E lui lo sa. Resta un osso (molto) duro. Se non molla, un possibile pretendente al titolo.
Casey Stoner: frastornato. Voto 6. Il campione del Mondo (dopo la peggior prestazione in qualifica da quando il canguro guida la rossa di Borgo Panigale) si salva per il rotto della cuffia, con un sesto posto conquistato di prepotenza (anche grazie alla sfortuna altrui, leggi i ko di Dovizioso e Hayden) che evita il disastro Ducati (voto 5, urge un pronto recupero della Casa bolognese) con Melandri (voto, non classificato) impegnato in una corsa tutta sua e le altre desmosedici private completamente fuori registro. Stoner non pare più l’extraterrestre (però con questa moto gli altri scompaiono letteralmente) anche se ha fatto sorpassi magistrali: mirabile la staccata ai danni di Toseland! – ma appare “stralunato”, prima metà gara fioca e seconda con gran passo e bel recupero. Jerez ed Estoril sono passate. Stoner e la Ducati non possono fallire la prossima tappa in Cina. Altrimenti, addio mondiale!
Loris Capirossi: altalenante. Voto 6. Non molla e rischia. Vola a terra nelle qualifiche e ci prova a fare una gran gara. Comunque va a punti, nono (dopo un buon ottavo a Losail) e c’è in classifica. Ma il pacchetto è altalenante, come lui sa. Ma, se non cede, l’imolese farà un gran bel mondiale.
Alex De Angelis: malato. Voto 6. Con quel febbrone che lo ha debilitato tutto il week end, il sammarinese debuttante non poteva fare di più. Anzi. In corsa si è fatto vedere e l’11 posto in queste condizioni non è da buttare.