MotoGP Mugello, Marc Marquez granduca di Toscana e imperatore del mondiale?

I 5245 metri dell’autodromo del Mugello possono “marcare” domenica 2 giugno il mondiale MotoGP 2013. E i 1141 metri del lungo rettilineo del meraviglioso circuito toscano possono mettere le ali alle Honda ufficiali di Dani Pedrosa e di Marc Marquez, tarpando inesorabilmente quelle degli avversari, compresi Lorenzo, Rossi, Crutchlow, Dovizioso, Hayden ecc.

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 30 mag 2013
MotoGP Mugello, Marc Marquez granduca di Toscana e imperatore del mondiale?

Uno degli interrogativi di questo attesissimo quinto round iridato – forse il più significativo per la svolta che può imprimere al campionato – riguarda i due piloti ufficiali della Casa dall’ala dorata, davvero in uno stato di grazia, dopo la splendida doppietta di Le Mans e nella invidiabile posizione di primo e secondo in classifica generale.

Il Team Repsol Honda ha saputo gestire magnificamente, fin qui, i suoi due galletti spagnoli: il più “rodato” Pedrosa è stato in grado di rispondere con grande freddezza e determinazione – due vittorie in quattro gare e leader iridato provvisorio – all’ondata dirompente del giovane compagno di squadra, rimettendosi i galloni di capitano, quasi scuciti dopo la vittoria record del rookie in Texas.

Però, vista la straordinaria progressione di Marquez, capace anche di superare a pieni voti la inedita prova sul bagnato al Bugatti di Le Mans, non è difficile prevedere un verdetto favorevole al giovanissimo spagnolo, oramai in perfetta sintonia con la sua non facile e potente cavalcatura. Marquez ha dimostrato di non avere in pista timori reverenziali nei confronti di nessuno, tira davvero forte nel giro secco e sul passo, con una guida spettacolare ed efficace: sul difficile e veloce saliscendi toscano, in condizioni di asciutto e nel corpo a corpo, può fare la differenza e centrare una vittoria addirittura spartiacque del mondiale 2013.

Il nuovo fenomeno del motociclismo mondiale è già nella storia: con la vittoria di Austin, alla sua seconda gara in MotoGP, è stato il più giovane pilota (a 20 anni e 63 giorni) a vincere un Gran Premio nella classe regina battendo il record dell’americano Freddie Spencer che nel 1982 trionfò con la Honda nella 500 al GP del Belgio a Spa, all’età di 20 anni e 196 giorni. Motoblog ha già scritto che al Mugello Marquez può battere anche … Max Biaggi: il 20enne spagnolo è sempre salito sul podio nei primi quattro GP stagionali, come il 26enne “corsaro” nel 1998, allora esordiente nella classe regina. Con un altro podio al Mugello, Marc diverrebbe il miglior esordiente di sempre e con un’altra vittoria potrebbe imboccare la strada per involarsi verso il titolo già alla prima stagione, record dei record.

I paragoni sono sempre ardui, ma il rookie spagnolo ricorda altri fuoriclasse: ha la falcata travolgente di Gary Hocking e Jarno Saarinen, il passo implacabile di Mike Hailwood e Kenny Roberts, l’intelligenza tattica di John Surtees e Giacomo Agostini, l’estro abbagliante e imprevedibile di Casey Stoner e Valentino Rossi.

Se la dea bendata non ci mette lo zampino, il firmamento del motociclismo ha ritrovato una nuova stella, fra le più luminose di tutti i tempi. Dal Mugello, Marquez può uscire con la corona di “granduca” di Toscana ma anche pregustare quella iridata di “imperatore” del mondiale.

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