Corser tedoforo...motorizzato!

Di Anna
Pubblicato il 6 mar 2006
Corser tedoforo...motorizzato!



Troy Corser che sfreccia veloce sul circuito di Phillip Island, compie qualche impennata e qualche spettacolare burn out.
Tutto ciò sarebbe normale se non fosse che l’alba stava spuntando proprio allora e Troy ha fatto tutto questo (raggiungendo anche i 220 km/h in rettilineo) tenendo nella mano sinistra il Queen’s baton, ovvero il testimone della lunga staffetta che sta accompagnando il countdown all’inizio dei Commonwealth Games.
corser queen\'s baton 2“Queen’s Relay”, così si chiama la lunga marcia del Queen’s baton che ha avuto inizio il 14 marzo 2005 a Cardiff nel Galles e terminerà a Melbourne il 15 marzo prossimo, in concomitanza con l’inizio delle competizioni.
Durante la marcia toccherà tutti i 71 paesi facenti parte del Commonwealth per un totale di 180.000 km.
Corser ha avuto l’onore di far fare un giro in circuito all’avvenieristico testimone, dotato di 71 lucine (tante quante i paesi del Commonwealth), che si accendono ogni volta che la staffetta entra in un nuovo paese.
L’elegante testimone ricorda nelle forme un atleta colto nello sforzo di protiettarsi oltre il traguardo.
Maggiori informazioni sulle tecnologie utilizzate nella costruzione del Queen’s baton e sui Commonwealth Games 2006 sono disponibili sul sito ufficiale della manifestazione.
Il campione australiano ha effettuato la prima parte della tappa numero 37 del tragitto australiano, tappa che ha portato il testimone da Phillip Island a Frankston.
Troy ha voluto ulteriormente sottolineare l’evento indossando una tuta speciale bianca e verde, appositamente realizzata dal suo sponsor Alpinestars, che ricopia fedelmente nei colori e nella grafica l’uniforme indossata dai tedofori che hanno portato il Queen’s baton negli altri paesi.
Un onore importante quello affidato a Corser che si dimostra una volta di più uno degli uomini simbolo dell’Australia nel mondo dello sport.
Peccato solo che con una mano impegnata non ha potuto prodursi in derapate come quelle che ci ha fatto vedere nella prima manche della gara di ieri…
via | Rubbermag

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