Rossi lontano dalla F1

Di omino
Pubblicato il 14 gen 2006
Rossi lontano dalla F1

Se a tenere lontano Valentino Rossi dalla F1 sono argomenti come quello nella foto pubblicata da Gazzetta.it, allora possiamo sperare, perché quella è una passione che per un single come Vale può essere totalizzante.
Se così non fosse, però, le recenti dichiarazioni del campione del Mondo “…La F1 è ancora lontana…”, non è che risolvano la questione: ora che Biaggi se va e che giochi di sponsor e di potere gettano ombre ingombranti sulla MotoGP, è difficile sperare che sia la sola passione a trattenere Rossi su una moto da corsa.
Difficile che il marchigiano non approdi laddove tutti gli interessi (ma comprensibilmente anche la sua umana curiosità) sembrano spingerlo, proprio quando le oscure leve del potere dueruotistico sembrano essere perfettamente riuscite nell’impensabile impresa di smontare il più bel giocattolo degli ultimi anni (la MotoGP), per non essere poi più capaci di rimontarlo.

Incredibile il punto in cui ci troviamo, dopo una stagione semplicemente esaltante, dove l’Italia a due ruote ha fatto quello che nello sport nazionale, collettivamente non era riuscito a nessuno: massacrare tutti, senza prova d’appello per nessuno.
Invece, all’alba della nuova annata di gare, ci ritroviamo con un paradosso: il Campione indiscusso è sul piede di partenza e sulle carene si ritrova lo sponsor (tabaccaio e quindi un tempo ripudiato…) del rivale di sempre che a sua volta è rimasto senza cavallo con il quale competere.
E’ un pò come se d’un tratto l’Italia di 60 anni fà avesse perso in un sol colpo Coppi e Bartali; come se Milan e Inter se ne andassero, all’improvviso, una a giocare in Olanda e l’altra si cimentasse ne rugby.
Perché? Perché il Mondo si è inceppato e gira tutto in modo bizzarro, altrimenti non ci sarebbero milioni di persone che chiedono la Pace, mentre pochi oligarchi decidono di fare la guerra, così come non ci sarebbero centinaia di migliaia di appassionati pronti a tutto per gustarsi un duello Rossi/Biaggi (non importa se ci stanno altri sei piloti in mezzo, il sale e il pepe sono loro…), mentre un manipolo di signorotti con il pallino della finanza decide che duello non sarà più; uno se la vedrà (se tutto va bene) con Corser e Haga, l’altro lotterà per superare Alonso ai box.
Insomma, per tornare al titolo del post, io credo che Vale non sia per nulla lontano dalla F1, mentre sono certo che la F1 sia lontana anni-luce da lui e dall’immaginario collettivo di quel popolo trasversale che lo ha eletto piatto forte della domenica; lontana dalle scuole, dagli uffici, dalle fabbriche, dalle università, dagli stadi dove si parla di Vale, mica di Schumacher.

Ultime notizie