Aprilia SMV 750 Dorsoduro: Meravigliosa creatura

Di Lorenzo Baroni
Pubblicato il 22 apr 2008
Aprilia SMV 750 Dorsoduro: Meravigliosa creatura


In Casa Aprilia il punto d’arrivo era ben definito: realizzare una supermotard senza compromessi, in ogni dettaglio. E così è stato. Nella progettazione della Dorsoduro i tecnici di Noale hanno sfruttato tutta l’esperienza accumulata nel Mondiale Supermoto disegnando un telaio e una ciclistica da riferimento e mappando ad-hoc il bicilindrico da 750cc che sfrutta la ormai affermata tecnologia “Ride by wire”.

Dotato di una curva di coppia che favorisce i bassi e medi regimi, il propulsore Aprilia vanta 92 CV a 8.750 giri e una coppia massima di 82 Nm a 4.500 giri. Le linee taglienti della parte anteriore e il bellissimo codino, che ingloba i due terminali, sottolineano l’anima racing della moto, unitamente alle sovrastrutture, volutamente minimali.

In sella la senti subito tua, con il serbatoio molto rastremato che consente alle gambe di tenerla saldamente senza affaticamento eccessivo. Man mano che prendi confidenza ti ritrovi a staccare sempre più dentro le curve, conscio che la moto pennellerà a dovere la traiettoria. Siamo rimasti positivamente impressionati dalla bontà del motore, corposo fin dai bassi regimi, e dalle tre mappe a disposizione: Sport, Touring e Rain.

Aprilia Dorsoduro 750
Aprilia Dorsoduro 750
Aprilia Dorsoduro 750

Con la prima hai tutta la potenza a disposizione ed è veramente eccitante guidare, la seconda è più tranquilla soprattutto nei primi millimetri di corsa del gas ed è gradevole nell’uso cittadino, mentre la terza è pensata per i fondi scivolosi. Insomma la Dorsoduro sembra destinata ad un inevitabile successo.

Dopo la prima parte di percorso effettuata con la più “cattiva” mappatura Sport sono passato alla Touring, la potenza del motore resta identica, ma le farfalle si aprono più rapidamente anche alle minima rotazione dell’acceleratore. La differenza si nota esclusivamente nelle parzializzazioni, infatti con la mappa Sport quando si apre il gas al 40% della corsa dell’acceleratore la moto risponde come quando si apre il 60% dell’acceleratore con la mappa Touring. Anche nei passaggi tra le aperture intermedie il motore reagisce più rapidamente.

Per la guida su strada e soprattutto con le marce più basse risulta più efficace e gratificante la mappa Touring mentre nelle marce alte o nell’uso in pista è preferibile la Sport. Se però su percorsi chiusi o in pista si vuole usare la moto in modo “adrenalinico” e gestire al meglio anche le fasi in monoruota allora la scelta ideale torna la Touring perché si riesce a mantenere più stabile ed è più semplice mantenere la ruota anteriore ad una altezza costante da terra.

Aprilia SMV 750 Dorsoduro
Aprilia SMV 750 Dorsoduro
Aprilia SMV 750 Dorsoduro

In generale la nuova gestione del ride by wire ci ha convinto in maniera energica, anzi dire quasi stregato. La Dorsoduro beneficia infatti nell’ultima evoluzione e messa a punto della centralina e delle sue mappature, questo progetto tanto innovativo e avventuroso sembra ora giunto al suo più alto stadio evolutivo ed i benefici si fanno sentire. Questa nuova gestione è la stessa della Shiver in versione 2008 che è sensibilmente migliorata rispetto a quella della precedente versione.

Ciò che ci ha colpito in maniera più incisiva è proprio la naturalezza di risposta alla manopola dell’acceleratore, l’assoluta mancanza di ritardo del sistema e quella sensazione di connessione immediata tra polso destro e ruota posteriore. Fantastico infatti anche il feeling e la risposta dimostrate durante le parzializzazioni dell’acceleratore o al momento di chiudere il gas, del resto i tecnici Aprilia ci hanno sempre abituato bene dal punto di vista tecnologico, ma stavolta hanno decisamente superato ogni nostra aspettativa, proprio perché su questo aspetto in molti erano pronti a puntare ancora il dito contro la mancanza del “filo dell’acceleratore”, cosa di cui invece non sentiamo affatto la mancanza.

Altro punto di eccellenza di questa moto è il comportamento della ciclistica, dotata di interasse allungato e di sospensioni dalla grande escursione con ben 160mm per ciascuna ruota. Nonostante tale escursione però la moto si mantiene piuttosto piatta nel suo assetto regalando la piacevole sensazione di “guidare su una tavola”, questo perché le sospensioni “lavorano” egregiamente ed in modo sincronizzato, mantenendo sempre la moto nell’assetto ideale. Proprio il suo equilibrio e la sincerità di comportamento aiuta a cercarne il limite che resta elevatissimo sia su strada che in pista, lasciando al pilota un grande margine correzione e la possibilità di gestire al meglio questo mezzo anche nelle situazioni più “delicate”, situazioni che non sono rappresentate solo dalle frenate al limite o dagli ingressi in derapata.

Perché con la Dorsoduro dopo pochi metri ti trovi a entrare in curva velocissimo, aiutato proprio dalla elevata maneggevolezza di cui dispone oltre che dal peso ridotto. Ma proprio questo suo assetto quasi imperturbabile ed il suo comportamento lineare in inserimento di curva ci sottolinea la solidità del suo avantreno. Per questo anche entrando in curva molto veloci cercando l’interno curva con i freni ancora tirati se capita di trovare una buca in traiettoria la grande escursione delle sospensioni assorbe le asperità senza scomporre l’assetto e senza causare variazioni eccessive nelle geometrie dell’avantreno.

Grazie a questo la moto non allarga la traiettoria come fanno molte naked in situazioni simili, ne tantomeno tende a far chiudere lo sterzo. Questa sua stabilità e neutralità è certamente legata al buon progetto del telaio oltre che al corretto posizionamento del compatto motore. Accurata e laboriosa è stata inoltre la definizione di tutti gli angoli caratteristici della ciclistica, come l’interasse, l’inclinazione del cannotto di sterzo, l’avanzamento delle piastre e l’altezza del perno del forcellone. Tutti valori questi oggetto di numerosi test e valutazioni da parte dei tecnici e dei tester di Aprilia per sceglierli nel modo più azzeccato possibile per questo tipo di mezzo.



La distribuzione dei pesi tra anteriore e posteriore è di 50 e 50, con la sella lunga e rettilinea però è possibile spostare il peso del corpo molto avanti o molto indietro consentendo così al pilota di variare sensibilmente la distribuzione dei pesi dinamici in modo da ottimizzare il comportamento della moto in ogni situazione. Per fare qualche paragone l’efficienza dinamica è al top della categoria e per questo del tutto confrontabile con la nuova e micidiale KTM 990 Supermoto, anche questa efficace in ogni condizione e sempre neutra ed equilibrata anche nelle situazioni limite.

La Dorsoduro ha però il pregio di risultare ancora più facile da gestire quando si va forte grazie al peso più contenuto e al motore meno rabbioso oltre che ad una superiore maneggevolezza. La Ducati Hypermotard invece altra diretta rivale paga un avantreno troppo carico e un equilibrio ciclistico molto meno stabile e bilanciato quando gli angoli di piega si fanno più decisi.
Per quanto riguarda l’impianto frenante infine la Dorsoduro mostra un potere decelerate elevatissimo ma sempre modulabile sia alle velocità più sostenute sia quando il fondo stradale fornisce un grip inferiore alle aspettative.

Anche in fase di frenata ritorna strategico l’ottimo bilanciamento del telaio ed il lavoro delle sospensioni dalla corsa ampia e ben frenata. Insomma buona la prima per il marchio Aprilia che si cimenta in questa nuova avventura di un Supermotard stradale dal motore bicilindrico con una moto che sembra rinverdire i punti saldi della casa di Noale che per anni ha dato filo da torcere con il progetto RSV a sportive ben più veloci e potenti facendo valere al meglio la sua ciclistica sopraffina. Promossa anche sotto l’aspetto del rapporto qualità prezzo, ricevendo un particolare riconoscimento relativamente alle voci “divertimento di guida” e “tecnologia”.

Azzeccata anche la scelta della cilindrata di 750 contro la concorrenza da circa 1000cc, perché su un mezzo privo di protezione aerodinamica e votato al piacere di guida è più importante l’equilibrio dinamico e l’efficacia nella guida che non una punta velocistica particolarmente elevata. Proprio sotto l’aspetto del comfort arrivano infatti gli unici appunti negativi imputabili alla moto, vale a dire appunto una protezione aerodinamica quasi assente che crea qualche fastidio oltre i 150km/h e una sella un po’ dura soprattutto nei trasferimenti a medio e lungo raggio.


Aprilia SMV 750 Dorsoduro
Aprilia SMV 750 Dorsoduro

Scheda Tecnica
Tipo motore: Aprilia V90 Bicilindrico a V longitudinale di 90°, 4 tempi, raffreddamento a liquido, distribuzione bialbero in testa comandato da sistema misto ingranaggi/catena, quattro valvole per cilindro.
Alesaggio x corsa: 92 x 56,4 mm
Cilindrata: 749,9 cc
Rapp. di compr.: 11 : 1
Potenza max all’albero: 67,3 kW (92 cv) a 8.750 giri/minuto
Coppia max all’albero: 8,4 kgm (82 Nm) a 4.500 giri/minuto
Alimentazione: Sistema integrato di gestione del motore. Iniezione con gestione dell’apertura farfalle Ride by Wire
Accensione: Elettronica digitale, integrata con l’iniezione.
Avviamento: Elettrico
Scarico: Sistema 2 in 1 realizzato interamente in acciaio inox con catalizzatore a tre vie e sonda Lambda
Lubrificazione: A carter umido
Frizione: Dischi multipli in bagno d’olio con comando idraulico
Telaio: Scomponibile traliccio in acciaio collegato con bulloni ad alta resistenza a piastre laterali in alluminio. Telaietto posteriore smontabile.
Sosp. Ant.: Forcella upside-down, steli ? 43 mm. Escursione ruota 160 mm.
Sosp. Post.: Forcellone in lega di alluminio. Ammortizzatore idraulico regolabile in estensione e precarico molla. Escursione ruota 160 mm.
Freni Ant.: Doppio disco flottante in acciaio inox ? 320 mm. Pinze radiali a quattro pistoncini.
Tubo freno in treccia metallica
Freni post.: Disco d’acciaio inox ? 240 mm. Pinza a singolo pistoncino. Tubo freno in treccia metallica.
Cerchi: In lega d’alluminio, ant.: 3,50 X 17″, post.: 6,00 X 17″
Pneumatici: ant.: 120/70 ZR 17, post.: 180/55 ZR 17
Lunghezza max: 2.216 mm
Larghezza max: 905 mm (al manubrio)
Altezza max.: 1.185 mm (al cruscotto)
Altezza sella: 870 mm
Interasse: 1505 mm
Avancorsa: 108 mm
Angolo di sterzo: 26°
Peso: 186 kg
Capacità serbatoio: 12 lt
Prezzo: 8.790,00 f.c.

Scoprite il sito che Aprilia ha dedicato alla nuovissima sette e mezzo : www.apriliadorsoduro.com

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