MotoGP in Francia: Le Mans è Lorenzo's Land; Rossi non pervenuto
Jorge Lorenzo ha colto una straordinaria seconda vittoria di stagione a Le Mans. Ha controllato al meglio le condizioni meteo variabili ed il cambio moto; ha preso il comando all’inizio della gara e lo ha mantenuto sino alla fine. In questo modo ha conquistato la leadership del campionato.
Giornata deludente per il suo compagno di squadra, Valentino Rossi, scivolato nelle prime battute e penalizzato da un ride-trough, inflittogli a causa di un eccesso di velocità in corsia box durante i numerosi cambi moto. Con il tracciato ancora umido per la pioggia del mattino, tutti i piloti hanno iniziato con gomme da bagnato, mentre i meccanici preparavano in pit-lane la seconda moto con un set-up da asciutto.
Il tracciato andava via via asciugandosi e Lorenzo, schierato in seconda posizione, nel corso del primo giro sorpassava sia Stoner che Pedrosa, prendendo il comando. Dal quinto giro in poi, sull’asfalto ha iniziato ad evidenziarsi una linea asciutta, ed un paio di piloti hanno deciso per un pit stop anticipato che permettesse loro di cambiare moto.
Il ventiduenne spagnolo si sentiva però a proprio agio e procedeva con un eccellente passo con le Bridgestone da bagnato, aumentando costantemente il proprio vantaggio. E’ stato l’ultimo dei piloti di testa a fermarsi; una decisione azzeccata e coraggiosa, dato che a quel punto il suo vantaggio era salito a 34 secondi, un distacco che gli ha consentito di rientrare in pista ancora al comando. Dopo aver scaldato le slick, ha nuovamente abbassato la testa per i 15 giri che rimanevano, concludendo il GP con 17 secondi e 710 millesimi di margine su Marco Melandri, secondo.
Del tutto diversa la giornata di Rossi, rientrato quattro volte in pit lane. Dopo appena cinque giri, l’italiano era secondo alle spalle del compagno di squadra, quando ha deciso di cambiare la moto, rientrando sulla seconda M1 che montava Bridgestone da asciutto. La pista ancora umida e l’eccessiva foga però hanno portato Rossi a cadere il giro successivo, mentre ancora era impegnato a scaldare le gomme.
Ma non finiscono qui le disavventure del pesarese, rientrato in pit lane per cambiare nuovamente moto, ma con il regolamento che stabiliva come questa dovesse avere almeno una gomma da bagnato. Un problema al limitatore di velocità ha fatto sì che gli fosse inflitta una penalità per aver superato il limite imposto in corsia, costringendolo a rientrare ancora una volta, dopo altri due giri, per il ride-trough. L’ultimo rientro all’undicesimo giro, per salire finalmente sulla moto da asciutto. A quel punto era però in ritardo di due giri, e si è dovuto accontentare del sedicesimo posto.
I venticinque punti conquistati da Lorenzo gli hanno consentito di portarsi in vetta alla classifica generale con 66 punti, contro i 65 di Valentino. Seguono Stoner e Pedrosa; solo nove punti separano i primi quattro. Si prepara un Mugello scintillante.
Jorge Lorenzo: “Mai, nemmeno in sogno, ho vissuto una situazione come questa: vincere il GP e diventare primo in campionato. Quest’anno sono più calmo ed attento; la caduta di Jerez non me la ero proprio aspettata. Oggi ho pareggiato i conti. Avevo un ottimo passo sia con pneumatici da bagnato che da asciutto, e la strategia della squadra si è rivelata perfetta. Sono stato benissimo in pista con gomme da bagnato per così lungo tempo, e credo che il cambio sia stato effettuato esattamente quando era giusto farlo. Siamo stati anche fortunati, ma anche calmi, forti, ed attenti: e questo ci ha ripagato. Per la prima volta in vita mia ho cambiato moto durante la gara, ed ero leggermente nervoso. Tutto però è filato liscio, e sono riuscito a rientrare in pista ancora al comando. Mi dispiace per Valentino: è stato sfortunato a scivolare; però, abbiamo più o meno gli stessi punti, ed il campionato pare sul punto di ripartire. Voglio ringraziare il mio Team per la bravura di oggi. Sono felice di questa terza vittoria in MotoGP”.
Valentino rossi: “Ho avuto difficoltà fin dall’inizio, e non sono riuscito a guidare al meglio. Già al quarto giro mi ero accorto di essere parecchio lento e di non poter guidare come volevo. Ho deciso di cambiare presto la moto perché si tratta di una strategia che, di solito, ripaga. Ovviamente sapevo di dover riscaldare i pneumatici, ma sono caduto perché sono entrato in una parte del tracciato, ancora umido, un po’ troppo veloce. Per fortuna sono riuscito a tornare in pit lane e cambiare nuovamente, ma la regola imponeva che una delle due gomme dovesse essere rain. Quando sono ripartito, il limitatore non era attivo e così ho preso un ride-trough per eccessiva velocità in pit lane. Adesso, si parte per il Mugello, il mio GP di casa, dove sarò più motivato che mai”.
Daniele Romagnoli: “Siamo felici della vittoria; tutti hanno fatto un gran lavoro durante l’intero fine settimana per consegnare a Jorge una moto competitiva, sulla quale è stato in grado di essere velocissimo. E’ una vittoria meritata. Il team ha lavorato benissimo nelle fasi di gara attuando una perfetta strategia ed individuando il momento migliore per il cambio moto. Grazie ed un bravo a tutti; il campionato è davvero eccitante, adesso!”
Davide Brivio: “Oggi ci è capitato di tutto. Non credo che la decisione di fermarsi presto fosse sbagliata: ha funzionato per Melandri ed altri, ma sfortunatamente Valentino è caduto e questo, associato al ride-trough, ha cancellato ogni speranza di competere, per oggi. Gare del genere rappresentano sempre una scommessa: qualche volta la azzecchi. Qualche volta no, come oggi. Per fortuna, siamo appena ad un punto dal vertice della classifica, e già alla prossima gara rilanceremo la sfida”.