Svolta in Formula Uno. La MotoGP resta in mezzo al guado

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 17 mar 2009
Svolta in  Formula Uno. La MotoGP resta in mezzo al guado


La Formula Uno ha quattro ruote e la MotoGP solo … due.

Ma mentre la Dorna con il nuovo regolamento 2009 ha scelto il rinvio e ha messo la classica toppa che non affronta i veri problemi della MotoGp (non c’è solamente il nodo dei costi), la Fia dimostra di saper decidere imponendo alla F1 a tappe forzate una svolta radicale.

Discutibile, molto discutibile, ma svolta è. Dopo le modifiche “tecniche”, accogliendo la proposta della Formula One Management, la Fia cambia la faccia dei punteggi del massimo campionato dell’automobilismo mondiale. Così il mondiale 2009 andrà a chi vince più gare. Questo il succo dei nuovi regolamenti.

Lo ripetiamo: è una scelta che apre polemiche (con questo tipo di regolamento lo scorso anno il Campionato sarebbe andato a Felipe Massa e non a Lewis Hamilton …) perché poi con le nuove regole si entra in un minestrone e soprattutto si cancella la logica quella logica di “continuità” che da sempre caratterizza la Formula 1.

Qui si punta sulla vittoria e si premia quindi chi fa primo in gara. In altre parole si punta proprio a spezzare la continuità: per ravvivare lo spettacolo, mettere pepe ai piloti, punire gli attendisti e premiare chi rischia e va in pista per vincere le corse.

La Formula uno aveva bisogno di una boccata d’aria nuova, di gare più accese. Non è detto che questa sia la strada migliore. Comunque è un tentativo che dimostra che il Circus delle quattro ruote ha compreso l’esigenza di novità e prova a cambiare le carte in tavola.

Sul “nostro” versante invece domina la bonaccia. Con la MotoGp con soli 18 partenti e con il diciottesimo, il nostro Melandri, recuperato per un soffio.

Rinviando ogni cura drastica di rinnovamento si rischia di affrontare una situazione con grave ritardo. Si rischia cioè di chiudere la stalla quando oramai i buoi sono scappati…

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