Intervista a Troy Bayliss, campione del mondo SBK (1a parte)
Durante il Motodays 2009 a Roma, abbiamo avuto l’onore di fare qualche domanda ad un dei piloti più veloci, vincenti e amati di tutta la storia della Superbike e non solo: ovviamente stiamo parlando del mitico Troy Bayliss.
Disponibile come pochi piloti, con un carisma ed una voglia di correre che ancora gli illumina lo sguardo ogni volta che si parla di moto, Troy ci ha parlato di quello che pensa del suo ritiro, dei suoi programmi futuri ed il suo parere sulla stagione 2009 della SBK.
La carriera e la nuova stagione della SBK
D: Iniziamo con una domanda sulla tua fantastica carriera: cosa ne pensi ora che puoi vederla da un punto di vista critico?
R: “Penso di aver fatto bene, ma come tutti i piloti avrei voluto fare di più. Avrei voluto raggiungere il record di Carl Fogarty (59 vittorie e 4 titoli mondiali per il pilota inglese contro le 52 vittorie e 3 titoli mondiali per l’australiano, ndr) e se avessi continuato probabilmente ci sarei riuscito. Ma ho preso la decisione di smettere al massimo livello e questo penso sia stata la scelta giusta.”
D: Pensi che i piloti in questa stagione reputino che sia più semplice arrivare al titolo, vista la tua assenza?
R: “Non credo che i piloti pensino una cosa del genere, anche perché non fa nessuna differenza che io ci sia o meno. Vincere un campionato del mondo è sempre molto difficile e mai come quest’anno ci sarà da fare battaglia con tanti piloti nuovi e l’arrivo di Aprilia e Bmw. E’ davvero bello che ci siano tutte queste moto in griglia, soprattutto di questi tempi.”
D: Ci sarai per la prima gara dell’anno a Phillip Island?
R: “Certamente, e sarà sicuramente una strana sensazione vedere le gare da spettatore.”
D: Pensi che la tua moto possa andare bene per Haga?
R: “Ho visto che Nori usa un set up molto diverso rispetto a quello che usavo io ma sembra che lui si trovi bene e che sia già ad un ottimo livello. Non dimentichiamo che Nori è un gran pilota, ha molta esperienza e sono sicuro che lotterà per il titolo. Proprio negli ultimi due anni penso che abbia raggiunto un livello eccezionale, forse il più alto della sua carriera, che va sommato al fatto che è ancora giovane anche se non più un ragazzino.”
Una parentesi su Stoner e poi Haga, Spies e Fabrizio
D: Sei amico con Casey Stoner che durante i test di Sepang in MotoGP ha dovuto affrontare ancora dolori al polso sinistro, pensi che possa essere grave o che migliorerà con il tempo?
R: “Non parlo con Casey da un po’ di tempo, quindi tutto quello che so l’ho appreso leggendo i vari articoli. Anche io ho affrontato un grave infortunio al polso e quello che posso dire è che di solito ci vuole molto più tempo di quello che uno si aspetta. Comunque è sempre meglio dover affrontare questi problemi al polso sinistro rispetto a quello destro. Ovviamente non sono un dottore, ma posso parlare delle mie esperienze dirette.”
D: Credi che la battaglia per il titolo sarà tra Nori, Ben e Michel?
R: “Spero proprio che Michel possa essere tra i primi, ma penso che Ben e Nori saranno i piloti da battere in questa stagione. Vediamo poi cosa succede nelle prime gare, tutto è possibile e le sorprese sono sempre dietro l’angolo.”
D: Michel Fabrizio è andato molto bene negli ultimi test, ma ha dichiarato che se ci fossi stato te, lo avresti certamente battuto. Cosa ne pensi?
R: “Quello non lo so, diciamo che nelle mia testa penso di essere ancora molto veloce, ho chiuso nel migliore dei modi sia l’esperienza in MotoGP che quella nella SBK. Io oggi ho preso la decisione di smettere ed esco dalla Superbike con il titolo in mano, quindi penso che potrei essere ancora veloce.”
Domani pubblicheremo la seconda parte dell’intervista a Troy Bayliss, rimanete con noi!