Valentino Rossi impaziente di correre: "Qui a Motegi scopriremo le carte"
1-0 e palla al centro. Valentino Rossi probabilmente in cuor suo lo sapeva che quella trasferta avrebbe dovuto archiviarla con una sconfitta. Losail è terra di Casey Stoner, c’è poco da fare: lì l’australiano e la sua Ducati volano, e sono veramente imprendibili. Ma adesso c’è Motegi atto secondo del motomondiale – e Valentino Rossi vuole rifarsi subito, e con lui tutto il paddok è curioso di scoprire i valori in campo reali.
Di sicuro però c’è anche un calendario che propone ora cinque prove – Motegi, Jerez, Le Mans, Mugello e Barcellona – dove Rossi e la Yamaha sono sempre andati bene, ma intanto c’è da avere le conferme sulla potenzialità della Yamaha, perchè la Ducati, almeno quella numero 27, le sue le ha già messe chiaro. Ma in Giappone siamo fuori dal feudo Stoneriano, ed entriamo in pieno territorio di pura lotta giapponese. Ecco perchè quella di questo weekend sarà una tappa fondamentale, almeno sul piano mentale per gli avversari.
E Rossi lo sa, e non si fa problemi a dirlo – “Qui in Giappone avremo un’idea più precisa dei rapporti di forza“. E non a caso, visto che a Motegi l’anno scorso il pesarese ci ha vinto il titolo: “Motegi non è una delle mie piste preferite, però…
“…visto com’è andata l’anno scorso siamo fiduciosi perché nel 2008 era la prima volta che venivamo qui con la Bridgestone che è sempre andata bene. È stato un weekend difficile perchè abbiamo trovato la messa a punto solo la domenica ma in gara poi sono andato fortissimo. Ora partiamo da zero, cerchiamo di essere più vicini a Stoner. Questa è una pista diversa dal Qatar, buona per capire quanto siamo veloci“.
Il punto focale però pare essere ancora le gomme, nonostante la regola del monogomma sia arrivata proprio con il compito di renderle “neutre”: “Le prime sensazioni sono che con la regola del monogomma abbiamo solo due tipi di pneumatici. Se a Losail avessimo corso la domenica sera saremmo stati più competitivi, non avremmo avuto problemi all’anteriore. Se a Losail avessimo corso la domenica sera saremmo stati più competitivi, non avremmo avuto problemi all’anteriore.
Invece 24 ore dopo con temperature diverse le cose sono cambiate. Non abbiamo range di gomme per modificare, dipende molto dalle condizioni della pista. Eravamo preoccupati dopo il Qatar non tanto per la velocità di Stoner e della Ducati, che sapevamo essere molto forti, ma per i problemi che abbiamo avuto noi con le gomme. Era tanto che non ci succedeva, ma con questo regolamento può succedere perché rispetto al passato abbiamo meno gomme da provare“.
Ma proprio sul fronte prove qualcosa si sta evolvendo, o meglio sta facendo un passo indietro: Rossi ha accolto con favore la proposta di ritornare a un’ora di prove il venerdì (anzichè i 45 minuti attuali) ma ha detto no all’idea di una sola moto a disposizione dei piloti perchè “sarebbe troppo rischioso”.
E Rossi di rischi non ne vuole troppi, visto che “sarà una stagione difficile perché Stoner e la Ducati sono molto forti, ma ora ci sono cinque piste che mi piacciono, Siamo andati sempre bene in queste gare, la Yamaha è sempre andata forte. Questa è sicuramente una parte molto importante del campionato, dove siamo sempre andati forte, vediamo quanti punti riusciamo a fare“.
E gli altri? In conferenza stampa accanto a lui c’erano Stoner e Pedrosa, con il primo che ha detto di essere in forma e pronto a fare una bella gara: “Fisicamente sono al 99,9% non abbiamo fatto test qui durante l’inverno e quindi dobbiamo attendere per vedere come andranno le cose.
Credo che Bridgestone farà il suo compito come sempre. Siamo felici di come sta lavorando la moto e ora dobbiamo solo adattarla alle caratteristiche di questo circuito. Questo è il vero inizio della stagione, dove ogni piccolo errore può toglierti dalla corsa per la vittoria“.