200 Miglia di Imola Revival 2013: i 10 momenti più imbarazzanti

Motoblog alla 200 Miglia di Imola Revival 2013, i 10 momenti più imbarazzanti (e simpatici)

Di Gianluca
Pubblicato il 24 apr 2013
200 Miglia di Imola Revival 2013: i 10 momenti più imbarazzanti


Dopo le immagini della 200 Miglia di Imola Revival 2013 dell’amico fotografo Filippo Mingardi, il suo racconto sull’esperienza vissuta ad Imola suddivisa in 10 momenti.

10° POSTO – Senza dubbio uno squadrone quello del team Pane e Nutella, osservando i piloti, che per decenza non vi mostreremo, non sappiamo se il nome derivi dalle fattezze piuttosto corpulente dei riders o perché, spesso e volentieri, questi ultimi si spalmino sull’asfalto.

200 Miglia di Imola Revival 2013

9° POSTO – Sulla griglia di partenza ad occuparsi delle riprese aeree, svolazzava felice questo simil drone sapientemente pilotato tramite un radiocomando grande quanto un videogioco da bar degli anni 80. Alzi la mano chi, sulla griglia di Imola, non abbia sperato per almeno una volta che il “volatile” si abbattesse mestamente al suolo.

200 Miglia di Imola Revival 2013

8° POSTO – Ebbene sì alla 200 Miglia edizione 2013 era presente il mitico Freddie Spencer, ma non lasciatevi ingannare da questo impostore che sfruttando la presenza di Fast Freddie tale e quale a lui con tanto di casco, tuta e moto esattamente uguali. Cosa non si farebbe per strappare qualche applauso parasittato agli spettatori meno attenti. Per dovere di cronaca: tentativo fallito, l’impostore è stato scoperto e costretto a iscriversi, progenie compresa, a 5 anni di corsi presso la Riding School dell’asso americano.

200 Miglia di Imola Revival 2013

7° POSTO – Il progresso tecnologico degli avviatori da starting grid sembra non arrestarsi mai, anzi no, in questo caso gli autori dell’opera d’arte hanno scelto esattamente il cammino opposto. Niente fronzoli, né carbonio e tantomeno kevlar e leghe varie, qui la parola d’ordine è poca spesa, molta resa. La prima è assicurata, la seconda un po’ meno.

200 Miglia di Imola Revival 2013

6° POSTO – Della serie “tu vuo’ fa’ l’americano”. Ma stavolta si è proprio esagerato. E se è vero che una custom per dirsi tale deve essere elaborata, con questo progetto si è toccato il fondo, guidare infatti con un guantone nel culo e un serbatoio cucito è roba strettamente riservata a Joe di Maggio, in caso contrario, risolini e pernacchie vi seguiranno ovunque andrete.

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5° POSTO – Il collezionista che esponeva la Ducati che corse alla 8 Ore di Suzuka ha pensato bene di esporre anche il cartello originale che i giapponesi dedicarono ai due piloti: Raymond Roche e Giancarlo Falappa. Ai tempi erano giovani il francese e l’italiano ma cosa avranno pensato i tifosi nipponici guardando le foto da galeotti dei due Ducati Boys? Insomma la SBK di allora alla stregua della peggior Alcatraz con Roche e Falappa ottimi ergastolani.

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4° POSTO – Certo il lavoro del fotografo è un lavoro massacrante, che concede poco tempo libero e non lascia un attimo di respiro! Tranne che per LUI, bellamente sprofondato in coma nel bel mezzo della sala stampa. Chi non lavora…

200 Miglia di Imola Revival 2013

3° POSTO – Pancia mia fatti capanna, ecco il primo pensiero che sarebbe venuto a chiunque di voi osservando l’allettante offerta culinaria proposta da uno dei soliti piadinari in circuito a Imola. Per soli 8 eurini disponibile la salsiccia con salmonella, il wurstel acrilico e un’abbondante contorno di peperoni in linoleum. Lavanda gastrica non inclusa nel pacchetto. Nel pacco sì.

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2° POSTO – Che la Romagna sia il divertimentificio più rinomato in Italia non lo scopriamo certo oggi, ma quello che può fare per voi e per le vostre serate il mitico DJ Angelo meglio conosciuto come “La bestia” lo sa solo lui. E dispiace che in tanti si siano persi la sua performance in quel di Imola. David Guetta in confronto è Sbirulino.

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1° POSTO – Squillino le trombe e rullino i tamburi, per il mitico pilota che venerdì mattina, pronti via, ha deciso, dopo neanche 5 chilometri di “sedersi” sul rettilineo di partenza e salutare affettuosamente la sua motoretta, che, indipendente, è andata per i fatti suoi, direzione muretto. GAME OVER.

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