Crutchlow sul mercato a fine stagione? Poncharal chiarisce la situazione

Il pilota è insoddisfatto ed è l'unico dei 4 rider Yamaha con un contratto in scadenza. Una partenza a fine anno non è da escludere.

Di Francesco
Pubblicato il 15 mag 2013
Crutchlow sul mercato a fine stagione? Poncharal chiarisce la situazione


Negli ultimi tempi si è parlato molto della possibile partenza a fine stagione di Cal Crutchlow dal team Yamaha Tech3: un divorzio non impossibile, viste le mai nascoste insoddisfazioni del pilota britannico e in vista del quasi certo ritorno di Suzuki nella MotoGP nel 2014, con i cui i contatti sarebbero già stati presi. Crutcholw sarebbe voluto andare in Ducati, ma a Borgo Panigale si è preferito dovizioso e il 27enne è l’unico cui scada il contratto a fine stagione nella scuderia Yamaha. Hervé Poncharal, ex pilota e fondatore del team Tech 3, in una recente intervista ufficiale, ha dichiarato:

“Sono attualmente in trattativa con Yamaha per il rinnovo del contratto di assistenza, in quanto il contratto tra Tech3 e Yamaha si concluderà al termine del 2013. Stiamo parlando di estendere tale collaborazione a 2014 e 2015, o fino al 2016. Ancora si stanno discutendo i termini e io ovviamente non posso parlare con un pilota, finché non si sappia con certezza di che materiale disporremo nelle prossime stagioni. Personalmente, in qualità di responsabile Tech3, non ho mai parlato con Espargaró”.

Se il manager nega di aver avtuo contatti col giovane talento spagnolo, questo non significa che Yamaha non si sia mossa autonomamente:

“Che Yamaha ed Espargaró abbiano parlato è una certezza. È uno dei giovani piloti più talentuosi in Moto2. Marquez, Iannone e Smith hanno già fatto il salto in MotoGP e questo è un passo logico per lui il prossimo anno. In Honda la strada è chiusa, perché ci sono quattro piloti sotto contratto fino alla fine del 2014. Se Espargarò vuole correre in MotoGP il prossimo anno, dovrà aver a che fare un altro marchio ed è ovvio che Yamaha possa essere interessata. Non sono a conoscenza del contenuto di queste conversazioni. Quello che so è che Yamaha ha quattro moto e che Cal Crutchlow è l’unico dei quattro piloti sotto contratto per un anno, per questo alcuni pensano che Espargarò potrebbe prendere il suo posto. La situazione attuale è che siamo a maggio, che ho un contratto con Cal per il 2013 e che la Yamaha ha aperto alcune trattative, niente di più. Sono legato a Cal, lo tengo informato di quello che so e gli ho detto di fare semplicemente il miglior lavoro possibile per essere il più appetibile sul mercato, sia nel caso che rimanga in Yamaha o nel caso che vada da qualche altra parte”.

Riguardo a Crutchlow, Poncharal ha dichirato:

“D’altra parte, quando abbiamo rinegoziato a metà del 2012 il contratto con Cal, lui era in trattative avanzate con Ducati. Mi ha detto che era la sua priorità e gli ho detto di andare se avesse avuto la possibilità, come Andrea (Dovizioso) del resto, perché entrambi volevano essere piloti ufficiali. Ducati ha scelto Andrea e Cal è rimasto con noi. Era pronto a metà del 2012 per cambiare aria e quando ha rinnovato ha firmato per un solo anno per avere l’opportunità di tornare sul mercato nel 2013, per essere un pilota ufficiale, che è il suo sogno. Se avesse firmato per due anni, non sarebbe in questa situazione. Per lui Tech3 potrebbe essere un’opzione B, ma ogni pilota gestisce la propria situazione ed è vero che Cal non è esattamente un pilota discreto. C’è un mercato e la Yamaha è libera di fare le proprie scelte”.

E’ evidente che non scorra buon sangue tra i due e che Poncharal si sia sentito trattato come una ruota di scora dal pilota britannico. Certo è che dopo soli tre Gran Premi (dove tra l’altro Crutchlow si è sempre difeso più che bene), pensare già al 2014 non appare molto salutare per il morale di tutto il team (dove corre anche Bradley Smith). E sulle lamentele del pilota rispetto alle differenze di trattamento tra Yamaha ufficiale e team satellite, Poncharal non usa mezzi termini, schierandosi (ovviamente…) dalla parte della casa nipponica:

“Cal ha una moto ultra competitiva, come dimostra quello che ha fatto in Qatar, Texas e Jerez. Ha ottenuto il miglior tempo diverse occasioni. In MotoGP i motori sono sigillati, chiusi, quindi non si può dire quello che c’è dentro, ma le nostre specifiche sono quasi identiche a quelle di fabbrica, e siamo al terzo step nello sviluppo del nostro telaio dal primo test di Sepang. Detto questo mi risulta difficile dire che Cal non riceva il sostegno di Yamaha o materiale competitivo. Ricordo sempre Furusawa (Masao, responsabile per lo sviluppo della M1 2004-2010), quando diceva che non c’erano due ufficiali e due moto moto satellite ma quattro moto ufficiali. Credo che Cal abbia una moto molto molto vicina a quella dei piloti ufficiali. Dire che è esattamente la stessa no, ma la prestazione è soggettiva, soprattutto nel telaio. Ad esempio Valentino non usa sempre lo stesso telaio di Lorenzo. Un telaio è più o meno buono in termini di controllo e di sensazioni del pilota. Quindi, tecnicamente parlando, per me, la situazione di Cal è molto buona, ed è considerato come pilota fabbrica da parte di Yamaha Motor Corporation.”

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