Phillip Island: una questione australiana
Il circuito australiano di Phillip Island, che ospiterà questo weekend la seconda prova del mondiale SBK, sembra avvantaggiare non poco i padroni di casa.
La storia delle gare disputate su questo circuito negli ultimi anni è chiara e inequivocabile, ed è la storia di un dominio pressoché assoluto dei piloti di origine australiana.
Da quando nel 1990 Phillip Island è diventata una tappa stabile del circuito della Superbike, sono state disputate 29 gare, 19 delle quali vinte da piloti australiani.
Troy Corser è il dominatore di questa speciale classifica, con 6 vittorie , 4 pole position e 10 podi, per un totale di 283 punti realizzati su questo circuito.
L’ultima vittoria di un pilota non australiano è quella di Regis Laconi risalente al 2004; i piloti di casa detengono anche il record di pole position (8 su 16) e di giri veloci (15 su 29).
C’è un motivo in più per l’Australia per tifare per i propri piloti questo weekend: 99 sono infatti le vittorie australiane in SBK, e viste le statistiche le probabilità di festeggiare la centesima vittoria sul circuito di casa sono evidentemente molto alte.
Sempre parlando di record, Troy Bayliss potrebbe avere anche lui un motivo in più per ben figurare nelle gare di questo weekend: 1197 sono i punti realizzati da lui in sella a moto Ducati, e potrebbe così diventare un dei 9 piloti nella storia ad aver realizzato più di 1200 punti con uno stesso team (il record assoluto spetta a Fogarty con 2051 punti con Ducati).
Ma Phillip Island è il circuito dei record non solo per i piloti di casa; qui sono stati celebrati molti eventi importanti tra i quali spiccano la prima vittoria di Gobert, il 50esimo e 75esimo podio di Fogarty, la 25esima vittoria di Yamaha, il 50esimo podio di Corser e la prima vittoria per Aprilia (proprio con Corser).
Anche l’anno scorso è stato anno di celebrazioni: Corser ha festeggiato la sua 25esima vittoria, Toseland la sua 100esima gara, Kagayama la sua prima pole e Neukirchner il suo primo podio.
Insomma non si può dire che Phillip Island non porti fortuna, soprattutto ai piloti di casa; ma noi di Motoblog non siamo di parte e speriamo in ogni caso che questa tappa ci regali grande spettacolo e…. che vinca il migliore!
via | Rubbermag