Kagayama: "Così ho convinto Schwantz e Haga a correre la 8 Ore Suzuka"

Yukio Kagayama, fondatore dell'omonimo team, spiega come è riuscito a convincere Schwantz ad uscire dal pensionamento per partecipare con Haga all'estenuante gara di durata giapponese: "Hanno subito detto sì!"

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 8 mag 2013
Kagayama:

L’annuncio-shock del ritorno alle corse di Kevin Schwantz in occasione della prossima ‘8 Ore di Suzuka’ ha sicuramente colto di sorpresa tutti gli appassionati: all’età di 49 anni, l’indimenticato Campione del Mondo della 500 nel 1993 parteciperà al prestigioso evento giapponese con il giovane Team Kagayama, fondato e gestito dal pilota 38enne Yukio Kagayama (che in carriera ha corso in MotoGP, WSBK e BSB). Kagayama stesso formerà l’equipaggio del team insieme a Schwantz e ad un’altra ‘vecchia conoscenza’ dei tifosi europei, il funambolico Noriyuki Haga, oggi 39enne, che era scomparso dai radar del motociclismo sportivo dopo la deludente stagione in BSB l’anno scorso con il team Swan Yamaha.

In molti si sono chiesti come abbia fatto Kagayama a convincere Schwantz ad abbandonare momentaneamente il suo ‘status‘ di pensionato di lusso per tornare a gareggiare in una corsa obiettivamente piuttosto stressante dal punto vista fisico (Suzuka in Luglio è solitamente caratterizzata da temperature alte e umidità elevata), e che viene presa molto seriamente dai costruttori del Sol Levante, che la considerano come la vera ‘arena’ nella quale affermare il proprio prestigio in patria.

E’ stato lo stesso Yukio Kagayama a rispondere a questo e ad altri quesiti nel corso di una intervista ufficiale rilasciata dal suo stesso team, in cui ha spiegato come è arrivato ad allestire questo suo speciale ‘dream team‘ con Schwantz e Haga (quest’ultimo al suo debutto assoluto su una Suzuki).

Quando hai parlato a Kevin e Nori di questo progetto?

“Il progetto è iniziato nell’estate 2012. Avevo sentito dire che Kevin aveva sempre desiderato correre di nuovo alla ‘8 Ore di Suzuka’, ma cha ha sempre avuto qualche piccolo problema nel mettere in pratica questo suo proposito.”

Che tipo di problema?

“In primo luogo, come organizzare la squadra: chi avrebbe avuto come partner, con quale moto, e chi avrebbe fatto parte del suo staff. In secondo luogo, Kevin ha una partnership con Yoshimura, e quindi, se fosse tornato alla ‘8 Ore’, sarebbe dovuto essere in gara per forza di cose con Yoshimura. Inoltre Kevin ha anche una partnership con Dunlop per la sua ‘Scuola per piloti’ negli Stati Uniti, ma Yoshimura utilizza pneumatici Bridgestone. Così il sogno di Kevin sembrava impossibile, ma io volevo che Kevin partecipasse alla corsa di Suzuka come pilota, non solo come un ‘ospite’.”

Il tuo team usa le Dunlop?

“Sì. La mia squadra – che ha cominciato a correre nel 2011 nel Campionato Superbike giapponese – usa Dunlop, ma alla 8 Ore di Suzuka 2012 ho corso con il team SERT”.

Cosa ne pensi di Kevin Schwantz?

“E’ il mio idolo! Ho iniziato a correre quando andavo ancora scuola, e ho conosciuto Kevin nel 1985 o nel 1986 quando ha partecipato con Yoshimura alla sua prima ‘8 Ore di Suzuka’ e ad altri eventi del Campionato giapponese. E poi ha vinto il GP del Giappone a Suzuka nel 1988, 1989, 1991, 1993 e 1994, e quindi tanti fan giapponesi lo ricordano e lo amano ancora! “

Hai lavorato con Kevin anche quando sei diventato un tester Suzuki nel 1992?

“Sì, ho testato molte moto per Suzuki, e ho anche collaborato ai test di sviluppo della RGV GAMMA 500 di Kevin. E’ stato un grande onore per me, ho degli ottimi ricordi.”

Come sei arrivato a parlare con Kevin di questo progetto?

“Inizialmente ho fatto leva su una nostra conoscenza reciproca per far sapere a Kevin della mia idea sul ‘Dream Team’ e della mia passione, e lui ha detto sì! Comunque ci è voluto molto tempo per risolvere diversi problemi legati ai suoi molti contratti “.

E poi hai ingaggiato anche Nori Haga per la tua squadra..?

“Sì! Siamo buoni amici da molto tempo. Ho iniziato a correre con le mini-moto quando andavo ancora a scuola, ed entrambi abbiamo iniziato più o meno nello stesso periodo. Abbiamo anche fatto alcune gare del Campionato giapponese insieme, poi Nori è andato in WSBK nel 1998 e io mi sono trasferito in BSB nel 2003, ma siamo sempre rimasti in contatto. Siamo molto amici, ma possiamo essere anche dei buoni avversari in pista. Ci rispettiamo l’un l’altro”.

Come hai convinto Nori a far parte del progetto?

“Siamo stati insieme in Superbike per molto tempo, e Nori diceva sempre che voleva correre la 8 Ore di Suzuka con me, ma a quel tempo era una specie di scherzo tra me e lui. Tuttavia, in seguito, entrambi abbiamo cominciato a pensarci seriamente. Quest’anno abbiamo avuto la possibilità di farlo: Nori è un pilota Yamaha, e quindi ho dovuto chiedere il loro permesso per ingaggiarlo, ma Yamaha ha detto di sì e quindi a loro va un grande ‘grazie’ per aver reso possibile tutto questo”

Nori ha già avuto qualche esperienza con la Suzuki GSX-R1000?

“No, ma ha guidato una mini-moto Suzuki quando aveva otto anni! (Ride) Non ho la minima preoccupazione in merito all’adattamento di Nori alla moto, e Kevin ha recentemente fatto una corsa di otto ore in America ed è stato più veloce di Blake Young. Abbiamo un team serio e corriamo per vincere, non per fare solo notizia.”

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