MotoGP, Brivio: "Rossi in Suzuki nel 2015: perchè no?"
Il team manager del progetto Suzuki MotoGP fa il punto della situazione sui possibili piloti del team per la stagione dell'annunciato ritorno nella classe regina del Motomondiale.
Prima della recente decisione di Suzuki di posticipare il suo rientro in MotoGP nel 2015, erano diverse le speculazioni sui piloti che avrebbero composto la sua line-up per il 2014: l’inglese Cal Crutchlow – attualmente in forza al team satellite Yamaha Tech3 e pole man di Assen – è sempre stato dato da più parti come uno dei ‘papabili’ ad entrare nel team qualora il costruttore di Hamamatsu avesse deciso di rientrare (come originariamente previsto) il prossimo anno, ma la nuova scadenza ha ovviamente rimescolato tutte le carte.
Il solito magazine inglese MCN ha recentemente interrogato sull’argomento Davide Brivio, attuale responsabile del progetto Suzuki MotoGP, che non ha avuto difficoltà a fare il punto sulla situazione piloti per il 2015 tirando fuori anche qualche nome di sicuro effetto, tra cui quello altisonante del suo ex ‘protetto’ Valentino Rossi. Questa l’intervista in forma integrale:
Crutchlow era davvero l’obiettivo numero uno per Suzuki nel 2014?
«Cal era molto interessante per noi, e abbiamo avuto dei contatti con lui. Non siamo mai scesi nei dettagli perché abbiamo voluto attendere la decisione sul 2014, ma ci sono stati dei contatti col suo management. Anche Randy (de Puniet) sarebbe stato interessante, perché sta facendo un ottimo lavoro per il nostro sviluppo. Abbiamo avuto contatti con tutti i piloti disponibili per il 2014, ma direi che Cal era davvero molto interessante.”
Scott Redding era un’opzione seria per il 2014?
“Scott sta facendo molto bene adesso e la sua velocità, consistenza e stile di guida dimostrano che è uno dei giovani piloti più interessanti. Credo che voglia correre in MotoGP il prossimo anno, così probabilmente sarà troppo tardi per noi. Abbiamo carta bianca per il 2015 e ci sono molte opzioni, ma di sicuro non si può ignorare Scott Redding.”
Il rinvio al 2015 è stata una sorpresa per le persone coinvolte nel progetto Suzuki?
“Personalmente mi aspettavo un “sì, entreremo nel 2014”, o forse l’abbandono del progetto. Quindi sono rimasto sorpreso quando hanno detto “torneremo, ma solo nel 2015″. Ma io vedo questo in modo molto positivo, perché si sono dati più tempo. Non è una sfida facile, e si spera che avere un altro anno possa esserci d’aiuto. La vedo come un’opportunità per sviluppare ulteriormente la moto. La sfida ora è quella di sfruttare l’anno prossimo nel modo corretto, per migliorare la moto e dimostrare che questa decisione di aspettare è stata quella giusta.”
Adesso Suzuki farà qualche gara da wild card nel 2014?
“Ci piacerebbe correre per vedere il livello di concorrenza. Al momento non esiste un piano per fare qualche gara da wild card, e non esiste neppure un piano preciso sul come sarà strutturato il programma di test per il 2014. La mia speranza è quella di poter provare su più piste, aumentando il numero dei test.”
Parlare con Lorenzo e gli altri Top Riders per il 2015 significa essere nel mondo dei sogni per Suzuki?
“Sarà un mercato aperto, e sono certo che Honda cercherà di tenersi Dani (Pedrosa) e Marc (Marquez) e che Yamaha farà lo stesso con Jorge (Lorenzo) e Valentino (Rossi). Ci sono altri piloti disponibili, e l’obiettivo è quello di prendere i migliori disponibile. Sarebbe bello avere il numero uno, ma questo deve essere il nostro atteggiamento. I top rider hanno sempre le moto più competitive e sono sicuro che le cose continueranno ad essere così, ma noi dobbiamo provarci.”
Brivio e Valentino Rossi si riuniranno nel 2015?
“Dobbiamo guardare alle migliori opzioni possibili e Valentino è una di queste, quindi perché no? Dobbiamo provarci con tutti. Abbiamo visto come sono andate le cose, e io sono orgoglioso di poter dire che, quando eravamo in Yamaha, abbiamo preso Valentino e questo ha cambiato la storia della Yamaha. Abbiamo dimostrato chiaramente quanto sia importante il pilota, e questa è diventata un’ovvietà negli ultimi 10 anni. Se avremo dei buoni piloti potremo mostrare il nostro potenziale.”