Shanghai: che peccato, Lorenzo! Stoner e Rossi dettano legge

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 2 mag 2008
Shanghai: che peccato, Lorenzo! Stoner e Rossi dettano legge


Il week end di Shangai parte male, molto male per il capoclassifica iridato Jorge Lorenzo (rovinosa caduta nelle prime prove libere della mattinata che mette in forse la partecipazione del maiorchino al GP cinese) e invece bene, molto bene per il campione del Mondo Casey Stoner (che risale in vetta con il miglior tempo delle FP2 in 2’00”163) e per il 7 volte iridato Valentino Rossi (ufficialmente secondo con un distacco di 0.052!)) ma virtualmente primo essendo stato l’unico, ma in mattinata, a scendere sotto il muro dei 2 minuti con la straordinaria zampata di 1’59”906. Ricordiamo che il giro record in gara segnato da Pedrosa nel 2006 con la Honda 990 fu 1’59”318. Come dire: sarà difficile che tenga.

Lorenzo. Risolti i guai con il braccio si ritrova adesso in una situazione delicata. La sfortuna bussa sempre … due volte. Il volo di Lorenzo è stato rovinoso quanto spettacolare, disarcionato violentemente alla Kevin Schwantz con la 500 due tempi, e ricaduto pesantemente sull’asfalto, le conseguenze potevano addirittura essere ancora più pesanti. Il poulain della Yamaha, con una “scheggiatura del malleolo mediale sinistro”, una lussazione della caviglia sinistra e una gran botta alle ginocchia, rischia di dare forfait.

Un inatteso stop per lo spagnolo, un handicap per la gara che potrebbe perdere uno dei grandi protagonisti. Mai dire mai. Si sa che i piloti (e la Clinica Mobile) fanno miracoli. Lorenzo farà di tutto per correre comunque.

Gomme. Sì, indubbiamente le Bridgestone, almeno per ora, sono davanti e sembrano mantenere la volontà di riscatto annunciata alla vigilia: Stoner (se questa è crisi!) e Rossi (sempre un brutto “cliente” il vecchio leone!) tengono molto bene il passo dei due minuti puliti. Anche se è troppo presto per cantar vittoria. Bridgestone e Michelin sullo stesso piano? Conta il passo di gara più della performance sul giro.

Qui si dimostra anche che quel che vale di più sono sempre i piloti e le moto: Stoner (Ducati) e Rossi (Yamaha) sono i più competitivi con le “scarpe” giapponesi ma Pedrosa (Honda) è lì con il “bibendum”… Vorrà dire qualcosa?

A Shanghai con due lunghi rettilinei, uno di ben 1202 metri!, le potenze (che non sempre si traducono in kmh) e le velocità di punta (pur non determinanti) si fanno sentire, come dimostrano appunto la Ducati di Casey e la Yamaha di Valentino. Ma anche le Honda, su tutte quella di Dani Pedrosa che fa da terzo incomodo (ottimo terzo tempo con 2’00”361), marciano forte. Specie quella privat di Nakano, quarto davanti all’ufficiale Hayden, e anche l’altra RCV del Team Gresini con De Angelis in netta ripresa (settimo: 2’00”931).

Ottimo Hopkins che fa salire la Kawasaki in quinta posizione (2’00”591). E molto bene Capirossi, motivatissimo, (ottavo in 2’00”964 che rifila oltre mezzo secondo al compagno di marca Vermeulen) e anche Dovizioso (nono): dal romagnolo si pretende di più anche se è l’ultimo a restare sotto i 2 minuti e un secondo. Faticano le due Yanaha Tech 3 di Edwards (decimo con 2’01”064) e Toseland (dodicesimo con 2’01”798).

Melandri, pur avendo mangiato due secondi rispetto ai tempi del mattino, viaggia sempre nelle retrovie (14esimo con 2’01913”) a due secondi da Rossi e da Stoner! Insomma, a parte l’australiano, gli altri ducatisti sono sempre alla deriva. Solo 15esimo Tony West. Ultimo, out per forza maggiore, Lorenzo. Peccato. E’ sempre grande spettacolo, con i primi dieci piloti dentro un secondo! Domani le qualifiche. Il meteo dice buono. Dubbi invece per domenica. E se piove?

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