MotoGP Austin, Marquez trionfa ed entra nella leggenda. Rossi in difesa.

Il nuovo astro del motociclismo, purosangue dallo stile avvincente e dotato di una tecnica di guida estremamente efficace, entra nella leggenda trionfando per la prima volta in MotoGP, già alla sua seconda gara nella classe regina.

Il rookie spagnolo, con una corsa gestita come fosse un campione consumato e di grande esperienza, conquista di forza i galloni di capitano della Honda relegando il pur ottimo Pedrosa nel ruolo di eterno secondo. Il campionato è solo all’inizio ma Marquez dimostra di avere tutte le caratteristiche per puntare al titolo iridato.

Poco da dire su resto, ribadendo la netta e prevista superiorità della Honda in questo tracciato tecnico dalle accelerazioni brucianti nei confronti della Yamaha, costretta alla difensiva, pur con il sempre brillante e mai domo Lorenzo, con grande dignità, sul terzo gradino del podio.

In affanno, Rossi – sesto a oltre 16 secondi dalla vetta e a 13 secondi da Lorenzo – non solo quindi ben lontano dal suo compagno di squadra, ma messo dietro, oltre che da Bradl (quinto), soprattutto dall’arrembante e coriaceo Crutchlow (per altro frenato da un lungo iniziale), con la moto non ufficiale della Casa dei tre diapason.

L’impressione è che Valentino sarà capace di lanciare qualche acuto e puntare anche a qualche podio in circuiti “amici” ma che difficilmente riuscirà a sostenere il confronto e la lotta per il titolo con i tre moschettieri dal livello di Marquez, Pedrosa, Lorenzo.

Un plauso a Dovizioso, settimo alle spalle di Rossi, con la Ducati che sta… sul pezzo e piazza tre moto nella top ten. L’autodromo di Austin supera magnificamente la prova del debutto e il pubblico texano sembra aver apprezzato con forte e intensa partecipazione.