Ducati Monster Art e Colour therapy 2009: intervista a Claudio Domenicali
Monster Art è un progetto innovativo, che nasce dal desiderio di rendere Ducati Monster ancora più unico e personalizzabile; durante la conferenza di presentazione di questa novità, abbiamo approfittato per fare qualche domanda a Claudio Domenicali, responsabile del settore Prodotto di Ducati Holding e figura di spicco di Ducati Corse.
D: Dopo tanti anni di emozioni vissute a bordo pista, quali sono le emozioni che prova lavorando sullo sviluppo delle nuove moto stradali? “Lavorare sui prodotti Ducati è fantastico – dice Domenicali – perchè c’è una parte di creatività che permette di esprimere idee e concetti che vanno al dilà della prestazione pura.”
“Il mondo delle corse mi è sempre piaciuto, il ruolo di amministratore delegato di Ducati mi regala grandi soddisfazioni, ma devo dire che lavorare sul prodotto significa ricoprire degli ambiti molto più ampi. C’è grande possibilità di creare forme dal nulla, e di realizzare qualcosa che può portare l’azienda a crescere sempre più.”
D: Dopo la nascita della Streetfighter, motorizzata con il motore a 4 valvole, la scelta di utilizzare solo motori a due valvole per il Monster che cosa comporta? “Per il Monster abbiamo deciso di creare uno spazio molto più “lifestyle” e meno “performance”, realizzando una moto più globale, da utilizzare tutti i giorni, e che non debba mettere in mostra per forza le proprie prestazioni.”
“Il motore a due valvole verrà evoluto in continuazione e, dal momento che non sarà necessario spremere fino all’ultimo cavallo, il raffreddamento ad aria rimane una soluzione ottimale per la semplicità e l’estetica più “pulita”, di stampo classico. Non sappiamo se in futuro ci sarà bisogno di cilindrate maggiori, ma fino ad ora il Monster si è sempre evoluto anno per anno, e non sappiamo cosa ci potrà riservare il futuro nei prossimi anni.”
D: Il futuro dei vostri motori stradali sarà sempre e solo a due cilindri? “Ducati crede molto nel bicilindrico, per via della sua guidabilità, della coppia, della leggerezza, e in generale delle prestazioni che soddisfano anche i piloti più sportivi. Nel lungo periodo stiamo pensando ad evolvere sia le unità a due che quelle a 4 valvole, ma il focus sarà orientato sempre sui motori a due cilindri.”
D: Vedremo mai su un modello stradale il telaio monoscocca in alluminio che avete testato nel motomondiale? “La soluzione del telaio in alluminio la stiamo testando con attenzione nel mondo delle corse e, come sempre, per Ducati le soluzioni sperimentate nelle competizioni anticipano in qualche modo quello che sarà il prodotto di serie. Attualmente però il telaio in alluminio è molto lontano dall’essere validato al 100%; se questa soluzione dovesse rivelarsi utile, ci vorranno anni per poterla vedere su un modello stradale.”