La città di Roma dà il benvenuto ai biker… chiudendo le strade!
“La città di Roma dà il benvenuto ai bikers di tutto il mondo”. Così titola la locandina voluta dal Comune di Roma per i festeggiamenti del 110° anniversario di Harley-Davidson. Ma sarà vero? A quanto pare no.
A questa premessa si aggiungono le parole dell’ormai ex sindaco Alemanno che durante la conferenza stampa a ottobre dichiarò:
“Ringraziamo Harley-Davidson per la scelta che è ricaduta sulla Città di Roma. H-D è simbolo di libertà, e lo dico da hondista. Per noi è un onore ospitarli qui oggi e l’anno prossimo. Siamo a loro completa disposizione e non vedo l’ora di vedere decine di migliaia di appassionati girare con le loro bicilindriche nella nostra città”.
Come sempre nella città eterna si predica bene e si razzola male. Un messaggio di benvenuto, con le relative indicazioni per chi giunge a Roma è stato pubblicato sul sito del Comune di Roma in data 11 giugno. Peccato che due soli giorni dopo, il 13 giugno, sullo stesso sito venisse pubblicata un’ordinanza che, diciamolo, di benevolo non ha proprio nulla.
Per farla breve gli harleysti potranno venire a Roma purché… non vadano in centro di sera. Poco importa se le presenze da tutto il mondo daranno una boccata d’ossigeno al turismo e alle attività commerciali, loro in centro non possono entrare.
L’ordinanza infatti recita che
“in considerazione del possibile impatto ambientale e acustico dovuto al transito delle moto in centro storico, in particolare nelle ore notturne, è stata disposto il divieto di accesso alle Zone a traffico limitato del Centro Storico e di Trastevere ai motocicli con cilindrata maggiore di 800 cc, dalle 21 alle 3 di notte, delle giornate dal 13 al 15 giugno”.
Eh sì, perché gli harleysti sono brutti, sporchi e cattivi e pure rumorosi.
Guarda un po’ che caso poi, come limite di cilindrata è stato scelto proprio 800, forse il primo caso in Italia (e probabilmente nel mondo), perché sempre per caso i motori più piccoli della Casa di Milwaukee misurano 883 centimetri cubici. Ovviamente in questa ordinanza rientrano comunque anche motocicli di altre marche e utilizzati da chi col raduno non c’entra nulla. E meno male che nell’ordinanza non hanno aggiunto “di produzione statunitense”, altrimenti sarebbe stato davvero il colmo!
Si è appena insediato il nuovo sindaco Marino e a quanto pare o si è già inventato la prima crociata “verde” o forse chissà, questa ordinanza non è nata da lui ma ha ben pensato di imboscarsi facendo finta di nulla. Tempo o voglia per fermare questa ordinanza non ce n’era, ma di tempo per farsi filmare e fotografare da tutti i media nazionali mentre andava in bicicletta il primo giorno di lavoro (e gli altri giorni?) il sior sindaco ne ha avuto eccome. Quanto poi sia ecologista e abituato a usare la bicicletta lo si è visto dalla posa che teneva sul velocipede, che ricorda più Fantozzi quando si allena col ragioner Filini per la coppa Cobram.
In ogni caso il super sindaco ha un programma davvero interessante:
“Roma cambierà, garantendo il buon funzionamento dei servizi pubblici, tornando a dare attenzione alle piccole cose – una strada pulita, un autobus che arriva puntuale, uno sportello rapido ed efficiente”
o ancora
“garantendo il diritto a una buona scuola, al cibo sano, all’acqua pubblica, alle manifestazioni culturali, alla libera pratica sportiva, all’arte, alla mobilità urbana, al passeggiare all’aria aperta, alla casa”.
Così recita infatti il suo programma. Se ci crede lui. Per il momento manda i biker a nanna presto, poi si vedrà.
Davvero un bel benvenuto che la città di Roma dà ai partecipanti di questo raduno, giunti da tutto il mondo. Ma l’importante si sa, è fare cassa. Poi se i turisti non tornano ne arriveranno altri. Quel che è certo è che il comune di Roma nello stesso week-end ha un programma davvero fitto di eventi e basta dare un’occhiata alla homepage del sito dell’Agenzia della Mobilità di Roma per rendersene conto.
Tra questi anche la sfilata del Roma Pride in programma già da tempo, per la quale sono attese 20 mila persone. Chissà quale altro divieto escogiterà il comune di Roma prima di domenica. È vero che tutte le strade portano a Roma, ma per i motociclisti sono chiuse la sera. Allora speriamo almeno che gli autobus inizino ad arrivare puntuali. L’ha promesso!
Ah, il graffito sulla locandina l’abbiamo ricreato noi al computer, con una tipica esclamazione romana… che non si dica pure che gli harleysti vanno in giro a imbrattare!