Brivio: "In Cina abbiamo vissuto quello che avevamo tanto invidiato"
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Il GP di Shangai, teatro di una trionfale vittoria di Valentino Rossi, non è stata solo la gara del ritorno al successo del campione di Tavullia, ma anche quello di Davide Brivio. Che in fondo di Rossi è ormai il primo sostenitore, l’uomo che lo ha cercato, voluto e con lui ha vinto la grande sfida di renderlo stra vincente anche sulla Yamaha.
E anche per il manager brianzolo tornare alla vittoria dopo quasi otto mesi è stata una vera liberazione: tanto che dopo il GP Brivio si è lasciato andare, arrivando anche ad affermare che la vittoria di Shanghai “è la più importante di Rossi con la Yamaha, dopo quelle di Welkom e di Phillip Island del 2004”.
Che sono poi le due gare storiche di Valentino: la vittoria al debutto con la M1 dopo la “fuga” dalla Honda a fine 2003, e quella che in Australia regalò il primo dei due mondiali al duo formato dal “Dottore” e dalla moto di Iwata.
Un affermazione che sottolinea come il team abbia ancora una volta voltato pagina passando alla fine del 2007 da Michelin a Bridgestone. Un cambio tecnico che in realtà sta a significare molto di più, un passaggio decisamente importante, per il quale nel team erano consapevoli che ci sarebbe voluto un po’ di tempo per adattare moto e gomme.
Ma che poi alla fine i risultati sarebbero arrivati. E così è stato ancora una volta: la vittoria arrivata alla quarta gara, con i primi tre GP corsi tutti in crescendo, dà loro ragione. Come ha speigato Brivio:
“In Qatar in fondo è stato molto istruttivo vedere vincer Stoner. Abbiamo capito tante cose, e così in Cina abbiamo di fatto vissuto ciò che invidiavamo alle Bridgestone nel 2007: nel finale Valentino è riuscito tenere un ritmo incredibile.
A un certo punto, vedendo che Pedrosa riusciva comunque a rimanergli vicino, ha pensato per un attimo di rallentare e giocarsela all’ultimo giro, ma poi mi ha detto che stava talmente bene in sella, che poteva guidare veramente come voleva lui, e se n’è andato!”.
Anche Brivio, come molti altri, prevede un mondiale a quattro: “La lotta sarà tra i quattro piloti che hanno vinto le prime quattro gare. Pedrosa è molto in forma, Lorenzo ha fatto una grandissima gara, considerate le sue condizioni e sono convinto che Stoner sia stato frenato da una scelta sbagliata di gomme: può capitare. Meglio aspettare e vederlo quando sarà veramente a posto, per dargli un giudizio”.
via | GP One
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