Intervista al pilota Honda, Nicky Hayden

Di Gianluca
Pubblicato il 21 feb 2006
Intervista al pilota Honda, Nicky Hayden

Lo statunitense Nicky Hayden, prenderà il via della sua quarta stagione in MotoGP da sviluppatore ufficiale della RC211V del team Repsol Honda.
Ricordiamo che nel 2003, Hayden ha condiviso il box di volta in volta con Valentino Rossi, Alex Barros, Max Biaggi ed ogni volta era uno di questi piloti l’incaricato dello sviluppo della moto. Per la prima volta, i ruoli si invertono, ed è proprio il ragazzo del Kentucky il leader dello sviluppo nella scuderia che vede schierato con lui l’attuale Campione del Mondo della 250, Dani Pedrosa.
E’ apparso entusiasta nell’intervista pubblicata ieri sul sito ufficiale della motogp che vi riportiamo.
D: Questa stagione dovrai fare un gran lavoro.
R: Sono stati tre giorni di prove piuttosto impegnativi, con moto diverse e materiali diversi. Alla fine ero un pò confuso. Le condizioni meteo non sono certo state d’aiuto. Mi rendo conto che è stato così per tutti, ma sembrava che ogni volta che uscivo in pista iniziasse a piovere. È stato un po’ frustrante, molte domande sono rimaste senza risposta.

D: Cosa puoi dire della nuova moto 2006?
R: La nuova moto ha un gran potenziale, ma quando salgo sull’altra e guardo ai tempi, i risultati arrivano con più facilità. Abbiamo girato per due giorni con la nuova moto e abbiamo fatto dei buoni progressi. È stata la prima volta che ho potuto dedicare un pò di tempo a provare il telaio e il motore. Sono stato più veloce dell’ultima volta che l’avevo provata e queste è una cosa positiva. Tutavia si tratta di un prototipo e abbiamo molte cose da provare, dal lmomento che è un pò differente dall’altra moto. Sarebbe stato importante avere più tempo per provare le due moto, e fare dei paragoni. Ma purtroppo il meteo non era stabile e ci ha bloccati.

D: Sei preoccupato per questo?
R: Non siamo nella migliore posizione, perché non abbiamo molto tempo davanti. Ma ci sono molte persone che lavorano a questo e sono convinto che riusciremo a risolvere i nostri problemi. Lavorare con HRC e con il potenziale di cui disponiamo è una garanzia in questo senso.

D: L’inizio della stagione si avvicina, cosa ti aspetti dai Test di Catalunya e Jerez?
R: Si tratterà di due test molto importanti. Anche per il tipo di clima che ci sarà, sono appuntamenti emozionanti sotto molti aspetti. Noi continueremo a lavorare con quello che abbiamo potuto apprendere a Sepang. Lì i tempi inizieranno ad avere la loro importanza, anche perché non mancherà molto al GP di Spagna. La sola cosa che potremo fare sarà di continuare a lavorare duro, sfruttando al massimo i test che ci rimangono a disposizione.

D: In questi giorni abbiamo visto tre moto nei box, c’era anche Tadayuki Okada, in qualità di collaudatore, a darti una mano. È già stata scelta la direzione in cui proseguire con lo sviluppo?
R: Sì. Non potevamo permetterci di aspettare oltre. Nel corso dell’ultima riunione tenutasi a Sepang sono già state prese decisioni importanti.

D: Si tratta della tua quarta stagione con Repsol Honda, per la prima volta sei stato incaricato dello sviluppo della moto. Cosa provi quando ti vedi circondato da tutti questi tecnici e ingegneri giapponese, ne abbiamo visti fino a dodici intorno a te, tutti in attesa di un tuo commento.
R: È una motiviazione in più, vedere tanta gente che lavora per te, tutti accomunati da uno stesso obiettivo.

D: Alla fine dei test di Sepang, non ti abbiamo visto molto contento.
R: Al contrario, sono molto contento. Speravo di essere un po’ più veloce e avere tutto sotto controllo. Ma non tutto è andato come avrei voluto. La sola cosa che posso fare è lavorare duramente per raggiungere gli obiettivi che il team vuole raggiungere.

D: I tuoi prossimi passi, dopo il test di Sepang?
R: Adesso andremo in Giappone, prima a un eventopromozionale GAS, quindi alla festa Honda d’inizio stagione. Questa è una parte della stagione con molto lavoro da fare, ma anche molto eccitante. Non vedo l’ora che arrivi il Grand Prix di Jerez.

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