Valencia MotoGP: la pole è di Stoner davanti a Pedrosa e Hayden. Male Rossi, solo decimo
Alè alè: dall’acqua a catinelle delle FP1, alla pioggia e all’umido delle FP2 e delle FP3, poi l’ultima mezz’ora di oggi pomeriggio con pista discreta, quasi buona, consentendo qualifiche belle, divertenti, importanti. E con novità di rilievo.
Due, in particolare: il perentorio ritorno in vetta di Casey Stoner (1’31.502) e una delle peggior qualifiche di Valentino Rossi, addirittura decimo, quarta fila, con 1’32.962 e un gap di un secondo e mezzo dal leader della Ducati.
L’australiano ha faticato a trovare il giusto set up fino a 10 minuti dal termine. Poi, “ritrovata” la sua moto e la completa fiducia in se stesso, ha sferrato tre, quattro mazzate micidiali, spodestando dalla vetta un coriaceo e caricatissimo Nicky Hayden (alla fine ottimo terzo con 1’31.703, dopo aver dominato le tre “libere” e gran parte delle stesse qualifiche) e permettendo al “rientrante” Dani Pedrosa “solo” la soddisfazione della piazza d’onore con la bella stoccata finale: 1’31.555.
A difesa di Rossi va detto che il pesarese si è fatto prendere la mano dal rischio pioggia e ha sparato in anticipo tutte le gomme da tempo.
Ma il passo c’è e Rossi, si sa, è capace di ogni prodezza. Anche se, a Valencia, più che una prodezza, serve domani un miracolo.
Molo bene le Yamaha privat di Edwards, quarta posizione in griglia con 1’32.212, e di Toseland, finalmente in zona alta, quinto tempo: 132.518.
Encomiabile pure De Puniet, sempre fra i primi in queste giornate e alla fine sesto tempo, chiude la seconda fila con 1’32.572. Solo un gran giro nel finale ha salvato Jorge Lorenzo dal disastro.
Con l’132.594 il maiorchino agguanta la settima posizione davanti ai nostri Capirossi, in palla: 1’32.614, e Dovizioso, che è stato sfilato nel finale, comunque nono con 1’32.734, davanti a Valentino.
Male Nakano, dopo gli sprazzi iniziali, piombato in quindicesima posizione dietro a Elias, Vermeulen, Guintoli, Opkins rispettivamente dal decimo al quattordicesimo posto.
Iniziale sprazzo di Marco Melandri, addirittura in terza posizione per un po’. Poi la discesa e infine la debacle di sempre. Se il tempo regge sarà gran corsa.
Forse si assisterà a due gare: la prima con l’inseguimento di Rossi e il combattimento per il podio. L’altra gara, potrebbe essere quella solitaria, in testa, di Stoner.
Pedrosa ed Hayden permettendo. Se piove sarà un terno al lotto. Comunque, spettacolo assicurato.