MotoGP Jerez, solita "musica" tutta spagnola con Lorenzo, Pedrosa, Marquez in testa. Rossi (che volo!), seconda fila da speranza?

Gli spagnoli dominano le qualifiche sul circuito di casa, con Lorenzo Pedrosa e Marquez. 5° Rossi dietro la Yamaha satellite di Crutchlow.

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 4 mag 2013
MotoGP Jerez, solita


Proprio ieri scrivevamo di Jerez, definendolo tracciato tecnico e infido. E oggi, nelle tiratissime e spettacolari qualifiche della MotoGP, sul piano tecnico è prevalso la guida da martello morbido di Jorge Lorenzo (magnifica pole: 1’38.673), pilota concentratissimo che non sbaglia più un colpo, e la stabilità della sua Yamaha, che pare davvero correre sui binari.

Rispetto ai rischi, ne sanno qualcosa Crutchlow, Rossi e Pedrosa, volati via sul finale a forte velocità – specie Valentino – per fortuna senza danni personali. Detto del super maiorchino della Yamaha, gli altri due spagnoli della Honda sono pronti per la bagarre della corsa di domani: Pedrosa staccato di 247 millesimi e Marquez di 298 millesimi, quasi inezie.

L’interrogativo, caso mai riguarda Crutchlow (+0.589), corridore da bagarre anche se quasi sempre un pelo fuori dai limiti, e soprattutto Rossi, quinto tempo (+0.627), quasi sei decimi e mezzo di ritardo, che qui a Jerez non sono pochi.

Il campione pesarese ieri era convinto di dover “osare di più” in qualifica per guadagnare almeno la seconda fila e non subire pesante distacco allo start. Obiettivo raggiunto, anche se c’è il timore che la proverbiale “sicurezza” del nove volte iridato resti sì un dato di fatto, ma solo fino a un certo limite del cronometro. Dopo di che, nella ricerca del tempone, qualcosa si increspa e ci scappa la caduta. Una scena già vista. Caduta, sia chiaro, che a quei limiti, ci può stare e che non preoccuperà certo domani il “dottore”, per tentare il miracolo del colpaccio tanto atteso dai più.

Dovizioso, ultimo della terza fila (+1.175), ha confermato di non gradire questo bel tracciato , preceduto oltre che da Bradl (+1.174), dall’altro ducatista Hayden, settimo sotto il secondo di ritardo (+0.981). Oltre la top ten, Iannone, col pesante gap di quasi un secondo e mezzo (+1.414), dietro a Barbera.

Le caratteristiche del tracciato promettono una corsa da infarto. Chissà se l’italiano Rossi e l’inglese Crutchlow riusciranno a far saltare la annunciata parata degli spagnoli.

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