Eicma 2008: HYbrid 3 Compressor, prototipo Peugeot ibrido a tre ruote

Ve lo avevamo anticipato il mese scorso; ora Peugeot ci svela i segreti dello scooter a tre ruote ibrido, la terza via della mobilità urbana ecocompatibile. Vi presentiamo l’HYbrid 3 Compressor.

La caratteristica principale di questo scooter è l’inedita trazione integrale, che prevede all’occorrenza le tre ruote motrici. Il motore termico da 125cc, sovralimentato, è il medesimo del Satelis Compressor, ed eroga la potenza di 15Kw (20Cv), messa a terra dalla ruota posteriore.

I motori elettrici sono due, entrambi da 3Kw, situati nei mozzi delle ruote anteriori; sono alimentati da batterie a ioni di litio, ricaricabili anche in fase di decelerazione. La cooperazione tra i due assali è gestita elettronicamente, mediante sistema “By Wire”.

Il veicolo può funzionare in tre modalità: solo elettrica (in fase di partenza, alle basse velocità e in frenata) con autonomia di circa 10Km, solo termica (tradizionale), termica ed elettrica abbinate. Quest’ultima si sviluppa sia solo in partenza, con un’accelerazione maggiore, dovuta ad una potenza combinata di 21Kw (29cv), sia in modalità “tre ruote motrici”, quando il fondo a scarsa aderenza lo richiede.

La ciclistica prevede, all’anteriore, una struttura a quadrilatero deformabile, con ammortizzatore trasversale. La struttura del parabrezza allungato, chiuso nella zona posteriore, permette di creare una cellula di protezione contro il maltempo; la frenata è assistita da un sistema ABS.

L’estrema attenzione, tesa a ridurre le emissioni nocive, si concretizza anche nel sistema Stop & Start, che mette il propulsore termico in stand by durante le soste o durante il funzionamento elettrico. Nel ciclo combinato, il tre ruote di Peugeot è ingrado di contenere al massimo i consumi, riuscendo a consumare, in determinate condizioni, solamente 2 litri di carburante per 100Km, con emissione di 47 g/km di CO2.

Lo styling del prototipo ibrido, si rifà a quello introdotto sulla concept car 308 RCZ. Il tettuccio-cupolino in policarbonato è inglobato in una struttura in alluminio levigato, che termina con due maniglioni utilissimi per il passeggero.