Corsie prefereziali: terra di nessuno?
Leggere di novità, gare, curiosità è sempre bello. Così come piace a noi fornirvele. Ma a volte è anche decisamente interessante (e bello) leggere i pensieri più impegnati di qualcuno del nostro mondo. Specie se decisamente intelligenti, oltre che su un argomento assolutamente fondamentale quale è la sicurezza.
E tra questi c’è la lettera che il Direttore di Motonline e Due Ruote, Luigi Bianchi, ha pubblicato sull’omonimo sito web. Lettera che parla di un tema decisamente caldo nelle città. L’uso delle corsie preferenziali, che sono spesso aperte alle moto, e troppo spesso abusate proprio dai motociclisti.
E Bianchi qui ce ne da una panoramica “live”, di chi ogni giorno le vive e le usa. E quel che ne esce è un racconto fin troppo fedele e dai toni spiacevoli, che deve far pensare noi tutti. Perchè se ci sono dei vantaggi, abusarne è semplicemente da stupidi. Specie se la cosa porta a conseguenze catastrofiche. Ma ecco “la lettera” del Direttore di Motonline:
“Per recarmi in moto in ufficio devo percorrere un tratto della circonvallazione esterna di Milano, una grande arteria con al centro una doppia corsia riservata ai filobus, agli altri mezzi pubblici e aperta anche alle due ruote. Devo dire che è una vera pacchia, vista la congestione che caratterizza quasi a ogni ora le corsie normali, congestione che renderebbe difficile, lento e pericoloso anche per una moto o uno scooter filtrare tra le auto ammassate paraurti contro paraurti.
Peccato che questa opportunità sia concepita da molti dueruotisti come una sorta di esonero da qualsiasi regola di prudenza e di guida, e così via con sorpassi alla cieca, slalom e zig zag di tutti i tipi, sorpassi a destra e a sinistra, ammucchiate ai semafori, ingarellamenti tipo partenza di una manche di motocross per guadagnare una posizione e velocità del tutto incongrue con la situazione di traffico in cui ci si trova.
Risultato? Circa ogni giorno si registra un incidente grave (e spesso sono scontri frontali tra motocicli o scooter entrambi in sorpasso, i peggiori!) e la guida diventa uno stress continuo perché non sai mai che cosa ti sta succedendo alle spalle. Addirittura, una volta sono stato tamponato mentre ero fermo al semaforo da uno scooter che è rientrato in velocità e alla cieca da un sorpasso! E così, a salvaguardia della mia incolumità e del mio sistema nervoso, spesso preferisco restare nelle corsie normali dove il traffico automobilistico è molto più lento ma anche più regolare e prudente.
Aggiungo anche che a esibirsi con questi comportamenti demenziali in maggioranza sono scooteristi, evidentemente dei neo-convertiti alle due ruote che ritengono con questo cambio di mezzo di trasporto di aver conquistato una libertà totale a scapito di chiunque si ponga sulla loro strada, oltre al diritto di scaricare nella guida tutte le frustrazioni accumulate in precedenza. Ma l’unico fatto incontrovertibile è che di regola non sanno neppure guidare e che non hanno la minima coscienza dell’assurdità dei loro comportamenti.
Se continua così prima o poi queste corsie privilegiate verranno chiuse alle due ruote, ma credo che sarebbe una vera sconfitta per tutta la nostra categoria che, in prima persona, dovrebbe preoccuparsi della propria incolumità, della civiltà dei suoi comportamenti e dell’immagine che offre a tutti gli altri utenti della strada.
via | Motonline (grazie ad Antosette per la segnalazione)