ASSEN SBK, le pagelle: Bayliss&Bayliss

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 27 apr 2008
ASSEN SBK, le pagelle: Bayliss&Bayliss

La corsa: applausi! Voto 8. Il quarto round iridato di Assen alla fine non delude. Anzi! Gara due scintillante (gran duelli davanti e dietro) dopo gara uno agonisticamente meno coinvolgente (anche per il volo di Haga e Xaus) ma non priva di importanti motivi di interesse tecnico. Il campionato SBK resta equilibrato. E’ Bayliss a fare la differenza. La Ducati allunga in classifica con il pilota australiano (+ 70 punti su Checa) ma il mondiale resta aperto. Anche se a guidarlo sono i “nonnetti”. Yamaha, Honda, Suzuki sono molto competitive e anche la Kawasaki è in recupero. Il prossimo appuntamento di Monza sarà un test “decisivo” per verificare la reale competitività del bicilindrico di Borgo Panigale sui tracciati veloci.

Troy Bayliss: marziano! Voto 10. L’australiano centra la superpole e una mirabile doppietta. Gioca a gatto col topo in gara uno. Suda le proverbiali sette camice in gara due che però domina (in testa dall’inizio alla fine) dall’alto della sua straordinaria classe e della sua inimitabile freddezza e capacità di gestire la danza a suo piacere. E’ questa la superiorità del fuoriclasse. Vola a 178 punti (+ 70 su Checa, + 89 su Corser). Una lezione per tutti. Lo ripetiamo: è Bayliss il valore aggiunto della Ducati. Quando Troy non ci sarà più?

Michel Fabrizio: scusato. Voto, non classificato. Altro che uragano! Il poulain della Ducati Factory in Olanda ha deluso le aspettative. Ma gettare la croce addosso all’italiano, oltre che ingeneroso, è sbagliato. I problemi al braccio destro frenano (anzi bloccano) l’azione di Michel. E’ lì che bisogna intervenire. Subito.

Max Biaggi: delusione! Voto 4. Max ha deluso. Due manches senza onore né gloria. Tradotto: un week end da dimenticare. Biaggi lamenta problemi di assetto. Vanno risolti. Ma il romano non ha niente da rimproverarsi? Ad Assen il centauro romano è sembrato solo l’ombra di se stesso. Max rischia di commettere gli errori di sempre: di pensare altrove (leggi test Desmosedici MotoGp e 2009 ipotesi Aprilia SBK) invece che rimanere concentrato al 100% sull’oggi.

Lorenzo Lanzi: assente. Voto, non classificato. Dopo le due cadute in prova, all’ultimo momento Lanzi ha optato per il forfait. Non lo si può criticare per questo. La sicurezza prima di tutto. Ma i due voli? Non si può continuare a ripetere: “dobbiamo ancora capire perché è successo”. Voltare pagina.

Noriyuki Haga: funambolico. Voto 7. E’ sempre lo stesso. Ammirevole (esagerato) cuore matto. Quando gli va bene, compie una gara capolavoro come nella seconda manche. Altrimenti va a finire come nella prima, cioè a terra.

Rubens Xaus: altalenante. Voto 6 +. Veloce e irruente. Quasi un Haga 2. Se non commette errori (come in gara due) porta a casa ottimi risultati. Ma gli errori li commette. E spesso. Oggi però buon quarto (gara due) dopo un bel tete-a-te con Neukirchner.

Carlos Checa: produttivo. Voto 8. Recupera e lotta da gran (vecchio) leone con la Honda che va forte davvero. Non butta via niente (stavolta), agguanta un gran bel terzo posto. E’ secondo nel mondiale. E questo dice tutto. Un valido pretendente al titolo.

Max Neukirchner: superjunior. Voto 8 +. Max il tedesco, c’è. A dirla chiara è l’unico vero grande giovane in pista. Con una clavicola fratturata tre settimane addietro ha dato il massimo. E’ veloce e ha il senso tattico dei grandi campioni. Mostra i denti e sa quando è ora di gestire il risultato. E’ già una grande realtà della SBK. Forse l’uomo da battere del dopo Bayliss.

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