Aprilia e Biaggi fanno il punto della situazione dopo il debutto: "abbastanza soddisfatto"

Di LeleV_200mph
Pubblicato il 2 mar 2009
Aprilia e Biaggi fanno il punto della situazione dopo il debutto:



Phillip Island. Debutto riuscito. Poteva andare meglio, ma in fondo poteva anche andare peggio, e quello che si è visto nelle prime due manche del Campionato del Mondo Superbike in Australia tiene alto il morale a tutti gli uomini Aprilia. La RSV4 c’è, e di sicuro la velocità non le manca. E con lei anche i suoi due piloti.

Certo, specie pensando a gara2 poteva già scapparci il risultato di rilievo con Max Biaggi che stava lottando per il podio fino al malefico “dritto”. Ma i sè ed i ma non fanno le corse, per cui tutto il buono che si è visto oggi serve per il morale. Che è appunto alto. Come testimonia il racconto della due gare ad opera di Aprilia stessa, che analizza molto obbiettivamente il suo ritorno in SBK.

In gara1 fotunatamente non piove, e mentre Haga sulla Ducati ufficiale del team Xerox fa il suo show (volata per 32 millesimi su Neukichner, Suzuki Alstare, terza l’altra Suzuki di Kagayama a 5”347) Max Biaggi chiude all’undicesimo posto a 12”609.

Il pilota romano dopo una buona partenza perde il trenino dei primi a causa di un contatto alla terza curva che lo costringe in nona posizione per poi perdere una posizione per il sorpasso di Checa. Dal nono giro Max inizia ad avere un buon ritmo e a recuperare, insieme a Sykes risalito dalle retrovie, sugli avversari che lo precedevano fino all’ultimo giro.

Momenti nel quale in quattro si sono giocati lo sprint per l’ottavo posto nel quale Corser è riuscito a difendere la posizione su Smrz, Sykes e lo stesso Biaggi. Quindicesimo posto posto invece per Shinya Nakano che dopo una brutta partenza non riesce a trovare il giusto passo e naviga per tutta la gara sul limite della zona punti.

E queste le parole di Biaggi “a caldo”: “Confermiamo le sensazione avute durante i test, infatti con le coperture da gara dure, dove serve una moto molto stabile in inserimento in curva, soffriamo di forti vibrazioni sulla parte posteriore della moto, quindi fatico ad entrare in curva e di consegueza di aprire il gas quando serve.

La moto è ancora molto nervosa e fatico molto a mantenere il ritmo dei primi e comunque provandoci rischio molto più degli altri. L’undicesimo posto ci sta un po’ stretto, adesso apporteremo alcune modifiche alla moto e sono sicuro che miglioreremo per la seconda manche“.
Nakano ha fatico un poco causa chattering al posteriore, ma il debutto rimane positivo

Problemi simili anche per Nakano: “Non sono partito bene perdendo molte posizioni. Ho provato a recuperare ma la moto accusava molto chattering nella parte posteriore e ciò mi impediva di spingere al massimo. Negli ultimi giri inoltre era diventato molto difficile poter controllare la moto, così mi sono dovuto accontentare di prendere un punto.

Queste condizioni fredde rispetto ai giorni scorsi mi hanno un po’ penalizzato perché non ho potuto scegliere la gomma che preferivo. Adesso spero che la pista si riscaldi un po’ e che le modifiche che ora apporteremo alla moto migliorino almeno in parte la situazione”.

Discorso diverso in Gara 2, manche entusiasmante e combattuta fino all’ultimo metro, vinta da Spies – autore anche della Superpole di ieri – con 1”286 sulla Ducati di Haga e 4”213 sulla Honda di Haslam. 15esima poszione per Biaggi, ma è un risultato che non racconta la vera gara di Max, corsa da protagonista: partito benissimo dalla seconda piazza, passa subito in testa e dopo poche curve si trova al comando insime a Spies e ad Haga.

I tre cercano di andare in fuga, con l’americano ed il giapponese che si alternano al comando, e guadagnano un discreto margine sui diretti inseguitori. La gara continua così fino al quattordicesimo giro con i due a duellare per il primo posto e Max incollato a loro che controlla, nella tornata successiva Fabrizio riesce a recuperare il trenino di testa ed inizia a duellare con Biaggi.

Il pilota romano dopo tre giri lo passa, ed il duello si infiamma nelle ultime tre tornate con l’arrivo di Haslam e Laconi: ma a poche curve dalla fine però per non colpire i rivali dopo un contatto, Biaggi finisce nella via di fuga, rientra e conclude la gara al quindicesimo posto.

Dodicesimo posto invece per Nakano che, a differenza della prima manche, questa volta parte bene, lanciandosi subito alla caccia dei primi e rimanendo in lotta per la sesta piazza con Neukirchner, Rea, Smrz e Kagayama. A metà gara Shinya inizia a perdere terreno a causa dell’usura anomala del suo pneumatico posteriore vendendo passato da Sykes e da Xaus all’ultimo giro.

Una manche gara2 che in fondo è riuscita a strappare un sorriso al pilota romano: “Sono abbastanza soddisfatto, abbiamo fatto una buona gara usando una gomma differente, più morbida, rischiando molto e sapendo che sarebbe durata solo metà gara. Infatti negli ultimi dieci giri le gomme erano finite ed ho fatto di tutto per rimanere in lotta per il podio fino alla fine. All’ultimo giro, alla curva Siberia, i due davanti a me si sono toccati ed hanno fatto delle traiettorie strane, io avevo preso velocità e per non colpirli ho dovuto frenare finendo nella via di fuga.

Lo spazio lì è poco e mi sono fermato sulla barriera di gomme, fortunatamente sono riuscito a tenere la moto accesa, rientrare e finire la gara potando a casa almento un punto, anche se sicuramente avrei meritato qualcosa in più. Dobbiamo risolvere ancora dei problemi, ma non escludo che possa accadere in tempi brevi. Mi piacerebbe vedere come si comporterà la moto quando sarà al 100% visto il suo potenziale, ma ho molta fiducia nei tecnici Aprilia, è anche per questo motivo per cui sono ritornato qui dopo tanti anni“.

Più positivo anche il compagno di Max, Nakano, nonostante qualche problema in più: “Sono partito bene arrivando sino alla sesta posizione abbiamo montato un altro pneumatico ed il chattering era diminuito moltissimo. A metà gara le gomme sono calate e non potevo più spingere come all’inizio, così sono scivolato fino alla dodicesima posizione.

Dobbiamo migliorare il set del motore perché quando cala il grip diventa difficile gestire la potenza della moto. L’aspetto positivo è che quando il feeling è buono posso stare davanti e lottare con i primi”.

via | Aprilia (grazie a Lime69 per la segnalazione)

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