Montmelò esplosivo. Rossi magia. Lorenzo baionetta. Classifica iridata rovente
La corsa: magia. Voto 10 e lode. Un ultimo giro che vale un mondiale. Tre giri show, nell’altalena fra emozioni e brividi. Sorpassi che fanno la storia del motociclismo. Ultima curva da Nuvolari-Varzi, Liberati-Duke, Agostini-Hailwood, Spencer-Lawson. Volata finale in tredici millesimi. Cardiopalma puro. Così, anche due piloti, da soli, esaltano la MotoGp. Onore a Rossi e a Lorenzo. Rossi, Lorenzo, Stoner a pari punti. Mondiale tutto da giocare. Esplosivo.
Rossi: issimo più. Voto 10 e lode. Giù il cappello di fronte a un fuoriclasse cannibale, un kllier freddo e lucido, sempre col colpo in canna, ancora assetato di vittoria. Il pesarese compie il miracolo e detta la legge del più forte. Riscossa voluta, riscossa realizzata. Yamaha (voto 10 e lode) stratosferica.
Lorenzo: issimo. Voto 10 +. E’ la corsa più bella fatta dal maiorchino. Straordinario pilota, di straordinaria classe e straordinario temperamento. L’allargamento sull’ultimo cordolo gli costa il trionfo. Ma Jorge ha conquistato sul campo la piena maturità. L’assalto a Valentino è (solo) rinviato.
Stoner: orgoglio. Voto 10. Un terzo posto che vale molto di più del podio. L’australiano, in condizioni non ottimali, stringe i denti, è cresciuto e non “spreca” più niente. Mette punti d’oro nel carniere. E trasforma una (mezza) disfatta annunciata in un quasi successo. Ducati (voto 8) in affanno rispetto a Yamaha. Grazie Stoner!
Dovizioso: sì ma. Voto 7. Gira forte ma non è costante. Podio ancora avvistato ma ancora rinviato. Honda (voto 7) in alto ma non in vetta.
Capirossi: artigli. Voto 8. Tira fuori gli artigli, cancella il coequiper, mette dietro piloti e moto di alta levatura. Il leone di Borgo Rivola paga qualche errore di troppo. Ma non delude.
Pedrosa: chapeaux. Voto 9. Talento e coraggio allo stato puro. Dani corre in pessime condizioni fisiche ma non molla. Serve solo più fortuna.
Edwards: top ten. Voto 7- Non male la settima piazza. Ma l’americano “arretra”: è il primo degli sconfitti o l’ultimo dei grandi?
Melandri: tunnel. Voto 6. Qualche sprazzo e poco più. Si torna nel tunnel?
Kallio e Hayden: (ri)salita. Voto 6. Entrano nella top ten. Ma che fatica! Poco, troppo poco.
Gibernau e Canepa: fanalini di coda. Senza voto. Lo spagnolo corre con una spalla malconcia. L’italiano non si schioda. Grigio e grigio.
Talmacsi: debutto. Voto, non classificato. Un debutto senza infamia né lode. Ma l’essere giunto in fondo è di per sè un risultato. Verdetto rinviato.