Test Harley Davidson 883 Iron, the iron bike
La nuova Harley-Davidson Iron 883 arricchisce la tradizione Dark Custom presentandosi con un piglio energico e aggressivo, fatto apposta per i motociclisti più accaniti. Una moto che viene da lontano la 883 e che nasce nel 1957, anno dell’esordio, quando i veterani ed i pionieri delle hot rod si facevano portavoce di una cultura ribelli.
Da allora i piccoli Sportster divennero il punto di partenza per molti dei leggendari chopper degli anni ’60, per poi farsi valere nelle competizioni su terra battuta e nelle indemoniate gare di “stunt riding” degli anni ’70. Dal punto di vista estetico la moto si presenta pulita, senza fronzoli o parti accessorie inutili e “sventolanti” più che essenzialità c’é ordine, anche dal motore non si vedono parti meccaniche o di bulloneria fuoriuscire.
Il grigio non é male, contribuisce ad aumentare un senso di pulizia e snellisce. In versione total black, la nuova Harley-Davidson Iron 883 offre il meglio del motore Evolution da 883cc insieme ad elementi di forte impatto come i soffietti “old style” sugli steli forcella e il manubrio stile “Drag bar”. Il corto parafango posteriore nero, con luci di stop e posizione integrate negli indicatori di direzione, mette maggiormente in risalto il pneumatico da 150mm, mentre il pneumatico anteriore sfoggia un cerchio nero in lega.
Alla guida si avvertono rapidamente le pedane basse ed il motore ricco di coppia sin dai bassi regimi, buona la maneggevolezza migliorabile la taratura delle sospensioni soprattutto sul posteriore forse troppo rigido. Su questa versione la classica sella Sportster, alta 643mm, è monoposto, ma si può aggiungere un sellino passeggero e/o uno schienalino.
Le pedane purtroppo non hanno la molla di ritorno e toccano facilmente terra la frenata è morbida e molto modulabile anche se non brilla per potenza decelerante, vicino alla manopola del gas c’è la rotellina per regolare il filo del gas che però può creare qualche interferenza con il pollice destro. Migliorabile anche la bulloneria del blocco manubbrio e del cannotto di sterzo.
Perfetta invece la rapporta tura del cambio che si sposa alla perfezione con una erogazione del motore molto generosa che si fonda su un tiro ai bassi formidabili. Il bello del low ride è non solo godere del paesaggio ma anche utilizzare veramente poco il comando del cambio. Il motore di certo non impressiona per potenza ma tutto sommato ha un allungo sufficiente e sue cinque marce che non fanno rimpiangere le sei.
Altro aspetto positivo è il motore che scalda veramente poco e anche con un forte caldo esterno non crea problemi a gambe e zone basse. Poco efficace invece la posizione degli specchi seppur ben realizzati dal punto di vista estetico che inquadrano spesso le braccia del pilota e avvicinano un po’ gli oggetti riflessi tanto da prevedere una scritta del tipo: objects in the mirror are closer (gli oggetti negli specchi sono vicini), in compenso c’è anche un bel logo Harley serigrafato sulla parte esterna. Molto buona infine la disposizione dei pesi con il baricentro basso che rende la moto docile e maneggevole, non a caso anche nel traffico o alle basse velocità risulta più docile e guidabile di uno scooter.
Scheda Tecnica
Cilindrata 883cc
Potenza n.d.
Coppia 70Nm @ 3750rpm
Motore Evolution da 883cc verniciato a polvere nera, montato su supporti elastici
Iniezione elettronica sequenziale ESPFI (Electronic Sequential Port Fuel Injection)
Air box nero
Foderi forcella neri con soffietti “old style”
Copricinghia e supporti parafango anteriore neri
Cerchi neri in lega di alluminio a 13 razze, ant. da 19”/post. da 16”
Manubrio nero stile “Drag bar”
Comandi a pedale montati in posizione intermedia
Parafango anteriore dal profilo ribassato, nero
Corto parafango posteriore nero con luci di stop e posizione integrate negli
indicatori di direzione
Scarichi “Shorty” gemellati cromati
Classica sella monoposto Sportster
Altezza sella: 643 mm
Serbatoio dalla grafica esclusiva
Antifurto Smart Security System
Serbatoio classico da 12,5 litri
Prezzo 8.500€