Allarme Husqvarna: tremano le aziende dell'indotto (circa 200)

La complessa vicenda del sito di Biandronno mette in pericolo circa 200 aziende fornitrici del nostro territorio, di cui 58 nella sola provincia di Varese.

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 24 mag 2013
Allarme Husqvarna: tremano le aziende dell'indotto (circa 200)


L’acquisto di Husqvarna da parte di KTM – tramite Pierer Industries AG – ha dato il via ad una serie di eventi e controversie che anche noi abbiamo puntualmente documentato, arrivando fino alla richiesta di cassa integrazione straordinaria per 212 lavoratori dello stabilimento di Cassina di Biandronno (VA) e all’annuncio da parte del costruttore austriaco della riunificazione dei marchi Husqvarna e Husaberg nella nuova ‘Husqvarna Sportmotorcyle GmbH’ con sede operativa e produttiva in Austria.

Il discutibile operato della nuova proprietà ha naturalmente dato il via ad una serie di incontri tra i rappresentanti delle parti sociali e di KTM e le varie istituzioni del territorio, dal Sindaco di Biandronno al Governatore della Lombardia fino al Ministero dello Sviluppo Economico, che ha incontrato le parti interessate in un recente incontro fissando poi un nuovo meeting per il 29 Maggio durante il quale verranno discusse le effettive possibilità di ‘salvare’ il sito produttivo varesino ed i posti di lavoro messi a rischio dai recenti eventi.

La Provincia di Varese ha inoltre reso noto i risultati di uno studio – promosso dal Sindaco di Biandronno Antonio Calabretta – riguardo alle conseguenze che la chiusura dell stabilimento Husqvarna avrebbe sull’economia del territorio, che ovviamente vanno ben oltre i confini della provincia lombarda, e le cifre che ne sono uscite sono francamente preoccupanti.

Prendendo in considerazione le piccole e medie imprese legate da contratti di fornitura con Husqvarna, è stato calcolato infatti che sono circa 200 le aziende coinvolte: 161 in Lombardia (di cui 58 nella sola provincia di Varese) e 68 in Emilia Romagna, ognuna delle quali ovviamente dovrà mettere in conto delle importanti perdite a causa dell’effettiva ed imminente chiusura del sito di Biandronno, che secondo il piano di KTM cesserà tutte le attività produttive a partire dal prossimo 1° di Agosto.

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