Gibernau: "Ho tanta voglia di correre. La pace con Rossi? Si può fare"
Sete è tornato. Dopo due anni di inattività il centauro spagnolo riparte proprio lì da dove aveva lasciato, la MotoGP e la Ducati. Finito un amore, quello con la moglie (la modella Ester Cagnada), Gibernau si rituffa nel suo mondo a 4 cilindri.
Una Desmosedici gentilmente “offertagli” dai figli di Angel Nieto e tanta tantissima voglia di ricominciare, sul serio si intende. “Ad alcuni sembrerà strano rivedermi in pista ma posso garantire che si tratta di una scelta dettata dalla passione.” – dichiarata il vice Campione del Mondo 2003/2004.
“Sono andato a vedere il GP a Barcellona e ho ritrovato molti amici. Mi sono reso conto di aver passato in questo ambiente gli anni migliori della mia vita e in quell’occasione la Ducati mi ha offerto la possibilità di tornare in sella ad una MotoGP al Mugello.”
“Non torno per vincere, ma per divertirmi a guidare, sapendo benissimo che non si può paragonare il Sete del 2006 a quello di oggi. Devo lavorare ancora molto per tornare a buoni livelli”.
Tante le differenze delle 1000 di allora alle 800 di oggi. “La Ducati adesso è una moto competitiva e con grande potenziale. La velocità in curva è altissima e rispetto al 2006 c’è molta più elettronica. Ti devi fidare quasi ciecamente e io ancora non ci riesco: penso che sia il pilota a dover fare certe cose, invece devi lasciarlo fare alla moto”.
Il rapporto con Valentino Rossi, ottimo fino alla tanto discussa vicenda in Qatar. “Con Vale mi sono divertito sia in pista sia fuori. Poi la vita cambia. Ho fatto delle gare fantastiche, contro uno che viene indicato come forse il pilota più forte di tutti i tempi: per me è motivo di orgoglio. Il rapporto personale è stato buonissimo per un po’ di tempo, poi è cambiato, ma io ho un grande rispetto di Valentino. Forse adesso si potrà ricostruire una buona relazione”.
Tanta umiltà e voglia di lavorare. Le basi indubbiamente ci sono. Ora non resta che attendere il responso dei cronometri…
via | Gazzetta.it