Ad Assen Haga (Ducati) allunga nel mondiale. Spies, dagli altari alla polvere. Haslam, nuova star.
La corsa: superba. Voto: 10 e lode. Gara due in tono “minore” (causa festival di cadute, dritti e non solo. Undici ritirati!) non toglie il massimo voto all’appuntamento di Assen grazie a gara uno “storica”, da incorniciare. La Sbk iridata avvince e convince, grazie anche a un circuito old style. Le cadute fanno parte del gioco e … dello show. Anche quando sono gli dei (leggi Spies) a precipitare nella polvere. Mediocre regia tv.
Haga: volpone. Voto 10. Con i “se” non si vincono gare e titoli. Il giapponese della Ducati (Voto dieci) da irruento a calcolatore: un primo e secondo posto che permettono la fuga in classifica: 60 punti di vantaggio! La sfortuna altrui non è colpa di chi ne trae vantaggio.
Spies: genio e sregolatezza. Voto 5 – L’americano merita dieci e lode in gara uno e zero in gara due. Il poulain della Yamaha è indubbiamente un manico straordinario. Ma nella storia, i “fuoriclasse”, oltre a dare gas, vincono. Due cadute (due volte zeri punti) in otto manches lasciano il segno. E possono far perdere un titolo mondiale.
Haslam: superissimo. Voto 10 +. Un secondo e un terzo posto ottenuti alla “baionetta” salvano la Honda (voto 7-) e portano il giovane inglese nell’olimpo della Sbk. Il miglior pilota di Assen.Terzo in classifica iridata a 94 punti.
Smrz: guastafeste. Voto 9+. Uno straordinario “guastafeste”, velocissimo in superpole e in gara, guadagna il podio e incassa punti pesanti e l’ammirazione di tutti.
Biaggi: corrente alternata. Voto 6. Brucia la frizione (e ogni speranza di riscatto) dell’Aprila (Voto 7+) nello start di gara due dopo una gara uno buona ma non all’altezza del pedigree del binomio pilota-moto. A Monza o si salta l’asticella o sarà un (altro) campionato sotto tono.
Neukirchner: stella cadente. Voto 6- La promessa resta … promessa. Il talento del tedesco è fuori discussione. Ma è intaccato da troppi errori. Anche per lui vale quanto detto per Spies. Peccato per la Suzuki, scorbutica ma competitiva (voto 8).
Fabrizio: stella scadente. Voto 4. Il romano non regge nemmeno il ruolo di scudiero di Haga. Un quarto e un nono posto sono un magro bottino per un pilota ufficiale Ducati, quarto in classifica con 80 punti contro i 180 del caposquadra Haga! Monza, gara verità.
Sykes: passista. Voto 7+. E’ veloce e concreto: quarto e sesto non è poco per la Yamaha. Specie quando Spies si ripete in un altro zero.
Rea: salva ala d’orata. Voto 7. Continua a crescere e un quinto e un settimo posto non sono da buttare. Specie quando l’ufficiale Honda Carlos Checa (voto 5) gli arriva dietro.
Corser: top te. Voto 6+. La Bmw (voto 6-) fatica a salire la china ma il senatore” Corser la porta due volte al decimo posto. Comunque sempre meglio del demotivato (voto 5) undicesimo e quattordicesimo.