Husqvarna: operai occupano gli uffici, spunta un'offerta (rifiutata) di MV Agusta
Continua la protesta dei lavoratori di Biandronno che occupano gli uffici dell'azienda per 45 minuti. Giovanni Castiglioni intanto conferma l'offerta fatta a BMW prima dell'acquisto di KTM.
La spinosa vicenda Husqvarna sembra non trovare soluzione: l’acquisto da parte di Pierer Industrie AG (gruppo austriaco facente capo al CEO di KTM) e la successiva richiesta della cassa integrazione straordinaria per cessazione dell’attività per 212 lavoratori dello stabilimento di Cassinetta di Biandronno (VA) ha ovviamente scatenato le proteste delle maestranze varesine, che mai sono state interpellate dalla nuova proprietà in merito al destino dei dipendenti.
La notizia di questa settimana riguardo l’unificazione dei marchi Husqvarna e Husaberg (altro costruttore sotto il controllo di KTM) in un’unica società denominata Husqvarna Sportmotorcyle GmbH e con sede in Austria, a Mattighofen (dove ha sede anche il Quartier Generale KTM), giunta nel bel mezzo dello sciopero dei lavoratori di Biandronno, ha naturalmente provocato la reazione immediata di questi ultimi, che in segno di protesta hanno occupato per circa 45 minuti gli uffici dei dirigenti KTM incaricati di seguire la vertenza per la casa austriaca.
Nel frattempo una delegazione capeggiata dal governatore della Lombardia Roberto Maroni e dal sindaco di Biandronno Antonio Calabretta ha incontrato l’ambasciatore svedese in Italia Ruth Jacoby per segnalare l’uso spregiudicato del marchio Husqvarna (di origini svedesi) da parte di KTM. La prossima importante scadenza sul cammino di questa vicenda sarà comunque l’incontro tra le parti previsto presso il Ministero dello Sviluppo Economico il prossimo 22 Maggio.
La Provincia di Varese intanto ha rivelato un interessante retroscena nella trattativa che ha poi portato BMW Motorrad a cedere Husqvarna a Pierer Industries AG: anche MV Agusta – precedente proprietario del marchio fino al 2007 – era effettivamente in corsa per l’acquisto di Husqvarna, con BMW che poi ha optato per l’offerta austriaca. I motivi della scelta li ha spiegati lo stesso Giovanni Castiglioni, AD di MV Agusta:
“Probabilmente per fermare l’emorragia dei conti: Bmw aveva fretta di concludere la cessione e lasciare ad altri l’incombenza di chiudere il sito di Cassinetta. Ormai comunque c’è poco da fare, la situazione è molto difficile.”