Misano Sbk. Smrz in superpole beffa i "big".
La notizia c’è. Ed è una doppia notizia.
Spies non coglie l’ottava pole consecutiva e deve “accontentarsi” del terzo tempo con 1’35.631. E il “privato” della Ducati Jacub Smrz, confermandosi gran protagonista del giro secco, fa il colpaccio da record (1’35. 435) aggiudicandosi questa splendida superpole davanti a uno straordinario Jonathan Rea (1’35.609).
Tutto qui? No.
Perché la pioggia tanto temuta non è caduta sul circuito romagnolo regalando uno spettacolo di altissimo livello.
Ricapitoliamo: in prima fila Smrz, Rea, Spies, Fabrizio con 1’ 35.811. Quindi Ducati, Honda, Yamaha e Ducati factory. In seconda fila: Byrne, Haga, Checa, Kiyonari.
Poi Max Biaggi, nono tempo con 1’36.439 davanti al sempre agguerritissimo Lean Haslam 1’36.510. Il “corsaro” è stato tradito dall’elettronica (che ha ammutolito il motore) proprio nel rush finale, privandolo di un tempo sicuramente da prima fila.
L’Aprilia al Santamonica non ha mai provato, fatica un po’ nella parte più lenta ma recupera sul veloce anche grazie a un Max Biaggi pimpantissimo e deciso a lottare per il podio, magari facendo un altro gradino rispetto al … secondo posto del 2008. Un miracolo? Forse. Ma con questa Aprilia e questo Biaggi, a Misano, anche il miracolo ci può stare.
Ovvio che a giocarsi la vittoria saranno in molti.
Smrz deve dimostrare di essere capace di ripetersi anche in gara. Spies non deve dimostrare niente. L’americano non sapeva neppure dove si trovava Misano ed è stato capace di prendere subito le misure e staccare grandi tempi e tenere un gran passo.
L’asso della Yamaha può giocare al Santamonica la carta decisiva per tentare il quasi aggancio al capoclassifica Haga. Che qui è apparso oggi in chiaroscuro, velocissimo ma anche “svogliato” e frenato da qualche errore di troppo. Il giapponese sembra aver perso un po’ lo smalto dell’inizio di stagione, o forse, vista la classifica, si sta semplicemente “rilassando” troppo. Sarebbe un errore che potrebbe costare molto caro a lui e alla Ducati.
Ci vuole subito una risposta. Che deve dare anche Fabrizio, non fosse altro per confermare il suo periodo di “grazia” e rimarcare su questo tracciato la superiorità della Ducati, come da tradizione.
Non sarà facile, vista la Yamaha e vista (oltre l’Aprilia…) anche la Honda, davvero “ritrovata” (solo per le nuove sospensioni?), come dimostrano sia Rea e anche Checa e Kiyonari settimo ed ottavo.
Il 15esimo e il 18esimo tempo di Corser e Xaus sono un po’ poco per parlare di un “recupero” Bmw.
Se non piove saranno due manches stellari. Comunque gara vietata per i malati di cuore.