Dopo Moto Guzzi anche su Aprilia l'ombra nera della cassa integrazione?
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Eravamo rimasti al caso scoppiato con Moto Guzzi ancora nel suo pieno che prima ancora di ricevere buone nuove ci ritroviamo ad aggiungere anche i cugini di Aprilia. O almeno così pare secondo quanto dichiarato da Michele Zanocco, segretario regionale Fim-Cisl Veneto e Adriano Pomiato, della Fiom-Cgil di Venezia, anche se la nostra speranza è che non sarà così.
Che richiamano l’attenzione su un problema che sta toccando in questo giorni la sede dell’Aprilia: “riteniamo preoccupante che Aprilia non voglia fare chiarezza sulla sua situazione. Rivendichiamo un tavolo di confronto vero, dove vengano esplicitate le reali intenzioni dell’azienda, sia per fare fronte a questa situazione congiunturale che potrebbe durare a lungo, oltre che al mantenimento degli impegni industriali (investimenti, nuovi modelli…)“.
Parole che ancora una volta ne nascondono una ancora peggiore – la cassa integrazione – che pare dovrebbe arrivare nel corso di mese di Dicembre. Come sono andati avanti a spiegare Pomiato e Zanocco:
“Ieri ci siamo incontrati con l’azienda per analizzare la richiesta di Cassa Integrazione per tre settimane a novembre avanzata nei giorni scorsi. Sin dall’inizio si è manifestata una preoccupante reticenza da parte dell’azienda nell’affrontare il quadro produttivo nell’ambito di una visibilità che arrivasse almeno sino a fine anno. Abbiamo chiesto ripetutamente, a fronte di questa difficile situazione, garanzie produttive nel mese di dicembre e per la ripresa del 2009“.
Ma pare che l’azienda, dopo aver sostenuto che non si prevedevano fermate nel mese di dicembre in quanto non erano chiari i programmi produttivi, dopo le forti insistenze dei sindacati alla fine abbia confermato che anche a dicembre prevede una settimana di chiusura per Cassa Integrazione e che forse non sarebbe stata l’unica.
Disegnando così un quadro un po’ preoccupante anche per l’avvio della stagione produttiva del 2009: “Non pensiamo che l’azienda non abbia visibilità industriale oltre la fine del mese di novembre: se così fosse, riterremo la situazione molto grave. Non riusciamo a capire perchè, anche nella gestione di una crisi, l’azienda adotti una politica di così corto respiro.
Forse questo nella logica aziendale è lo strumento per esporsi il meno possibile nei confronti del mercato e degli investitori. Noi siamo certi invece, che questo è il modo migliore per non coinvolgere il sindacato e i lavoratori nelle decisioni di prospettiva, facendone però pagare tutti i costi“.
E tre settimane di Cassa Integrazione costano ad ogni lavoratore, complessivamente, oltre 800 euro come raccontano sempre Zanocco e Pomiato: “questi soldi mancano dalle tasche di ognuno di loro in una condizione socio economica così grave. Nella contingenza dell’attuale difficile periodo, pensiamo che questo sia uno dei principali motivi che devono portare il sindacato a chiedere con forza chiarezza e condivisione del percorso.
Per tutti questi motivi e a sostegno delle richieste, non abbiamo firmato alcun accordo. Coinvolgeremo tutti i lavoratori di Scorzè sui contenuti e sull’esito dell’incontro con un’assemblea venerdì 31 ottobre prossimo.
Lo faremo anche con tutti i lavoratori di Noale con un’analoga iniziativa che terremo lunedì 3 novembre, chiedendo, a questi ultimi, di sostenere anche attraverso la mobilitazione, le posizioni del sindacato per tutti i lavoratori Aprilia“.
via | Sesto Potere
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