Dario Marchetti prova i "missili" WSBK 2008

Di Gianni C.
Pubblicato il 24 nov 2008
Dario Marchetti prova i


Terminato il mondiale Superbike 2008, la FG Sport e le principali scuderie partecipanti (Suzuki esclusa), hanno permesso al grande Dario Marchetti di scendere in pista a Portimao con i bolidi derivati dalla serie.

Il quarantasettenne di Castel San Pietro ha preferito dividere la propria prova in due sezioni, concentrandosi sul motore prima, sulla ciclistica poi. Ecco le sue impressioni moto per moto (l’articolo completo lo trovate sul sito degli amici di RacerGP)

Ducati: “Coppia spaventosa ai bassi e medi regimi. Il motore è il punto di forza di Borgo Panigale in MotoGP così come in Superbike. Il set-up scelto da Bayliss mette in difficoltà il telaio a tralicci ma Troy preferisce una moto precisa e stabile in fase di staccata con tanta trazione per poter avere la possibilita’ di spigolare le curve e raddrizzare il piu’ in fretta possibile per aprire il gas. La 1098 dell’australiano è particolarmente bassa dietro per avere più trazione e con un angolo di sterzo molto chiuso che la rende precisa ma molto nervosa.”

Dario Marchetti prova i \"missili\" WSBK 2008
Dario Marchetti prova i \"missili\" WSBK 2008
Dario Marchetti prova i \"missili\" WSBK 2008

Dario Marchetti prova i \"missili\" WSBK 2008
Dario Marchetti prova i \"missili\" WSBK 2008
Dario Marchetti prova i \"missili\" WSBK 2008
Dario Marchetti prova i \"missili\" WSBK 2008
Dario Marchetti prova i \"missili\" WSBK 2008
Dario Marchetti prova i \"missili\" WSBK 2008
Dario Marchetti prova i \"missili\" WSBK 2008
Dario Marchetti prova i \"missili\" WSBK 2008
Dario Marchetti prova i \"missili\" WSBK 2008

Honda: “Ottimo il motore, la moto dell’ala dorata sorprende per la grande facilita’ di utilizzo. E’ sicuramente la Superbike più vicina alle moto di serie. Ha un avantreno molto solido che non mette mai in crisi, anche se nei cambi di direzione è abbastanza lenta richiedendo una guida piuttosto fisica soprattutto nelle curve lente.”

Kawasaki: “Il motore è sicuramente il meno performante in alto delle quattro moto provate, molto cattivo in basso, questo fa si che la moto abbia una grande tendenza ad impennare rendendola la più difficile da portare al limite. Dal punto di vista della ciclistica la moto è molto comoda e stabile, anche se si fatica molto a curvare sopratutto nelle curve strette dove bisogna restare piegati più a lungo per farla girare.”

Yamaha: “Motore esuberante che spinge tantissimo ai medi e in alto. Sorprendente la rapidità con la quale sale di giri. Unica difficoltà scaricare a terra tutta quella potenza. La R1 di Haga è molto precisa e reattiva sull’avantreno ma nervosa. La regolazione delle pedane posizionate in alto e molto avanzate, non mi consentiva di muovermi agevolmente sulla sella: sarei stato molto più a mio agio sulla moto di Corser.”

via | RacerGP.com

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