WSBK: Hopkins non rientra a Miller, Jamie Hacking al posto di Tamada, Mladin rifiuta l'invito

Alcuni aggiornamento sullo schieramento al via del settimo round del Mondiale Superbike in programma il 31 maggio sulla pista americana di Miller Motorsport Park. Da alcune fonti americano sembra che John Hopkins non sia ancora in grado di correre. Hopper è stato visitato in questi giorni dal Dottor Arthur Ting chje gli ha consigliato di non prendere rischi inutili vista la gravità dell’infortunio.

Al suo posto ci sarà nuovamente Jake Zemke che già aveva corso con la Honda CBR1000RR del Team Stiggy Racing a Monza con risultati deludenti, un diciottesimo ed un ventesimo posto. Sempre secondo BikeRacing.it sembra che sarà Jamie Hacking il sostituto dell’infortunato Makoto Tamada sulla Kawasaki ZX-10R del Paul Bird Motorsport. Il “prestito” Hacking è facilitato dalla mancata concomitanza con i campionati AMA Pro Racing.

“Torno nel Mondiale Superbike dopo che ci avevo già corso in passato a Laguna Seca: naturalmente è cambiato molto da quell’esperienza“, afferma Jamie Hacking. “Ovviamente non so bene cosa aspettarmi da questa esperienza non avendo provato questa moto con questo pacchetto, anche se lo scorso anno a Miller abbiamo disputato la nostra miglior con la ZX-10R: possiamo puntare alla top ten“.

Infine parliamo di Mat Mladin. Il sei volte campione AMA Superbike, imbattibile prima dell’avvento di Ben Spies, ha di recente aperto un suo blog personale ed un account Twitter, attraverso i quali tiene informati i fan ed i lettori giusto perché i giornalisti “scrivono di te qualsiasi si cosa, anche senza avertela chiesta”, riportando le sue parole.

Il pilota australiano intervistato da Chris Jonnum di Road Racer X ha detto la sua sul rifiuto di correre con il team Alstare al Miller Motorsport Park: “Prima di tutto, non ho niente da dimostrare e secondo, non ho avuto notizie da Suzuki Giappone. Senza il loro supporto e senza la loro approvazione a mandarmi l’equipaggiamento necessario, non sapevo cosa avrei potuto trovare“.

Mladin sostiene inoltre che la politica delle corse, nel caso di due piloti celebri a livello nazionale (lui e Spies) non avrebbe giovato al confronto tra un pilota che sta facendo molto bene nel Campionatio Mondiale ed un altro che in America si sta comportando nello stesso modo.

“Se Suzuki America e Giappone avessero deciso di lavorare assieme in modo coordinato tutto questo sarebbe stato possibile, perché avrebbe voluto dire che ci tenevano a farmi ben figurare, dandomi la miglior possibilità esistente“. ha aggiunto Mladin.

Certo che rivedere confronto Spies vs Mladin avrebbe senza dubbio bene allo spettacolo ed al pubblico presente. Non credete?