Ad Assen Haga (Ducati) allunga nel mondiale. Spies, dagli altari alla polvere. Haslam, nuova star.

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 26 apr 2009
Ad Assen Haga (Ducati) allunga nel mondiale. Spies, dagli altari alla polvere. Haslam, nuova star.


La corsa: superba. Voto: 10 e lode. Gara due in tono “minore” (causa festival di cadute, dritti e non solo. Undici ritirati!) non toglie il massimo voto all’appuntamento di Assen grazie a gara uno “storica”, da incorniciare. La Sbk iridata avvince e convince, grazie anche a un circuito old style. Le cadute fanno parte del gioco e … dello show. Anche quando sono gli dei (leggi Spies) a precipitare nella polvere. Mediocre regia tv.

Haga: volpone. Voto 10. Con i “se” non si vincono gare e titoli. Il giapponese della Ducati (Voto dieci) da irruento a calcolatore: un primo e secondo posto che permettono la fuga in classifica: 60 punti di vantaggio! La sfortuna altrui non è colpa di chi ne trae vantaggio.

Spies: genio e sregolatezza. Voto 5 – L’americano merita dieci e lode in gara uno e zero in gara due. Il poulain della Yamaha è indubbiamente un manico straordinario. Ma nella storia, i “fuoriclasse”, oltre a dare gas, vincono. Due cadute (due volte zeri punti) in otto manches lasciano il segno. E possono far perdere un titolo mondiale.

Haslam: superissimo. Voto 10 +. Un secondo e un terzo posto ottenuti alla “baionetta” salvano la Honda (voto 7-) e portano il giovane inglese nell’olimpo della Sbk. Il miglior pilota di Assen.Terzo in classifica iridata a 94 punti.

Smrz: guastafeste. Voto 9+. Uno straordinario “guastafeste”, velocissimo in superpole e in gara, guadagna il podio e incassa punti pesanti e l’ammirazione di tutti.

Biaggi: corrente alternata. Voto 6. Brucia la frizione (e ogni speranza di riscatto) dell’Aprila (Voto 7+) nello start di gara due dopo una gara uno buona ma non all’altezza del pedigree del binomio pilota-moto. A Monza o si salta l’asticella o sarà un (altro) campionato sotto tono.

Neukirchner: stella cadente. Voto 6- La promessa resta … promessa. Il talento del tedesco è fuori discussione. Ma è intaccato da troppi errori. Anche per lui vale quanto detto per Spies. Peccato per la Suzuki, scorbutica ma competitiva (voto 8).

Fabrizio: stella scadente. Voto 4. Il romano non regge nemmeno il ruolo di scudiero di Haga. Un quarto e un nono posto sono un magro bottino per un pilota ufficiale Ducati, quarto in classifica con 80 punti contro i 180 del caposquadra Haga! Monza, gara verità.

Sykes: passista. Voto 7+. E’ veloce e concreto: quarto e sesto non è poco per la Yamaha. Specie quando Spies si ripete in un altro zero.

Rea: salva ala d’orata. Voto 7. Continua a crescere e un quinto e un settimo posto non sono da buttare. Specie quando l’ufficiale Honda Carlos Checa (voto 5) gli arriva dietro.

Corser: top te. Voto 6+. La Bmw (voto 6-) fatica a salire la china ma il senatore” Corser la porta due volte al decimo posto. Comunque sempre meglio del demotivato (voto 5) undicesimo e quattordicesimo.

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