Phillip Island: i commenti a caldo dei protagonisti
Il secondo appuntamento della stagione con la Superbike è stato un concentrato di emozioni e adrenalina, e ha regalato bellissime prestazioni (Bayliss, Corser, Barros, Rolfo) e qualche brutta uscita (Lanzi, lo stesso Corser).
Ma sentiamo come hanno vissuto questo esaltante round a Phillip Island gli autori delle imprese odierne.
Protagonista della giornata, sia in positivo che in negativo, è stato l’idolo di casa Troy Corser che conferma il suo feeling con il circuito australiano; la costanza con cui ha mangiato il distacco che lo seprava da Bayliss e la lotta serrata con Barros hanno garantito spettacolo durante la prima manche.
Ecco come Troy commenta la sua prima gara: “Tutte le gare su questo circuito sono dure ma la prima manche di oggi è stata una delle gare più difficili che abbia mai fatto. Avevo la sensazione che Bayliss non sarebbe stato in grado di mantenere quel ritmo per tutta la gara e che le sue gomme non avrebbero resistito, e infatti è andata proprio così. Quando mi trovavo nel gruppetto che inseguiva Bayliss ad inizio gara, sapevo che non sarei riuscito a girare assieme a loro per troppo a lungo, così quando James (Toseland) ha commesso un piccolo errore ed è andato largo, sono riuscito a infilarmi davanti. A quel punto avevo la strada spianata davanti a me, così sono andato a testa bassa a prendere Bayliss. Quando l’ho raggiunto, ho capito che stava avendo dei problemi, così non mi sono sorpeso di riuscire a superarlo. Poi c’è stata una divertente battaglia con Barros, ma alla fine sono riuscito a tenerlo dietro. Vincere qui a Phillip Island è sempre stupendo!”
Troy è stato protagonista di uno spaventoso incidente in gara 2: “Ero ben messo nella seconda manche, ma a un certo punto entrando in curva ho sentito scappare la ruota posteriore, e sono stato disarcionato. Ho sentito un colpo sulla schiena e ho capito di essere stato colpito da una moto, ma ho pensato subito di essermela cavata. Per stare più tranquillo sono andatao all’ospedale di Melbourne per un controllo. Non so davvero cosa sia successo, anche perché non stavo facende niente di diverso da quanto ho fatto nel giro precedente in quella curva. Ma pensao che siano cose che capitano in gara!”.
L’altro protagonista indiscusso della giornata è un altro Troy, un altro australiano, un altro campione: Troy Bayliss, il pilota dello Ducati Xerox Team, vincitore della seconda gara.
Sentiamo i suoi pensieri sull’occasione sfumata di gara uno: “Ovviamente ero un po’ depresso dopo gara uno, ma sono cose che capitano in gara. Tutto si è risolto bene perché abbiamo un team fantastico e loro sanno sempre cosa fare. Ovviamente avevamo fatto un test sulla distanza di gara in precedenza, ma oggi è successo qualcosa di imprevedibile. Ad ogni modo ci siamo lasciati questa cosa alle spalle e abbiamo deciso di usare la Pirelli più dura a disposizione per gara 2”.
Riguardo alla leadership conquistata Bayliss ha dichiarato: “Siamo in testa di nuovo, e questo è un grande vantaggio. Ora ci aspettano Valencia e Monza, circuiti che ci piacciono molto, quindi spero di continuare questa serie positiva”.
L’altro pilota dello Xerox team, Lorenzo Lanzi, ha avuto di nuovo una brutta giornata, dopo lo sfortunato esordio in Qatar: “Questa mattina durante il warm up finalmente avevamo trovato un buon set up, che ci avrebbe permesso di lottare per il podio, ma poi siamo stati sfortunati con la frizione in gara 1, e così sono dovuto partire per ultimo. In gara 2 stavo recuperando posizioni ma ho commesso un errore e sono uscito. Ora abbiamo a disposizione un mese e mezzo prima della prossima gara, e così avrò modo di rimettermi in piena forma, perché qui in Australia ho sofferto ancora dei postumi della caduta in Qatar, che mi ha lasciato con caviglia e ginocchio doloranti.”
Insomma: guerra doveva essere, e guerra è stata.
via | Mcnews