SBK: per il team Ducati Alstare stagione già da archiviare?
Una stagione iniziata all'insegna di cadute e infortuni ma oltre ai problemi fisici sia Checa che Badovini sembrano molto lontani dagli altri top riders.
Donington Park, 5° round della stagione 2013 Superbike, un altro week end nero per il team Ducati Alstare di Francis Batta, con Badovini 11° in gara 1 davanti al compagno di squadra Carlos Checa e alla wild card Niccolò Canepa e lo spagnolo costretto a non uscire dai box per problemi fisici nella seconda manche, mentre Ayrton è stato costretto al ritiro. Ducati è sinonimo di Superbike e dalla nascita del campionato per derivate di serie nell’88 la casa di Borgo Panigale ha vinto ben 13 titoli piloti e 16 costruttori, facendo la storia del trofeo con campioni del calibro di Fogarty e Bayliss, senza dimenticare o stesso Carlos Checa, iridato nel 2011 in sella a una Ducati 1098R.
Lo spagnolo appare irriconoscibile e non stiamo parlando del primo rookie “raccattato” per strada, ma di un campione di grande esperienza con 20 anni esatti di esperienza mondiale: l’esordio in 125 avvenne nell’ormai lontano 1993 e dopo una onorata carriera in 500 (con un 4° posto nel ’98 nel mondiale vinto da Doohan) e in MotoGP, nel 2007 scelse di provare la strada Superbike, fino a vincere un meritato titolo due anni fa. Troppo vecchio? Certo 41 anni non sono uno scherzo, in uno sport dove si gioca sul filo dei centesimi, ma non pensiamo sia questo il caso del “Torito” che solo l’anno scorso vinse 4 gare e arrivò per altre 5 volte sul podio. Checa è “rotto” e non ha mai fatto mistero delle sue perplessità con la Panigale: l’incidente a Phillip Island e il successivo edema osseo non gli hanno consentito di girare come e quanto avrebbe voluto, plasmando la moto sulle sue caratteristiche tecniche. Il problema è che ora un terzo della stagione se n’é andato e un recupero in ottica mondiale appare quasi impossibile, considerando anche le prestazioni di Sykes e la costanza dei due piloti Aprilia (senza dimenticare Melandri che nonostante errori e sfortune varie è sempre lì).
First race still with pain in my shoulder, we decided to not ride second race, looking forward to Portimao for fast recovery
— Carlos Checa Carrera (@CarlosCheca7) 26 maggio 2013
Per quanto riguarda Badovini il discorso si equivale: anche se Ayrton non ha mai vinto un mondiale stiamo pur sempre parlando di un ottimo professionista con molta esperienza, che però quest’anno ha collezionato un numero di cadute e scivolate da record che non sono passate senza conseguenze (vedi il rigonfiamento e il dolore alle caviglie di ieri). Evidentemente lo sviluppo della Panigale non è arrivato al livello desiderato e il patron del team Batta non ha mai fatto mistero della sua insoddisfazione per quanto riguarda i rapporti con la casa madre e il suo recente tentativo di portare Max Biaggi come wild card nel team sarebbe stato non solo un mero mezzo promozionale, ma avrebbe avuto, probabilmente, effetti pratici sulla messa a punto della moto, grazie alle insindacabili doti del “Corsaro”. L’unico elemento che lascia perplessi sono le prestazioni della wild card Canepa che, pur avendo corso per la prima volta in SBK in questa stagione ha non solo tenuto il passo dei piloti ufficiali in gara 1, ma li avrebbe probabilmente battuti entrambi nella seconda manche. Speriamo si tratti solo di questioni fisiologiche e di poter rivedere presto le Rosse nel range che compete al loro blasone.