Bradl: "Sfruttato il feedback dei test di Marzo"

Il tedesco Stefan Bradl può sicuramente essere annoverato tra i piloti soddisfatti dopo il venerdì di prove libere di Austin. Unico tra i piloti non factory ad aver partecipato al test di metà Marzo sul nuovo tracciato texano, il portacolori del team LCR Honda di Lucio Cecchinello ha messo a frutto la sua esperienza con la pista conquistato un ottimo terzo posto nella FP2 di ieri. Con il crono di 2:06.173, Bradl ha chiuso a 1.142 da Marquez e a 0.588 dalle Honda ufficiali di Marquez e Bradl, mettendo 464 millesimi tra se e la Yamaha del Campione del Mondo Jorge Lorenzo, che ha chiuso quarto.

In mattinata Bradl aveva chiuso la FP1 con un più che deludente 2:11.929, che gli era valso il 9° posto, a +3.173 dal crono con cui Marquez si era aggiudicato la sessione, ma il netto miglioramento delle condizioni della pista nel pomeriggio ha permesso all’ex Campione del Mondo della Moto2 di sfruttare i dati accumulati lo scorso mese e mettere di nuovo in bella mostra il suo talento. Queste le sue considerazioni di fine giornata:

“Oggi è stata una giornata un po’ strana per noi. Questa mattina le condizioni dell’asfalto non erano il massimo, e neanche il livello del grip, quindi non siamo riusciti a sfruttare i riferimenti che avevamo acquisito nei test. Alla fine del turno ero abbastanza preoccupato, ma poi il meteo è migliorato e con lui le condizioni dell’asfalto, e anche per questo sono riuscito a girare molto più forte. Nel secondo turno abbiamo finalmente potuto sfruttare il feedback dei test, ma c’è ancora da sistemare la messa a punto per la gara, specialmente con gomme usate”.

Il giorno prima di scendere di nuovo in pista sul nuovo tracciato del COTA, il pilota tedesco ha partecipato insieme al Team Principal di HRC Livio Suppo ad una conferenza stampa presso la University of Texas di Austin, dove Bradl ha parlato davanti a circa 200 studenti appassionati di moto e curiosi di vedere da vicino la Honda RC231V. In quella occasione aveva dichiarato:

“Nella prima gara in Qatar abbiamo dimostrato che abbiamo il passo giusto per stare nella top five; non siamo lontani dal gruppo lì davanti ma alla fine il GP non è andato come ci aspettavamo. Quindi, dopo il Qatar, sono felice di tornare ad Austin perché conosco già la pista e voglio ritrovare il mio passo costante e veloce. Questa gara sarà sicuramente eccitante perché la pista è strepitosa. Prima di tornare al lavoro però mi sono trasformato in un professore per la seconda volta: sono stato all’Università di Austin per tenere una lezione presso la facoltà di Ingegneria. Gli studenti erano davvero intelligenti e curiosi e molto appassionati quindi è stato piacevole stare lì con loro”.