MotoGP: Indianapolis sarà quasi un monogomma
Basta guardare l’elenco dei piloti che prendereanno il via alla gara di Indianapolis della MotoGP per capire che per la Michelin non c’è futuro della classe regina del Motociclismo. Su 19 moto (si è aggiunto Ben Spies che correrà come wild card in sella alla terza Suzuki) che prenderanno il via 13 saranno equipaggiate con gomme Bridgestone.
A “resistere” con le coperture di Clermont-Ferrand ancora 6 piloti: Colin Edwards e James Toseland del team Tech3 Yamaha, Jorge Lorenzo del Fiat Yamaha Team ed i tre hondisti Nicky Hayden (Respsol Honda), Dovizioso (JiR Team Scot) e De Puniet (LCR Honda).
“La Bridgestone conosce molto bene lo Speedway di Indianapolis sul fronte delle quattro ruote – ha detto il responsabile della Bridgestone nel paddock, Hiroshi Yamada – Ovviamente speriamo che i successi ottenuti con le auto, sia in Formula 1 che in IndyCar, possano ripetersi anche con le due. Finora la stagione ci ha regalato tante soddisfazioni, in particolare con Valentino e Casey, vincitori assieme di 10 GP, ma i nostri rivali a Misano hanno fatto un bel passo in avanti, e cercheranno di mantenere questo livello”.
“La nuova pista di Indy è come se fosse composta da tre circuiti diversi: la nuova sezione costruita per la MotoGP, dalla curva 1 alla curva 4, la sezione utilizzata fino allo scorso anno dalla Formula 1, e la parte che comprende il circuito tradizionale – ha continuato il responsabile dello sviluppo, Tohru Ubukata – Per questo motivo lungo un giro si incontrano diversi tipi di asfalto, da uno molto liscio a un altro più abrasivo. Le gomme dovranno adattarsi bene a tutti queste tipologie di fondo, oltre che essere efficaci all’anteriore, dato che ci sono diversi punti che richiedono forti frenate”.
via | GPone