Ristrutturazione Guzzi? Tutta una scusa per Mario Venini, Segretario FIOM CGIL Lecco

Di LeleV_200mph
Pubblicato il 10 ott 2008
Ristrutturazione Guzzi? Tutta una scusa per Mario Venini, Segretario FIOM CGIL Lecco

La notizia della ristrutturazione della sede Moto Guzzi di Mandello del Lario che avrebbe causato la cassa integrazione per 190 operai dell’aquila ha destato un certo scalpore. E puntualmente non sono mancati gli strascichi e le repliche in seguito: troppo “strana” come decisione, presa oltretutto in modo pare molto affrettato.

Tanto che il pensiero è corso subito ad una probabile “scusa” da parte di Piaggio per chiudere uno stabilimento che oggi di sicuro ha più costi che altro, e sulla questione è andato a fondo il mensile Motociclismo che tramite il suo inviato Christian Cavaciuti ha cercato di fare luce sulla cosa. Intervistando Mario Venini, Segretario Generale della FIOM CGIL di Lecco, in merito alla decisione dei vertici della Piaggio di mettere in cassa integrazione i 190 operai.

E quello che ne è uscito fa piuttosto scalpore come ha dichiarato Venini: “La decisione, che ci è stata comunicata senza nessuna discussione preliminare, non ci trova affatto d’accordo perché cambia completamente la fisionomia della fabbrica“.

Nel 2006 avevamo firmato con la dirigenza un faticoso accordo, che prevedeva di mantenere all’interno tutte le attività tranne le lavorazioni meccaniche. Quindi la testa (la progettazione) e l’anima (il montaggio) di Moto Guzzi rimanevano a Mandello. Ora questo accordo è stato di colpo cancellato, l’identità del Marchio verrà annacquata, il nostro patrimonio di conoscenze e professionalità, accumulato fin dal 1921, verrà disperso in brevissimo tempo.

La decisione di portare alcuni uffici a Noale e altri a Pontedera significa infatti lasciare a Mandello solo le operazioni di assemblaggio, troppo poco”. Ma non solo, perchè Venini ha aggiunto: “In secondo luogo, c’è mistero sui lavori, che ci sono stati spiegati in modo molto sommario.

Non si capisce perché con la scusa della sicurezza si debba chiudere l’intero stabilimento uffici compresi, e non solo i reparti di volta in volta interessati dai lavori edilizi. Questa ci sembra soprattutto una scusa per far fronte da un lato alle difficoltà di vendita e quindi ai problemi di smaltimento della produzione, nel caso degli operai.

E dall’altro al fatto che molto personale impiegatizio non vorrà o non potrà essere trasferito a Pontedera, e la ristrutturazione aziendale darà alla dirigenza il destro per mettere tutto questo personale in cassa integrazione straordinaria: di fatto, è un licenziamento mascherato. Si tratta insomma di un’operazione di drammatico ridimensionamento, molto ben studiata per far apparire le cose diverse da come sono.

Si fa carta straccia dell’accordo del 2006; e se è vero che il Gruppo Piaggio si impegna a stanziare 12 milioni di euro, sembra ormai evidente che questi soldi non serviranno a far diventare la Moto Guzzi una fabbrica più efficiente, ma un bello showroom con annesso museo e un po’ di chincaglieria. Un posto dove si ricorda la Moto Guzzi, non dove la si pensa e la si costruisce”.

Ma il Segretario Generale della FIOM CGIL di Lecco è deciso a passare alle misure dure, se la Piaggio non dovesse tornare sui propri passi: “Abbiamo già organizzato uno sciopero e un corteo, e seguiranno molte altre iniziative sindacali: tutto il territorio si mobiliterà in difesa della Moto Guzzi”.

via | Motociclismo (rignraziamo Giorgiogasss per la segnalazione)

Ultime notizie