BMW e i progetti per la sicurezza sulle strade

Di L. Lallai
Pubblicato il 5 giu 2009
BMW e i progetti per la sicurezza sulle strade


ll progetto “Strade più sicure” è nato nel 2007 in BMW, con la collaborazione della Facoltà del Design del Politecnico di Milano e la Fondazione 3M e ha l’obbiettivo di identificare soluzioni innovative per migliorare, in termini di sicurezza, la circolazione dei veicoli a due ruote all’interno delle città.

Le strade e la segnaletica sono prese in esame, cercando di rendere questi elementi interattivi, poichè la maggior parte degli incidenti viene causata dalla scarsa attenzione ai cartelli e alle condizioni del manto stradale da parte di chi guida moto e scooter.

“Strade più sicure” coadiuvato dall’esperienza di BMW Motorrad, cerca di soluzioni tecnologiche che possano avere un impatto positivo nel ridurre l’incidentalità stradale, grazie ad una migliore sicurezza attiva, o ridurre le conseguenze di un incidente, migliorando la sicurezza passiva.

3 concept hanno catalizzato l’attenzione e destato interesse per la loro innovazione e allo stesso tempo semplicità:

Sixth Sensor
Sixth Sensor è un progetto che si propone come sistema di rilevamento e segnalazione di veicoli in arrivo in prossimità di un incrocio cieco. Il sistema si propone di operare in tutte quelle situazioni in cui la conformazione della strada non permette la visibilità completa dell’incrocio e non c’è nessun semaforo (oppure fuori uso) per gestire il traffico. Gli elementi chiave del sistema sono principalmente due: una spira di rilevazione dei veicoli transitanti sulla strada principale e un pannello informativo posto sulla strada secondaria. Il veicolo in avvicinamento è rilevato con un sistema a spira magnetica, a laser ottico, l’informazione è trasmessa a un pannello luminoso posto sulla carreggiata intersecante.

Progetto ‘i-Ciuffo’
Il progetto i-Ciuffo è un sistema che permette di sostituire i dissuasori rigidi alla sosta, con un sistema composto da cilindri in polimero, disposti in serie, che si pone la duplice funzione di prevenire gli incidenti (sicurezza attiva) e limitare i danni ai motociclisti in caso di urto (sicurezza passiva). Per quanto riguarda la sicurezza attiva, i “ciuffi” sono dotati di un sistema di illuminazione a led. La sicurezza passiva è invece garantita dalla “flessibilità” del “ciuffo” stesso, o meglio, dalla sua predisposizione a collassare una volta raggiunto un carico che se superato ferirebbe il motociclista. Questo garantisce il raggiungimento del limite di energia assorbibile. Tale energia è però sicuramente inferiore all’energia cinetica del motociclista. Il sistema infatti è stato pensato per essere composto da più file di “ciuffi”, disposte una vicina all’altra, in modo da garantire il completo assorbimento dell’energia cinetica del corpo umano che le urta, senza danneggiare lo stesso.

Progetto ‘The street that lives’
Questo interessante e semplice progetto nasce per risolvere il problema della difficile visibilità, in particolare nelle ore notturne, di fratture o buche sull’asfalto che possono, in special modo per i motociclisti, essere fonte di pericolo perché non viste in tempo per una manovra di emergenza. La presenza di buche sull’asfalto compromette la sicurezza stradale, le riparazioni al manto stradale vengono effettuate periodicamente e tipicamente nei periodi estivi. Non essendo possibile evitare che le buche si formino e non potendo, in molti casi, intervenire immediatamente la soluzione proposta è quella di inserire uno strato intermedio di colore contrastante nell’asfalto che renda visibile la buca appena si forma, in modo da consentire al motociclista di evitarla.

Le idee giuste e innovative ci sono, e sono meno fantascientifiche di quanto si possa immaginare.

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